giovedì 6 febbraio 2014

Al Teatro Eliseo, Il giuoco delle parti


Umberto Orsini debutta il prossimo 11 febbraio al Teatro Eliseo in Il giuoco delle parti da Luigi Pirandello, con Alvia Reale, Michele Di Mauro e con Flavio Bonacci, Carlo De Ruggieri, Woody Neri. Regia di Roberto Valerio.

Sono passati una quindicina d'anni da quanto Umberto Orsini, sempre qui all'Eliseo mise in scena Il giuoco delle parti". All'epoca dirigeva il teatro, insieme a Gabriele Lavia e  Rossella Falk. A distanza di tempo si scopre "nella stessa posizione di quando riprendo un libro in mano e sento che molti pericoli sono in agguato primo fra tutti quello di non trovare le stesse emozioni di quella prima volta.  
Così, - spiega Orsini - col mio regista Roberto Valerio che proprio con me aveva debuttato come attore in quel "Giuoco delle parti" di tanti anni fa ci siamo posti una domanda, fra le tante possibili: ma questo protagonista della storia, questo Leone Gala, che dice di aver capito il gioco, questo famigerato "gioco della vita" lo aveva poi veramente capito? 
La didascalia originale di Pirandello che accompagna il finale della commedia ci descrive un Leone quasi serafico che, dopo aver mandato il suo rivale al macello, si appresta a gustare il suo uovo alla coque quotidiano. Questa è l'immagine che chiude tutte le edizioni che ho visto di questa pièce. Ed è certamente l'immagine di un cinismo sublime ed insieme inquietante. Proprio questo sinistro aspetto della personalità di Leone Gala ha fatto nascere in noi questa domanda: ma davvero finisce tutto li? Quest’uomo che in nome della ragione ha rifiutato il contatto con i suoi simili, quest'uomo che si è vuotato delle proprie emozioni e si è dedicato ad una vita di reclusione dividendosi tra i libri e la cucina, metafora del vuoto e del pieno e che parla quasi continuamente di istinto e di ragione..... in fondo non è un uomo che ... s-ragiona? E se così fosse, ci siamo chiesti, quale potrebbe essere la sorte riservata ad un uomo così sragionante una volta che il sipario si sia chiuso davanti a lui? Abbiamo così cominciato a ipotizzare possibili scenari di una post-vicenda, e abbiamo immaginato un Leone Gala che viva oltre il limite che la commedia gli ha assegnato, un Leone più invecchiato e ossessivamente alla ricerca del suo passato, e che lo rivive come farebbe uno scrittore che voglia mettere ordine alle sue bozze o cambi la sequenza delle scene, o addirittura le sopprima. 
Apparentemente Leone Gala è una gran brava persona ma è certamente un folle, un assassino col sorriso sulle labbra e la morte nel cuore. Nel nostro spettacolo lo ritroviamo in un luogo che non può essere una prigione perché la sua colpa, nonostante la tragica conclusione, è stata solo virtuale. Il luogo dove collochiamo il nostro protagonista è certamente uno spazio dove la ragione convive con la pazzia, dove gli abiti mentali con cui si sono mascherate le apparenze sono stati dismessi, dove il passato ritorna perché del passato non si può vedere solo ciò che è passato ma anche ciò che è sempre presente; è il "luogo - prigione" di un Enrico IV che gira in costume là dove tutti sono vestiti normalmente e tutti fanno finta di non accorgersene... È il palcoscenico di Hinkfuss, il regista di "Questa sera si recita a soggetto", che in piena crisi creativa cambia le scenografie quasi a capriccio e commenta le azioni degli attori durante le prove… È soprattutto un luogo che scardina il salotto borghese ed allarga il campo verso qualcosa di più proiettato all'esterno, un esterno in cui l'uomo è più disarmato e perciò più vulnerabile e in qualche modo più simile e vicino ai nostri contemporanei".
E così per portare in scena questo spettacolo scende in campo la  Compagnia Orsini, che vanta una squadra di talenti come Alvia Reale, Michele di Mauro e Flavio Bonacci. Attori che Orsini ha scelto "nel tentativo di scavalcare gli stereotipi che di solito infestano queste commedie apparentemente borghesi ho voluto dare a tutti un motivo per lavorare con creatività innovativa ma con intelligente rispetto della tradizione"
Mettere su uno spettacolo è impegnativo, ma alla fine, al di là di quello che è il risultato finale, Orsini è molto orgoglioso del lavoro svolto. "Ho - ha detto - la consapevolezza di aver trasmesso alla compagnia tutti i valori di professionalità e di rigore che la storia dalla quale provengo mi hanno insegnato".

Dall'11 FEBBRAIO al 9 MARZO 2014

TEATRO ELISEO
via Nazionale, 183 - Roma
IL GIUOCO DELLE PARTI
da Luigi Pirandello
adattamento 
Roberto Valerio- Umberto Orsini - Maurizio Balò

con
Umberto Orsini

Alvia Reale Michele Di Mauro
e con
Flavio Bonacci Carlo De Ruggieri Woody Neri

regia 
Roberto Valerio

produzione Compagnia Orsini
in collaborazione con Fondazione Teatro della Pergola


Orari:
martedì, giovedì, venerdì ore 20.45
mercoledì, domenica ore 17.00
sabato ore 16.30 e 20.45



Settore
Intero
Ridotto1
Ridotto2
Ridotto3
platea
33 €*
26 €
21 €
16 €
balconata
29 €
24 €
19 €
15 €
I galleria
18.50 €
16 €
15 €
13 €
II galleria
13 €
11.50 €
10 €
9 €
* platea per le Prime: 47 €
ridotto1: convenzioni e under 60
non valido alle Prime in platea
ridotto2: under 30 e gruppi adulti (min 10)
ridotto3: gruppi scuola (min 10 persone)
Info: 
 06 488 721 centralino
 06 4882114 - 06 48872222  - botteghino



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