venerdì 27 febbraio 2015

"Non sono (solo) tua, al Teatro Tordinona

C'è un solo un modo per mettere un freno alla violenza contro le donne: parlarne, uscire dal muro di silenzio. Parlare significa anche far comprendere alle vittime che questo sono: vittime non colpevoli e per questo non c'è motivo di tacere, di nascondere le violenze e coprire l'aguzzino... anche se talvolta viene chiamato padre, marito, compagno, fidanzato.

Risvegliare le coscienze si può anche con uno spettacolo teatrale, soprattutto se questo racconta delle storie vere. E' il caso di "Non sono (solo) tua - Donne che aspettano l'amore" scritto da Lino Belleggia e diretto da Giovanni Nardoni, in scena al Teatro Tordinona fino al 15 marzo.

Quante volte gli uomini violenti si rivolgono alle loro compagne dicendo "sei solo mia"! Ecco allora che il titolo dello spettacolo è proprio una risposta a questa frase.
 
La storia si svolge in un centro antiviolenza di Roma dove si incontrano un piccolo gruppo di donne per parlare e delle violenze subito.  Sono sei e ognuna di loro ha una diversa storia alle spalle.
 
Nicoletta (Bianca Maria Castelli), la moderatrice, è lei stessa stata vittima di violenza il marito infatti ha tentato per ben due volte di ucciderla. Stessa sorte è toccata anche a Fiorella (Gianna Breil) vittima di un ex marito violento e prevaricatore. Virgilina (Veronica Maria Genovese) invece è vittima due volte, vittima dello stupro e vittima di un fidanzato che dopo aver assistito alla violenza subita l'ha lasciata sola e l'ha abbandonata.

 Tiziana (Helene Olivi Borghese) invece è vittima soprattutto di una violenza psicologica di un marito dispotico che l'ha anche picchiata qualche volta, una violenza che Tiziana giustifica e minimizza. 

E poi c'è Piera (Fabiana Lazzaro) vittima di uno sconosciuto uno stalker che con la sua
presenza invisibile l'ha costretta a fuggire e cambiare città... Ma è lei rimane comunque la paura che quell'uomo possa in qualche modo per ritrovarla. Infine c'è Claudia (Anna Rita Luongo - Paola Scotto di Tella) una donna alla quale la violenza ha portato via la figlia di 13 anni Anna che dopo uno stupro ha scelto il suicidio.

"Non sono (solo) tua - spiega il regista Giovanni Nardoni - porta alla ribalta queste violenze subite, e sadicamente arrecate,  e vuole cercare attraverso la narrazione cruda e realistica, di far comprendere a tutte le giovani donne che il silenzio è il modo migliore per assecondare il germe della violenza e dell intolleranza che l'amore, in nessun modo"

 Le sedute settimanali sono per loro occasione per confrontarsi tra loro e con il loro dramma. Un'esperienza che crea anche tra loro un forte legame di amicizia, ma un nuovo inaspettato dramma le colpirà tutte.

Lo spettacolo " non è unicamente una cruda denuncia ma vuole anche essere un grido di speranza - continua Nardoni - che ci auguriamo possa essere colto da tutte le donne e perché no anche da tutti quegli uomini che uscendo dal teatro porteranno con loro la convinzione che la violenza se non viene radicalmente allontanata combattuta e denunciata è sempre in agguato"

Le sei donne "sopportano il peso di storie tragiche" spiega l'autore Lino Belleggia e conclude che "nella loro infinite attesa dell'amore sono rimaste intrappolate nelle nebbie del dolore e della disperazione sono tornate".

Protagonista dello spettacolo anche la musica con la canzone tema scritta e interpetata da Elena Miraglia.

dal 24 febbraio al 15 marzo
Teatro Tordinona  
Via degli Acquasparta, 16 - Roma

"Non sono (solo) tua 

di 
Lino Belleggia 
Regia di 
GIovanni Nardoni

Orario:
dal martedì al sabato ore 21
domenica ore 17,30
Biglietti:
Intero 20 €
Ridotto 15 €
Posto palco 10 €
Con
Gianna Breil, Bianca Maria Castelli, Fabiana Lazzaro, 
Helene Olivi Borghese, Anna RIta Luongo, 
Paola Scotto di Tella, Veronica Maria Genovese

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