venerdì 2 novembre 2012

Le baccanti al Teatro Trastevere


“Molte sono le forme del divino, molte cose inaspettate fanno
gli dei: e quelle che erano attese non si sono compiute e per quelle
che erano inattese, il dio ha trovato una strada”. (Le Baccanti)
Dal 6 al 18 novembre al Teatro Trastevere va in scena un classico della tragedia greca, Le Baccanti di Euripide una produzione del Teatro Pantegano.
Un allestimento non convenzionale che spazia dai riferimenti alle fiabe classiche, ad allegorie dei nostri giorni e costumi pensati e realizzati in un’ottica di contemporaneità. Uno spettacolo che è una grande festa teatrale e culturale; teatro classico attualizzato, nel rispetto delle tradizioni, ma consentendo una maggiore permeabilità delle diverse culture a confronto, il tutto mostrando un particolare interesse per i nuovi linguaggi e per la ricerca drammaturgica.

Le Baccanti, ultima grande tragedia prodotta dal teatro greco, è una crudele rappresentazione della fragilità dell’uomo. Questa tragedia Tragedia enigmatica e disorientante, fu scritta da Eurpide, ormai prossimo alla morte, nel momento del tramonto politico di Atene.
Al centro del dramma, giustamente considerato uno dei capolavori del teatro di ogni tempo, sta il creatore stesso della tragedia, Dioniso, “il più terribile e il più dolce tra gli dei”.

Dioniso, figlio di Zeus e di Semele e nipote di Cadmo, arriva a Tebe dalla Lidia, assumendo sembianze umane. Vuole affermare la propria origine divina, imporsi come dio nella città dove un fulmine ha incenerito sua madre. La sua vendetta inizia con lo spingere tutte le donne di Tebe a trasferirsi sul monte Citerone, per celebrare i suoi riti. Al nuovo culto si adegua il vecchio re Cadmo, vi si oppone, invece, con feroce caparbietà Penteo, il giovane sovrano. Con l’arrivo di Dioniso, tutta la città di Tebe è invasa da un travolgente stato di estasi, di perdita della coscienza, di follia mistica. Le donne di Tebe sono possedute dal dio e perdono la propria identità: nessun corpo resta simile a sé stesso sotto l’effetto dell’estasi dionisiaca. La trasformazione è inevitabile.

  Dioniso, il dio del teatro, dell’ambiguità e della parvenza, mette in scena il suo spettacolo, governa i personaggi e gli avvenimenti. Sceglie travestimenti e metamorfosi. È un esperto illusionista, prestigiatore, attore, autore e regista di una rappresentazione in cui niente e nessuno rimane simile a sé stesso. Gli scambi di ruolo sono continui: chi spia sarà visto, chi guida sarà condotto, chi era vittima diventerà carnefice. Al posto dello scenario quotidiano il dio crea a suo piacimento un teatro fantastico, fatto di illusione, di gioco, di smarrimento, di distruzione. Dioniso è uno straniero, è lo straniero dentro di noi. È la nostra ambiguità. Ci mostra le pulsioni feroci e le debolezze dell’animo umano che per Euripide non consentono perdono o assoluzione.

  dal 6 al 18 novembre 2012

TEATRO TRASTEVERE
Via Jacopa de’Settesoli 3 – 00153 Roma

 

Le Baccanti

di Euripide

Regia: Erika Manni


Coreografia: Francesca Baragli

Con: Francesca Baragli, Valentina Baragli, Edoardo Ciufoletti, Alessandro Epifani, Vania Lai, Beatrice Loreti, Giancarlo Porcari

Costumi: Mariella D’Amico e Verunska Nanni
Scene: Giulia Ciucciovino
Audio e Luci: Fabio Volpi
Attrezzeria: Riccardo Compagnucci e Rosanna Aureli
Grafica: Nicoletta de Felice
Foto di scena: Giulio Lo Greco, Claudia Papini


Orari spettacolo - Feriali ore 21,00; domenica ore 18,00
Biglietti: Intero 15, ridotto 13

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