mercoledì 20 settembre 2006

Fattore C... clonazione


Fattore C dove C sta per tante cose, aveva spiegato Paolo Bonolis alla vigilia della prima puntata.
Quello a cui sicuramente non avrebbe mai voluto legare la C del titolo è sicuramente cilecca.

Quella che ha fatto il nuovo programma dell’ex re Mida della TV. Se una volta quello che toccava si mutava in oro, ovvero in un successo televisivo, ora mi muta in qualcosa di altro… un altro fattore C.
La prima puntata, nonostante l’effetto sorpresa, non era andata bene, la seconda è riuscita ad andare addirittura peggio.
Quello che balza anche all’occhio del telespettatore meno attendo è che il fattore C in questo caso è uno solo: clonazione.

La somiglianza tra “Affari Tuoi” e “Fattore C” è addirittura imbarazzante. Busti al posto dei pacchi, Laurenti che risponde al telefono al posto di Bonolis e poi? L’unica vera novità è il gufo, per il resto niente di nuovo. Anche la scenografia con il tavolo centrale sembra calata direttamente dalla Rai a Canale 5. Tanto che a viale Mazzini hanno già preparato un'azione legale nei confronti di Fattore C.

Dopo il fallimento, la scorsa stagione, della breve conduzione di Serie A ora si trova di nuovo a fare i conti con i punti di share da 23,13% della prima puntata ai 17,61% della seconda. E la terza? Scenderà ancora? Forse. A Bonolis non resta che consolarsi su con buon caffè, che come diceva Manfredi “Più lo mandi giù, più di tira su”. Basterà? Sicuramente non a tirare su i punti di share.

Comunque da domani torna con il Senso della Vita, un programma che lo scorso anno ha avuto un indiscusso successo, tanto che da ottobre Canale 5 proporrà un doppio appuntamento settimanale.

Buon lavoro Paolo, non ci deludere

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