C'è un solo un modo per mettere un freno alla violenza
contro le donne: parlarne, uscire dal muro di silenzio. Parlare significa
anche far comprendere alle vittime che questo sono: vittime non
colpevoli e per questo non c'è motivo di tacere, di nascondere le
violenze e coprire l'aguzzino... anche se talvolta viene chiamato padre,
marito, compagno, fidanzato.
Risvegliare le coscienze
si può anche con uno spettacolo teatrale, soprattutto se questo racconta
delle storie vere. E' il caso di "Non sono (solo) tua - Donne che
aspettano l'amore" scritto da Lino Belleggia e diretto da Giovanni
Nardoni, in scena al Teatro Tordinona fino al 15 marzo.
Quante volte gli uomini violenti si rivolgono
alle loro compagne dicendo "sei solo mia"! Ecco allora che il titolo
dello spettacolo è proprio una risposta a questa frase.
La
storia si svolge in un centro antiviolenza di Roma dove si incontrano un piccolo
gruppo di donne per parlare e delle violenze subito. Sono
sei e ognuna di loro ha una diversa storia alle spalle.
Nicoletta (Bianca Maria Castelli), la moderatrice, è lei stessa stata vittima di violenza il
marito infatti ha tentato per ben due volte di ucciderla. Stessa sorte è
toccata anche a Fiorella (Gianna Breil) vittima di un ex marito violento e
prevaricatore. Virgilina (Veronica Maria Genovese) invece è vittima due volte, vittima dello stupro e
vittima di un fidanzato che dopo aver assistito alla violenza subita
l'ha lasciata sola e l'ha abbandonata.
Tiziana (Helene Olivi Borghese) invece è vittima soprattutto di una violenza psicologica di un marito dispotico che l'ha anche picchiata qualche volta, una violenza che Tiziana giustifica e minimizza.
Tiziana (Helene Olivi Borghese) invece è vittima soprattutto di una violenza psicologica di un marito dispotico che l'ha anche picchiata qualche volta, una violenza che Tiziana giustifica e minimizza.
E poi c'è Piera (Fabiana Lazzaro) vittima di uno sconosciuto uno stalker che con la sua
"Non sono (solo) tua - spiega il regista
Giovanni Nardoni - porta alla ribalta queste violenze subite, e
sadicamente arrecate, e vuole cercare attraverso la narrazione cruda e
realistica, di far comprendere a tutte le giovani donne che il silenzio è
il modo migliore per assecondare il germe della violenza e dell
intolleranza che l'amore, in nessun modo"
Le sedute settimanali sono per loro occasione per confrontarsi tra loro e con il loro dramma. Un'esperienza che crea anche tra loro un forte legame di amicizia, ma un nuovo inaspettato dramma le colpirà tutte.
Le sedute settimanali sono per loro occasione per confrontarsi tra loro e con il loro dramma. Un'esperienza che crea anche tra loro un forte legame di amicizia, ma un nuovo inaspettato dramma le colpirà tutte.
Le sei donne "sopportano il peso di
storie tragiche" spiega l'autore Lino Belleggia e conclude che "nella
loro infinite attesa dell'amore sono rimaste intrappolate nelle nebbie
del dolore e della disperazione sono tornate".
Protagonista dello spettacolo anche la musica con la canzone tema scritta e interpetata da Elena Miraglia.
dal 24 febbraio al 15 marzo
Teatro Tordinona
Via degli Acquasparta, 16 - Roma
"Non sono (solo) tua
di
Lino Belleggia
Regia di
GIovanni Nardoni
Orario:
dal martedì al sabato ore 21
domenica ore 17,30
Biglietti:
Intero 20 €
Ridotto 15 €
Posto palco 10 €
Con
Gianna Breil, Bianca Maria Castelli, Fabiana Lazzaro,
Helene Olivi Borghese, Anna RIta Luongo,
Paola Scotto di Tella, Veronica Maria Genovese