martedì 7 maggio 2024

Interno Camera al Teatro Tor Bella Monaca

Dal 9 all’11 maggio al Teatro Tor Bella Monaca va in scena “Interno Camera”  uno spettacolo scritto e interpretato da Paola Giglio affiancata in scena da Matteo Prosperi, per la regia di Marcella Favilla



La compagnia Giglio / Prosperi porta sul palcoscenico una storia tragicomica e fortemente attuale, in cui il “male del secolo”, la depressione, viene raccontato e vissuto da due trentenni troppo precari in un mondo troppo veloce. La coppia, nel tentativo di realizzare le proprie ambizioni, lotta inerme contro un’estrema stanchezza, bloccata tra la depressione e la paura di non andare da nessuna parte.

Marta è una scrittrice alle prese con il suo primo romanzo e per vivere scrive contenuti trash su un sito internet. Pietro non riesce a dormire, si è licenziato dal suo impiego di pony bike perché ha rischiato di finire sotto a un camion e da allora ha iniziato ad andare pianissimo, guadagnando molto poco. Dottorando in filosofia, scrive da anni una tesi sulla ‘lentezza come valore nella vita frenetica di inizio millennio’, ma non riesce a finirla.

«La necessità di fermarsi, di rallentare – dichiara l’autrice e interprete Paola Giglio – è un tema riemerso soprattutto tra le nuove generazioni, con il Covid e con la Great Resignation, ma anche più recentemente ne hanno parlaton personaggi famosi come l’atleta diventata leggenda Simone Biles, che prima di riscendere in campo si è presa una pausa di tre anni per dedicarsi alla cura di sé e della sua famiglia, o il cantante Sangiovanni, che per via della depressione ha rimandato l’uscita del suo nuovo albumIn una società in cui lo sfinimento è un valore, prova che si è compiuto il proprio dovere, l’atto di fermarsi per ritrovare il punto interiore che definisce chi si è costa più fatica che continuare a correre».


Il testo dello spettacolo è stato scelto nel 2018 da Lucia Calamaro per il progetto laboratoriale “SCRITTURE”. In seguito, la compagnia Giglio / Prosperi ha vinto nel 2021 il bando Artefici/Residenze Artistiche FVG di Artisti Associati debuttando con lo spettacolo finito nel luglio dello stesso anno alla IX edizione del Venice Open Stage di Venezia.


9 - 11 maggio 

Teatro Tor Bella Monaca 

ore 21

Interno Camera

scritto e interpretato da 

Paola Giglio Matteo Prosperi

regia di

Marcella Favilla


 

La madre di Eva al Teatro Parioli

Debutta il prossimo 10 maggio al  Teatro Parioli lo spettacolo La Madre di Eva, tratto dal romanzo di Silvia Ferreri, per adattamento e regia di Stefania Rocca, con la consulenza Artistica di Luciano Melchionna. Sul palco Stefania Rocca e Bryan Ceotto / Simon Sisti Ajmone.



Lo spettacolo La Madre di Eva è un percorso tra due generazioni per riconoscere la diversità come un valore.

Che cosa vuol dire essere madre? Nessuno nasce genitore e nessuna donna nasce madre. L’unica, vera, possibile guida è l’amore, uno scambio continuo tra genitori e figli, in un ascolto reale e sincero tra

generazioni. “La madre di Eva” è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Silvia Ferreri, finalista al premio Strega nel 2018. 

È la storia, toccante e contemporanea, di una madre che parla a sua figlia – lei l’ha sempre considerata una femmina – in una clinica di Belgrado, mentre al di là del muro, stanno preparando la sala operatoria e i dottori tracciano linee verdi sul corpo nudo di Alessandro, per permettergli di realizzare, finalmente, il suo desiderio: “prima dei miei diciotto anni voglio sottopormi all’intervento che mi renderà quello che sono davvero: un uomo”. 

In un dialogo surreale senza risposte, sospeso tra l’immaginato e il reale, la madre racconta la loro vita fino a quel momento. Un viaggio costellato di amore e odio, sensi di colpa, paure, desideri e speranze. Madre e figlio sono le facce di una società che evolve e non dà tempo, ci spiazza e ci rende soli. Con questo spettacolo, voglio raccontare il forte contrasto generazionale e le tematiche transgender dal punto di vista di chi ne è fisicamente coinvolto ed anche di chi, in quanto genitore, sente il dovere di proteggere “la sua creatura”, con il timore delle discriminazioni che la società spesso riserva a coloro che perseguono un percorso di transizione.

lunedì 6 maggio 2024

Antonello Costa è Il principe del varietà

 Al Nuovo Teatro Orione dal 10 maggio 2024 va in scena  Antonello Costa in "Il principe del varietà", uno spettacolo che è anche un tributo ai simboli della comicità - da Petrolini a Sordi - quei volti così familiari entrati nella case degli italiani, che sono rimasti impressi nel cuore. 

E’ questo lo spirito che anima lo spettacolo “Il principe del varietà”, pronto al debutto il 10 maggio 2024 (e fino al 12 maggio) al Nuovo Teatro Orione di Roma per poi partire in tournée, con cui il protagonista Antonello Costa intende omaggiare i grandi artisti senza tempo che hanno ispirato la sua carriera, tra i quali: Ettore Petrolini, Aldo Fabrizi, Nino Manfredi, Alberto Sordi, Claudio Villa, Franco Califano ed altri. Un viaggio tra parole e note che porterà sul palco alcuni numeri originali di Costa con diverse tecniche di comicità: il mimo, la caratterizzazione, la canzone comica, il numero cantato e ballato, la macchietta, il tributo, lo sketch, il tormentone, la parodia e tante altre apprese proprio dai celebri personaggi.

 
La cosa straordinaria è che a tutte queste tecniche darà sempre vita il talento di Antonello Costa, da anni considerato uno degli artisti più originali ed eclettici dello spettacolo italiano, che sul palco sarà accompagnato come in un varietà d’altri tempi da una spalla, Gianpiero Perone, da una soubrette, la sorella Annalisa Costa, e da un corpo di ballo. La prima partecipazione di Antonello a uno spettacolo teatrale risale a marzo 1987. Quest’anno “compirà” 37 anni di carriera, nei quali ha accumulato quasi 4 mila spettacoli, più di 2 milioni di km, 35 spettacoli di varietà, oltre 120 numeri di repertorio, e così Costa per coinvolgere la platea in una vera festa ha deciso rendere il pubblico “giudice”. Seduti dalla poltroncina rossa gli spettatori potranno semplicemente inquadrare con il proprio telefonino il Qrcode presente in teatro e scegliere il gran finale. Nuovo Teatro Orione via Tortona 7 Info e prenotazioni 3388352217

Star Wars - L'impero colpisce ancora in concerto

Due date da non perdere per gli appassionati di Star Wars, l'11 (ore 15) e il 12 maggio (ore 20,30) quando l'Auditorium Conciliazione (Via della Conciliazione, 4) ospita - nell'ambito di Roma Film Music Festival - un doppio appuntamento con Star Wars - L'impero colpisce ancora" per una proiezione - concerto che vedrà un cineconcerto che accompagna la proiezione del capitolo della saga più amato da sempre con la colonna sonora suonata dal vivo eseguite dall'Orchestra Italiana, diretta dal Maestro Ernst van Tiel  e composta da oltre 80 elementi. Il tutto in perfetto sincrono con le immagini, così come  per il film “007 Skyfall In Concert” andato in scena il mese scorso.  

Lo spettacolo arriva, a grande richiesta, dopo che due anni fa, sempre a Roma, è stata eseguita, con la stessa modalità, la colonna sonora del primo capitolo della saga. Lo scorso weekend, in occasione dello Star Wars day, lo spettacolo è stato proiettato (per la prima volta) a Milano.


sabato 4 maggio 2024

I Cameristi di Santa Cecilia a Tor Vergata

 I Cameristi di Santa Cecilia, un gruppo formato da alcuni dei migliori elementi dell’orchestra romana, tra cui varie “prime parti” soliste, suonerà musiche di Vivaldi, Mozart e Devienne nel concerto di Roma Sinfonietta di mercoledì 8 maggio alle 18.30 all’Auditorium Ennio Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).



Il concerto si aprirà e si chiuderà con Antonio Vivaldi: prima la Sonata in la minore Rv 86 per flauto e fagotto con il basso continuo realizzato dagli strumenti ad arco e poi il Concerto in sol maggiore Rv 545 per flauto, fagotto, archi e cembalo. L’insolita combinazione di flauto e fagotto, cioè il più acuto e il più basso dei legni tradizionali dal timbro diversissimo e apparentemente non amalgamabile, non è un ostacolo ma uno stimolo per la geniale inventiva e lo straordinario senso del colore del Prete Rosso. Al centro del concerto ecco Wolfgang Amadeus Mozart col suo Quartetto per flauto e archi n. 1 in re maggiore, K 285, composto a ventuno anni nel 1777: è un capolavoro assoluto per la bellezza delle idee melodiche e la limpidezza della forma e supera le convenzioni dello stile galante allora imperante, segnando un momento fondamentale per la piena affermazione della personalità dell’allora ventunenne Wolfgang. Completa il programma il Quartetto per fagotto, violino, viola e violoncello in sol minore, op. 73 n. 3 del francese François Devienne, che oggi è poco noto ma fu tra i più famosi compositori pei della seconda meta del Settecento, specializzato nella musica per strumenti a fiato, un campo in cui la Francia allora primeggiava.

I Cameristi di Santa Cecilia nascono dalla stima reciproca dei musicisti e dal loro comune desiderio di affrontare il repertorio da camera con l’affiatamento e l’intesa che vengono dal loro impegno quotidiano nell’orchestra romana. I suoi componenti svolgono un’intensa attività, solistica e cameristica, collaborando con importanti orchestre e suonando nelle più importanti sale da concerto del mondo: sono Andrea Oliva primo flauto solista, Andrea Zucco primo fagotto solista, Elena La Montagna violino, Ingrid Belli violino, Stefano Trevisan concertino delle viole, Carlo Onori concertino dei violoncelli. Come gruppo hanno debuttato nel 2015 con uno strepitoso successo al Palau de la Musica di Barcellona e da allora hanno suonato in Italia e in vari paesi europei.

Prima del concerto Anna Rollando introdurrà all’ascolto delle musiche in programma.  

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti. I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta (telefono 06 3236104 – email: romasinfonietta@libero.it) o presso l’Auditorium Ennio Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezza prima del concerto.

Hip Hop Cinefest

 Al venerdì 10 e sabato 11 maggio a Roma, la quarta edizione di Hip Hop Cinefest. L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali. La forte vocazione internazionale dell'Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo



Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. 

L'Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinemamusica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società. Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell'Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. 

Le categorie in gara includono  documentarifictionvideo musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte.

Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali. 



Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum

Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla 
piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.

venerdì 3 maggio 2024

Tris di cuori al Teatro Golden

Il 9 maggio al Teatro Orione debutta Tris di cuoriuna nuova e divertente commedia incentrata su  tutte le sfumature dell'amore. Lo spettacolo, in scena fino al 19 maggio vede i protagonisti - Simone Montedoro, Paola Barale, Mauro Conte e Ilaria Canalini - alle prese con una serie di intrecci e colpi di scena che portano la firma di Toni Fornari (che cura anche la regia dello spettacolo).  



Una squadra, per la prima volta insieme sul palco, che dimostra un grande affiatamento e riesce a dare vita ad una storia fatta di emozioni, rottura di rapporti, divorzi, strascichi amari. Maria Teresa (Paola Barale) scrittrice di romanzi rosa, porta alle estreme conseguenze l’incapacità di scegliere tra due legami differenti. Diventa così Maria moglie di Giorgio (Simone Montedoro) professore di matematica intellettuale vecchio stampo con sfumature decisamente noiose, e allo stesso tempo, per tre giorni alla settimana è Teresa moglie di Danny (Mauro Conte) musicista di belle speranze con zero incisioni, il cui comportamento quotidiano è influenzato dai saggi consigli dello “sciamano” Jim Morrison. 


Sette giorni, due mariti e la certezza che la felicità si raggiunge con un numero perfetto: il tre. D'altronde è proprio quello che l'autrice di romanzi racconta all’amica editrice Sara (Ilaria Canalini) spiegandole che se manca qualcosa in un primo partner si cerca di colmare quel vuoto cercando rifugio tra le braccia di un nuovo uomo. Naturalmente arrivano gli imprevisti e il "castello di bugie" ad un certo punto inevitabilmente crolla vertiginosamente.


 

venerdì 26 aprile 2024

Enrico Rava in concerto all’Auditorium Parco della Musica

 Domenica 28 aprile, ore 21, Enrico Rava in concerto alla Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma per presentare il suo nuovo progetto The Fearless Five, un quintetto “senza paura” composto da una nuova generazione di musicisti che mette insieme energie giovani e creative, insieme all’enorme esperienza del band leader.

 

Foto Giorgio Luzi

Ancora una volta, Rava è riuscito a dare vita a una formazione fresca ed eccitante. The Fearless Five schiera, infatti, una serie di giovani musicisti di grande spessore: Matteo Paggi al trombone (l’ultima sorprendente scoperta di Rava, scovato ai seminari di Siena Jazz), la spinta propulsiva del contrabbasso di Francesco Ponticellila straordinaria batterista e cantante Evita Polidoro e la conferma dell’indispensabile chitarrista Francesco Diodati, già al fianco di Rava da una decina di anni e vero e proprio  baricentro di questo quintetto di jazzisti impavidi e “senza paura”.

 

Con questo gruppo - racconta Rava - mi sento come su un’isola ideale, dove ognuno dà e ognuno ricevere quello di cui ha bisogno. C’è grandissima libertà ma rispetto reciproco, ognuno è in ascolto dell’altro, come in una democrazia perfetta che solo il jazz può rappresentare.

I musicisti hanno tutti questa grande capacità, quasi telepatica, di ascoltare e interagire agli input. Ma ci vuole anche coraggio per stare su quest’isola. Circondata a volte da un mare minaccioso, a volte meno, visti i tempi così difficili che stiamo vivendo, rimane pur sempre la mia isola ideale dove amo vivere e suonare”.



domenica 28 aprile 

Auditorium Parco della Musica

Sala Sinopoli

Enrico Rava “The Fearless Five”

ore 21.00

mercoledì 24 aprile 2024

Rome Dance Competition a Cinecittà World

  

Sabato 27 e domenica 28 aprile appuntamento da non perdere a Cinecittà World per tutti gli appassionati della danza, il parco infatti ha scelto di festeggiare la Giornata Mondiale della Danza con l’evento Rome Dance Competition. 




Nei suggestivi teatri del Parco si terrà la competizione che promuove e unisce il mondo dell’arte coreutica in un appuntamento di danza a 360°, con una due giorni di studio e di contest. 


I direttori artistici Andre De La Roche, Ilir Shaqiri, Piero Zinna e Simone Ginanneschi daranno vita a una kermesse di danza senza precedenti, con la partecipazione dei massimi esponenti del mondo televisivo e teatrale. Alessandra CelentanoEmanuel LoAnbeta ToromaniMilena ZulloAlessio La PadulaHektor BuddlaSimone GinanneschiSpillo, Federica SoncinOrlando MoltoniMiriam Alessio, Mark Magsino, non solo saranno osservatori e giurati, ma terranno anche lezioni per gli allievi provenienti da scuole di danza di tutto il territorio nazionale.

 

 

XIV Rock in Roma, il programma 2024

Prenderà il via il prossimo 13 giugno la XIV edizione di  Rock in Roma , che anche quest'anno è pronta a portare a Roma alcuni grandi artisti della musica mondiale. Un programma che, fino al 27 luglio, propone due mesi di appuntamenti Rock in Roma con tre palchi,  28 concerti (ad oggi annunciati) e infinite sorprese.



Rock in Roma è sempre una grande festa, uno spettacolo nello spettacolo che ogni anno offre al pubblico di appassionati di musica esperienze indimenticabili nelle notti luminose della Città Eterna.

 

È un Festival visionario, cresciuto edizione dopo edizione a livello internazionale fino ad essere riconosciuto come appuntamento musicale tra i più noti in Europa. Si distingue per il perfetto equilibrio tra le proposte musicali di una kermesse che abbraccia tutti i generi, dal rock al pop, dall’heavy metal alla scena cantautorale, dalla musica dance al rap, all’indie.


È proprio questo il manifesto di Rock in Roma: un festival inclusivo, multigenere, con un fitto e variegato calendario di concerti per ogni età.

Protagonisti di Rock in Roma 2024 saranno i grandi headliner internazionali di maggior successo, come 21 SavageDeep PurplePlacebo, Fontaines D.C.Loreena McKennitt; e artisti nazionali, tra cui CCCP – Fedeli alla Linea, Tommaso Paradiso, Geolier, Gemitaiz, Salmo & Noyz Club Dogo e molti altri.

 

Tra gli appuntamenti più attesi di quest’anno c’è, oltre al live di Calcutta già sold out e previsto per il 30 giugno all’Ippodromo delle Capannelle, l’unico concerto in Italia come headliner di 21 Savage, che si candida a evento urban dell’anno. L’artista numero uno negli USA è tra i rapper più eclettici e ricercati della scena urban globale.


Inoltre dopo lo strepitoso successo dello scorso anno, per la seconda volta consecutiva il festival ospiterà l’evento Rock Me Pride (Art Pop Edition), il party ufficiale del Roma Pride powered by Muccassassina, diretto artisticamente da Diego Longobardi e previsto per sabato 15 giugno all’Ippodromo delle Capannelle, con la partecipazione straordinaria di Annalisa, madrina del Roma Pride che, dopo aver sfilato alla Grande Parata, sarà special guest del festival.

 

Maxmiliano Bucci e Sergio Giulianifondatori e direttori artistici di Rock in Roma, sin dalle prime edizioni hanno sempre mantenuto alta l’idea di Rock in Roma come il festival della Capitale, della musica en plein air e artisticamente viva, invitante e competitiva, sviluppandosviluppando oggi una brand awareness tale da rendere la Città Eterna tappa chiave all’interno dei routing di Big nazionali ed internazionali del Music business, anche grazie alla consulenza artistica, il forte supporto e coinvolgimento di Armando Perticaroli. La musica dal vivo è protagonista indiscussa dell’estate romana e attira fan provenienti da ogni parte del mondo, tantissimi appassionati che vivono l’esperienza live come pura, completa, che riempie l’animo.

 

 Come di consueto, le prestigiose venue che accoglieranno i grandi live della kermesse saranno l’Ippodromo delle Capannelle – con il Black e Red Stage – e la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.

 

I concerti della 14° edizione, previsti all’Ippodromo delle Capannelle, sono: 

  • 13 giugno i CCCP – Fedeli alla linea
  • 14 giugno Gemitaiz
  • 15 giugno Gabry Ponte e Rock Me Pride
  • 17 giugno Tropico
  • 19 giugno La Sad
  • 21 giugno Salmo & Noyz
  • 22 giugno Teenage Dream
  • 25 giugno BABYMETAL (special guest: DeathbyRomy); 
  • 28 giugno Geolier
  • 30 giugno Calcutta (sold out); 
  • 4 luglio Tommaso Paradiso
  • 5 luglio Bruce Dickinson
  • 6 luglio Kerry King
  • 8 luglio Placebo
  • 11 luglio Massimo Pericolo
  • 16 luglio 21 Savage
  • 18 luglio BNKR44
  • 19 luglio Club Dogo
  • 20 luglio Deejay Time
  • 24 luglio Marlene Kuntz (special guests: Spiritual Front); 
  • 27 luglio Tedua.

La Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone ospiterà i seguenti live: 

  • 25 giugno Fontaines D.C.
  • 3 luglio Die Antwoord
  • 7 luglio Cat Power sings Dylan
  • 10 luglio Deep Purple
  • 20 luglio Cristiano De André
  • 22 luglio Loreena McKennitt.

 

Dopo lo strepitoso successo dello scorso anno, per la seconda volta consecutiva il festival ospiterà l’evento Rock Me Pride (Art Pop Edition), il party ufficiale del Roma Pride powered by Muccassassina, diretto artisticamente da Diego Longobardi e previsto per sabato 15 giugno all’Ippodromo delle Capannelle, con la partecipazione straordinaria di Annalisa, madrina del Roma Pride che, dopo aver sfilato alla Grande Parata, sarà special guest del festival.

Una festa dirompente e ribelle, sovvertitrice delle convenzioni sociali e sessuali. Le icone pop saranno celebrate da un super cast, top italian queen e super djs.

 

Regionale di Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS Italiane, e Rock in Roma ancora insieme: dal 13 giugno al 27 luglio saranno previste, oltre alle corse dei treni regionali per raggiungere l’Ippodromo delle Capannelle, quelle dei treni speciali post concerto per agevolare il ritorno degli appassionati di musica al termine dei grandi eventi verso il centro città.

 

I collegamenti fra l’Ippodromo delle Capannelle e il centro città sono sempre più semplici e rapidi grazie al piano di mobilità di massima efficienza e alla collaborazione tra Rock in Roma ed Eventi in Bus, il servizio che metterà a disposizione Bus-Navetta al termine dei concerti per accompagnare gli spettatori fino al centro di Roma.

martedì 23 aprile 2024

Gabriele Coen Quintet in concerto a Tor Vergata

 Il Gabriele Coen Quintet presenta un originale omaggio a Bernstein, mercoledì 24 aprile alle 18.00, per la stagione di Roma Sinfonietta all’Auditorium “Ennio Morricone" dell'Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).



Leonard Bernstein è stato uno dei più grandi musicisti del Novecento, compositore, pianista, direttore d’orchestra e didatta. Gabriel Coen e il suo quintetto proporranno negli arrangiamenti di Andrea Avena le sue canzoni più note da West Side Story (1957), tra cui MariaTonight e Somewhere, e la sua musica di ispirazione ebraica, come Ilana the Dreamer (1950), Yigdal e Chichester Psalms. Il rispetto e l’ammirazione di Gabriele Coen per la musica di Bernstein si coniuga con il linguaggio dell’improvvisazione e del jazz, in un incontro inedito che vuole far riscoprire la bellezza di queste immortali composizioni.



Gabriele Coen, sassofonista, clarinettista, compositore e didatta, si dedica da trenta anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea ed est-europea. Con lui sul palco  Gianluca Massetti (pianoforte ), giovane talentuoso interprete multistilistico in grado di passare dal jazz alla classica e al pop; la giovane ma già affermata Livia De Romanis (violoncello); Zeno De Rossi (batteria), uno dei musicisti più versatili del panorama  musicale italiano, frequentatore assiduo della scena musicale newyorchese, collaboratore di personaggi del calibro di Vinicio Capossela, Enrico Rava, Franco D’andrea, Francesco Bearzatti, Mauro Ottolini, Guano Padano; Danilo Gallo (contrabbasso), uno dei musicisti italiani più richiesti nei contesti più disparati, presente in molte formazioni di grande impatto al fianco di Giovanni Falzone, Francesco Bearzatti, Enrico Rava, Mauro Ottolini, Guano Padano. 

lunedì 22 aprile 2024

Din Don, riprese a porte aperte a Cinecittà World


Giovedì 25 aprile
 irrompono nel Parco le riprese a porte aperte dell’ottavo e nono capitolo della fortunata saga di Italia1 “Din Don”. Gli ospiti del Parco possono diventare attori per un giorno, prendendo parte ai film interamente girati ed ambientati nel suggestivo scenario del Parco divertimenti del Cinema e della TV di Roma. Chi desidera essere parte integrante di questa avventura può farlo presentandosi al Parco alle ore 10, un’ora prima dell’apertura, per una giornata speciale.

 Come dichiarato dall’Amministratore Delegato, Stefano Cigarini, “Cinecittà World è il parco del cinema e della TV: è l’unico parco al mondo dove entri come ospite ed esci attore“.

 

"Din Don – Viaggio di nozze a Cinecittà World", prodotto da Sunshine Production, ha conquistato il pubblico italiano sin dal 2018. I protagonisti sono Enzo Salvi e Maurizio Mattioli che, nei loro iconici ruoli di preti sui generis, si cimenteranno nelle irresistibili avventure nel parco divertimenti del Cinema più famoso d'Italia. Nel secondo film “Din Don – Paesani Spaesati”, invece, i nostri eroi si ritroveranno catapultati nell’adiacente parco a tema Roma World, a vivere nell’accampamento dei legionari. Per la regia di Raffele Mertes, la pellicola annovera nel suo cast: Gabriele Carbotti, Andrea Dianetti, Crisula Stafida, Nicole Murgia, Marina Marchione, Angelica Massera e Marco Milano. Special guests: Corinne Clery, Massimo Ceccherini, Jonathan Kashanian (Grande Fratello), Nico Di Renzo (Pedro del duo comico Pablo e Pedro), Samira Lui (protagonista del Grande Fratello e da Tale e Quale Show), Gegia, Giulia Penna e Alessandro Di Carlo.


domenica 21 aprile 2024

Omaggio a Bernstein

 Il nuovo quintetto di Gabriele Coen presenta un originalissimo omaggio a Bernstein, mercoledì 24 aprile alle 18.00, per la stagione di Roma Sinfonietta all’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).



Leonard Bernstein è stato uno dei più grandi musicisti del Novecento, compositore, pianista, direttore d’orchestra e didatta. Gabriel Coen e il suo quintetto, proporranno negli arrangiamenti di Andrea Avena le sue canzoni più note da West Side Story (1957), tra cui MariaTonight e Somewhere, e la sua musica di ispirazione ebraica, come Ilana the Dreamer (1950), Yigdal e Chichester Psalms. Il rispetto e l’ammirazione di Gabriele Coen per la musica di Bernstein si coniuga con il linguaggio dell’improvvisazione e del jazz, in un incontro inedito che vuole far riscoprire la bellezza di queste immortali composizioni.

A proposito del cd del Gabriele Coen Quintet uscito nel 2020 per la prestigiosa etichetta Parco della Musica Records col titolo “Leonard Bernstein Tribute”, Gianni Morelenbaum Gualberto ha scritto: “West Side Story è il Fidelio americano, è Shakespeare riletto attraverso Tocqueville, è l’America alla spasmodica ricerca del sublime, è incrocio vertiginoso tra dramma e balletto, tra opera e teatro musicale, tra Broadway e le periferie di New York”. E Stefano Zenni: “Questo progetto di Gabriele Coen, che va oltre la rilettura di West Side Story, mostra più di un tocco di originalità per la scelta dei musicisti, di estrazione così diversa, la strumentazione, tra classica e jazz e un attento equilibrio dell’improvvisazione nelle intelaiature compositive, che reggono la grande impalcatura della musica di Bernstein.”

Gabriele Coen, sassofonista, clarinettista, compositore e didatta, si dedica da trenta anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea ed est-europea. Ha realizzato insieme a Mario Rivera diverse colonne sonore per il cinema tra cui “Notturno Bus” (2007), “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” (2010) e “Tornare” (2020) di Cristina Comencini. Già fondatore dei KlezRoym - nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico - nel 2001 ha dato vita al gruppo “Gabriele Coen Atlante Sonoro” con cui fonde il linguaggio jazzistico con la musica etnica Nel 2013 ha fondato un nuovo quintetto a suo nome, con cui ha inciso quattro cd, di cui due per la Tzadik Records, la prestigiosa etichetta newyorchese di John Zorn, che ha detto di lui: “Gabriele Coen è compositore e interprete di uno dei più entusiasmanti esempi di nuova musica ebraica, capace di combinare una profonda conoscenza e un sincero rispetto per la tradizione, con un eccezionale intuito comunicativo e sensibilità immaginifica. All’avanguardia, eppure fermamente radicato nella tradizione, i suoi progetti esprimono passione, integrità e un’impeccabile arte interpretativa.”

Gli altri componenti di questo quintetto d’eccezione sono: al pianoforte Gianluca Massetti, giovane talentuoso interprete multistilistico in grado di passare dal jazz alla classica e al pop; al violoncello la giovane ma già affermata Livia De Romanis; alla batteria Zeno De Rossi, uno dei musicisti più versatili del panorama  musicale italiano, frequentatore assiduo della scena musicale newyorchese, collaboratore di personaggi del calibro di Vinicio Capossela, Enrico Rava, Franco D’andrea, Francesco Bearzatti, Mauro Ottolini, Guano Padano; al contrabbasso Danilo Gallo, uno dei musicisti italiani più richiesti nei contesti più disparati, presente in molte formazioni di grande impatto al fianco di Giovanni Falzone, Francesco Bearzatti, Enrico Rava, Mauro Ottolini, Guano Padano.

 Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti

I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta (telefono 06 3236104 – email: romasinfonietta@libero.it) o presso l’Auditorium E. Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo prima di ogni concerto.

sabato 20 aprile 2024

La ragazza del secolo scorso

Lunedì 22 aprile alle ore 21 il Teatro Argentina ospita La ragazza del secolo scorso un tributo artistico dedicato a Rossana Rossanda a cento anni dalla sua nascita



La serata, il cui titolo rimanda a un celebre libro dell’autrice, prevede letture sceniche dell’attrice, cantante e regista Anna Nogara, tratte dal libro e accompagnate da immagini inedite dell’archivio personale di Rossana Rossanda. 

Alla sua figura è dedicato anche il film realizzato da Mara Chiaretti nel 2016, Essere Rossana Rossanda, la cui proiezione chiuderà l’appuntamento al Teatro Argentina, un evento aperto al pubblico, con ingresso gratuito, fino a esaurimento posti. 

La serata è promossa dall’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser), dall’Archivio di Stato di Firenze, dall’Archivio di Stato di Roma, dall’Archivio per la Memoria e la Scrittura delle Donne A.Contini Bonacossi e da Sbilanciamoci.info con il patrocinio del Comune di Roma.

venerdì 19 aprile 2024

Elena Paparusso alla Casa del Jazz

 Esce oggi Anatomy of the Sun per la Parco della Musica Records, il nuovo album della cantante Elena Paparusso. Un paradigma di stile, 9 tracce di puro jazz cantautoriale, che vede la firma dell’autrice nel testo, nella musica e negli arrangiamenti.

 


L’album, che vede la collaborazione di Domenico Sanna al pianoforte, Francesco Poeti alla chitarra, Giuseppe Romagnoli al contrabbasso, Matteo Bultrini alla batteria e Francesco Fratini alla tromba, verrà presentato in concerto giovedì 2 maggio alla Casa del Jazz di Roma.

 

In Anatomy of the Sun, Elena Paparusso interpreta variazioni sul tema attraverso uno sguardo che è al tempo stesso rivolto all’universo ma anche al centro di se stessa, alla continua ricerca di un punto fermo, di gravità ed esistenza. Il linguaggio del jazz si fa universale, tra colori, espressioni, idiomi che l’artista può utilizzare per esprimere e raccontare qualcosa di inafferrabile. Nasce così la sua Anatomy Of The Sun, un disco che è il naturale continuum della sua opera precedente, un progetto profondo e personale, che racchiude composizioni che sono state scritte in questo periodo di pausa e che appartengono proprio nelle tematiche a riflessioni più intime.

Foto Musacchio


Un lavoro che vede ancora più in evidenza la fusione tra la tradizione del jazz e un percorso di ricerca compositiva e sonora tutta personale dell’artista. Il riferimento al sole, stella madre e antica, prende ispirazione dalle Cosmicomiche di Italo Calvino, storie del Sole, stelle e galassie: come tutti i cosmonauti, anche Elena Paparusso investiga in parallelo i propri sentieri emotivi attraverso suggestioni musicali ricche ed eterogenee. 

foto Musacchio


La sua è una scrittura che affianca le varie influenze della canzone afroamericana a un gusto che tende alla contemporaneità.

mercoledì 17 aprile 2024

Non volere volare

 Domani nelle sale italiane esce il film islandese Non Volere Volare.  Una divertente commedia psicologica ambientata in Islanda. 



Il film racconta le vicissitudini di un gruppo di viaggiatori che, dopo aver frequentato un corso per sconfiggere la paura di volare, sono pronti (ma non troppo) ad affrontare un volo andata e ritorno in giornata, che rappresenta la fase conclusiva del corso.


Il film Non Volere Volare ha come protagonisti un gruppo variegato di viaggiatori: Sarah (Lydia Leonard), un'agente immobiliare che vuole avere tutto sempre sotto controllo, Coco (Elia Rumpf), una fashion influencer, che non ha paura di volare, ma che si è iscritta al corso solo per far partecipare Alfons (Sverrir Gudnason) il suo goffo (e succube) fidanzato e infine Edward (Timothy Spall) un famoso scrittore di romanzi gialli, ma anche un veterano di guerra traumatizzato da un incidente aereo alle isole Falkland.

Personaggi molto diversi tra loro che probabilmente non si sarebbero mai incontrati, se non fosse stato per la paura che condividono. che li ha spinti, per motivi diversi, a iscriversi allo stesso corso. Quello che non sanno è che per loro quel volo è solo l'inizio di una serie di disavventure che li porterà ad un finale inaspettato.

Certo che le cose non stavano andando come previsto qualche avvisaglia c'era stata: intanto all'aeroporto di Gatwick ad accoglierli non c'era la loro coach, ma Charles (Simon Manyonda) un sostituto dall'aria un po' improvvisata (solo in seguito scopriranno che quella era la sua prima missione), il decollo è stato accompagnato da un sinistro fumo nero e, per non farsi mancare niente, c'è stata anche una violenta turbolenza in volo che ha messo a dura prova il coraggio dei 4 Impavidi viaggiatori.
Poteva bastare tutto questo? No, la sosta a Reykjavik, che doveva durare solo due ore si è dilungata tantissimo, al punto che gli viene offerto un alloggio in un lussuoso hotel benessere nel nulla islandese. Il soggiorno in questo hotel li vedrà poi affrontare una serie di imprevisti assurdi e surreali anche perché Charles, a causa della sua inesperienza, finirà col prendere anche delle decisioni dannose e inappropriate.
« L’idea di Non volere volare - spiega il regista Hafsteinn Gunnar Sigurðsson - è nata circa 15 anni fa, mentre vivevo a New York. Mio fratello mi aveva promesso che sarebbe venuto a trovarmi dall’Islanda, ma soffrendo di una paura paralizzante di volare, si iscrisse, non con poca esitazione, a un corso per superare la sua paura (la sua unica alternativa sarebbe stata attraversare l’Atlantico!) Mentre mi descriveva il corso, mi resi conto che c’era qualcosa di profondamente umano e universale nell’impegno e nel coraggio necessari per seguire un corso per superare le proprie paure, e che questo poteva essere un tema interessante per un film.