@Julien Mignot |
“Un quartetto d’archi che può facilmente trasformarsi in una jazz band”: con queste parole il New York Times ha descritto come il Quartetto avesse iniziato con Haydn e Debussy per poi proporre i suoi arrangiamenti della colonna sonora di Pulp Fiction e Spain di Chick Corea e chiudere infine con un bis per quattro voci a cappella.
Questi quattro artisti hanno portato una ventata di novità nel panorama della musica da camera con il loro approccio diretto e la loro prospettiva aperta a tutte le esperienze musicali. Passano da uno stile all’altro senza snaturare loro stessi né le musiche che interpretano.
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I loro concerti sono contraddistinti da uno slancio particolare e dalla capacità di unire la tradizione a nuove forme musicali, raggiungendo e coinvolgendo un ampio pubblico di giovani.
Le loro incisioni spaziano da Haydn e Mozart a Bartók, Debussy e Fauré. Inoltre nel loro catalogo figurano l’album “Fiction” dedicato al jazz, con cui hanno vinto l'Echo Award e conquistato i primi posti nelle più importanti classifiche mondiali, e il cd crossover “Brazil”.
Il Quartetto Ebène collabora spesso con solisti del calibro di Mitsuko Ushida e Gautier Capuçon.
Tra i suoi più recenti concerti quelli alla Berliner Philharmonie, al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, alla Philharmonie de Paris, alla Konzerthaus di Vienna, alla Konserthus di Stoccolma ed alla Carnegie Hall di New York.
A Roma sono in programma due caposaldi del repertorio classico, il Quartetto in la maggiore op. 18 n. 5 di Ludwig van Beethoven e ilQuartetto in do minore op. 51 n. 1 di Johannes Brahms.
Il Quartetto di Beethoven, composto nel 1800, segna il passaggio tra due secoli e vi si intrecciano la grande eredità di Haydn e Mozart e il nuovo spirito del giovane Beethoven. Nella seconda metà del secolo Brahms sente la grande responsabilità di raccogliere l’eredità di Beethoven, tanto da comporre e distruggere diversi quartetti prima di sentirsi finalmente sicuro di sé e presentare al pubblico nel 1873 questo suo primo Quartetto, che unisce stile classico e spirito romantico. Tra i due compositori tedeschi il Quartetto Ebène inserisce un brano di musica francese, di cui è considerato interprete oggi forse insuperabile: è il Quartetto di Maurice Ravel, che è statocomposto a ventotto anni nel 1903: il giovane autore guarda inequivocabilmente a Debussy, ma d’altra parte rivela già una completa maturità e realizza la sua prima grande opera. Delle interpretazioni di Ravel e in generale della musica francese da parte di questi quattro musicisti The Gramophon ha scritto: "Danno l'impressione di essere nati in questa musica, respirando la sua aria rarefatta, e sono in grado di rendere ogni lavoro un'unica, avvincente esperienza di ascolto
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