domenica 10 marzo 2013

Sabaudia, chiude il Multisala Augustus

 Da oggi chiude, dopo  oltre 50 anni di attività, il Multisala Augustus di Sabaudia.
Una scelta dolorosa legata ai lavori di ristrutturazione della piazza antistante che limiteranno l’ingresso al cinema per i prossimi mesi. Stessa cosa accaduta anche lo scorso anno quando i lavori interessarono il rifacimento delle facciate della piazza.

Vanificati quindi l’impegno e la dedizione decennale di Ugo Nestonni, che nel 1995 trasformò il cinema Augustus nella prima multisala a 4 schermi in Regione, investendo nell’ultimo anno anche nella digitalizzazione di 1 schermo.

“Nonostante i tanti tentativi, è assurdo che io non abbia mai avuto il privilegio di incontrare l’Assessore alla cultura di Sabaudia.” dice Ugo Nestonni “Sono sconfortato dalla situazione che negli ultimi anni si è venuta a creare, e mi rendo conto di non poter più sostenere le spese di personale, gestione e affitto della struttura, oltre all’impossibilità di affrontare i necessari costi per digitalizzare le altre 3 sale in vista dell’imminente switch-off a fine 2013”.

Si prospetta quindi uno scenario sconfortante per la cittadina balneare che perde così l’unico luogo di offerta culturale e aggregazione sociale. La chiusura di un cinema, a Sabaudia come altrove, equivale a decretare la morte culturale e civile di una città. 

La cultura non può essere considerata un aspetto accessorio o marginale di un territorio, perché è il motore fondamentale dello sviluppo di una comunità, da sostenere e incentivare.
            La Multisala Augustus è l’ennesimo cinema vittima di una crisi devastante per le piccole sale della Regione Lazio che nel 2013 rischiano di essere decimate.
A lanciare il grido di allarme è l’ANEC Lazio che si rivolge "a tutte le istituzioni, alle amministrazioni Regionali e Comunali e agli operatori del settore che, con la complicità della PIRATERIA, e con strategie politiche e commerciali miopi stanno azzerando per sempre l’offerta cinematografica di molte città decretando la morte del cinema in sala". L'Anec, come associazione di categoria rivolge il suo appello "alle forze culturali, politiche e sociali della città e della nuova amministrazione regionale perché non assistano inermi alla chiusura dell’unico cinema di Sabaudia e degli altri che seguiranno a breve se non ci saranno concreti ed urgenti interventi da parte delle Istituzioni".

 

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