giovedì 29 gennaio 2009

Operazione Valchiria

Tom Cruise, ha conquistato Roma, dove è giunto per presentare il suo nuovo film, “Operazione Valchiria”, che lo vede indossare la divisa nazista del colonnello Claus von Stauffenberg.

Un Tom sorridente che ha conquistato tutta la stampa presente, soprattutto quella femminile, quando ha parlato delle sue sorelle e ha detto che "le donne sono il vero dono di questa terra".

Il film racconta una pagina di storia, un fatto veramente accaduto, del piano fallito per uccidere Hitler. La storia è storia, ma questo film riesce a mantenere negli spettatori alta la tensione, fino a far dimenticare come andarono veramente i fatti.
Ed una "pagina di storia" della mia vita lo ha segnato anche la conferenza stampa del film, al termine della quale mi sono tolta la soddisfazione di farmi fotografare insieme al bel Tom.

domenica 25 gennaio 2009

Da Cisterna a Roma in punta d'ago

Il prossimo 27 gennaio al Teatro Agorà di Roma debutta lo spettacolo "Molto rumore per Nulla" di Shakespeare, diretto da Anna Rita Luongo che per il secondo annno conseguito ha deciso di affidare la realizzazione dei costumi alle abili mani di una giovanissima cisternese: Melania Fasolo.
Anna Rita Luongo l'ha scovata a Nettuno, dove ha frequentato per cinque anni l'istituto Colonna Gatti, conseguendo, nel 2007, il diploma di stilista di moda. Melania è una ragazza timidia e riservata, ma con molto talento e una gran passione per la moda che le è stata trasmessa dalla mamma che gestisce una bottega di maglieria e filati a Cisterna di Latina.Nonostante la giovane età, ha appena 20 anni, Melania ha preso molto sul serio l'incarico affidatole lo scorso anno dalla Luongo per la realizzazione dei costumi "Prometeo ai fuochi di Beltane", affrontando l'impegno con determinazione, serietà e passione. Il risultato sono stati costumi che hanno ricevuto ogni sera i complimenti del pubblico. Per lei mettersi alla prova nel ruolo di costumista è stata una novità, anche se si era spesso cimentata in "rifacimenti"d'epoca, come in occasione della sfilata di fine anno scolastico, con la regia di Anna Rita Luongo, per la quale ha realizzato degli abiti ispirandosi al '700. Visto l'ottimo lavoro svolto, Anna Rita Luongo l'ha voluta anche per "Molto Rumore per Nulla". Questa volta oltre a realizzare alcuni nuovi costumi, doveva anche ritoccarne altri, realizzati dalla sua amata mamma, Ada Sica, costumista storica della Compagnia, scomparsa alcuni anni fa. Un incarico quindi molto delicato delicato e di grande fiducia che Melania ha portato a termine brillantemente anche grazie all'aiuto di Roberta Coluccia, 20enne di Aprilia. Promosse a pieni voti dalla regista, ora le attende la prova del pubblico che numeroso assisterà alla commedia shakespeariana "Molto rumore per nulla" seguendo i divertenti intrighi amorosi di Benedetto e Beatrice e di Ero e Claudio. Lo spettacolo sarà in scena al teatro Agorà di Roma, via della Penitenza 33, dal 27 gennaio all'8 febbraio 2008.

sabato 24 gennaio 2009

Molto Rumore per Nulla

terrazzi di Ada MOLTO RUMORE PER NULLADi William ShakespeareRegia di Anna Rita Luongocon Rocco Ditella, Anna Rita Luongo, Ermanno Manzetti, Massimiliano Oliva, Claudia Giovannercole, Filippo Dini, Toni Brundu, Pina Burelli, Beatrice De Angelis, Tiziano Perrotta, Federico Melchionna, Marco Lentini, Rosaria D'Amatoaiuto regia Eleonora Muggiano, Chiara Di IanniLo spettacolo ha il patrocinio della Provincia di Roma, dell'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e dell'Assessorato alla cultura, sport e spettacolo della Regione Lazio
Dopo il successo ottenuto nelle quattro precedenti stagioni teatrali con la quadrilogia degli elementi ("Tutte le cose sono acqua", "Angeli carezze d'aria", "Terra... Madre", "Prometeo ai fuochi di Beltane") la Compagnia dei Terrazzi di Ada, quest'anno porta in scena "Molto Rumore per Nulla" di William Shakespeare ambientata non all'epoca elisabettiana, ma nella Messina dell'800 "ciò - spiega la regista Anna Rita Luongo - per dimostrare che le opere di quest'autore sono attuali e funzionano sempre anche se inserite in periodi storici differenti da quello di origine" . L'ambientazione ottocentesca per la Luongo è anche un omaggio a Kennet Brannagh e alla sua trasposizione cinematografica del 1993 della quale ha ammirato le "capacità di rendere cinematografica un'opera teatrale senza farle perdere il gusto e l'emozione del palcoscenico".La storia raccontata da Shakespeare è quella di due coppie di innamorati: Ero ed il Conte Claudio, Beatrice e Benedetto che prima di veder trionfare il loro amore devono vedersela con intrighi e inganni. Ill risultato è una commedia divertente nella quale, spiega la Luongo "nulla è come sembra e nulla è definitivo e tutto rimanda all'altro. Né la vita, né la morte stessa sono condizioni irrimediabili, non lo sono i giuramenti e neppure i legami di sangue poiché tutto può essere fatto e disfatto mille volte e ciò nella festa, nella maschera e nei dialoghi arguti". Dov'è la verità? In ciò che è, in ciò che si deve o in ciò che appare? La risposta non è semplice perché - conclude la regista "il confine tra verità e apparenza è mobile quanto le passioni umane e questo è il tema che con Molto rumore per nulla metteremo in scena".SinossiIl principe Pedro d'Aragona al ritorno dalla battaglia si ferma a Messina dal suo amico Leonato e sua moglie Elisabetta (personaggio non presente nel testo originale ma creato in sostituzione di Leonato per avere più ruoli femminili in scena). Della figlia di Leonato ed Elisabetta, Ero, si innamora il conte Claudio, uno dei favoriti del principe. Il matrimonio sembra deciso, grazie anche all'approvazione della madre, ma i due innamorati devono fare i conti con la perfidia di don Juan, fratello del principe ,che cerca di mettere zizzania .Nel frattempo si assiste ad un divertente battibecco tra Beatrice, nipote di Leonato, e il signor Benedetto da Padova, entrambi convinti di essere immuni all'amore. Una determinazione che dovrà fare i conti con il complotto ordito dal principe Pedro, che mira a far cadere l'uno nelle braccia dell'altro.Ero, per colpa di Don Juan e dei suoi sgherri, viene screditata agli occhi di Claudio, che al momento delle nozze la ripudia, accusandola di lussuria. Ero cade a terra priva di sensi e viene creduta morta in attesa che la verità trionfi e che lei sia riabilitata grazie all'aiuto di due figure molto particolari e caratteristiche, il Carruba e il Sorba.Lo spettacolo andrà in scena dal 27 gennaio all'8 febbraio 2009 al Teatro Agorà di Roma, via della Penitenza 33 dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 18, lunedì riposo. Biglietti: intero 13 €, ridotto 10€ (più tessera Teatro Agorà 2€)

domenica 11 gennaio 2009

Ciao Fabrizio, ci manchi tanto


De André non è stato mai di moda. E infatti la moda, effimera per definizione, passa. Le canzoni di Fabrizio restano. NICOLA PIOVANI
Dieci anni fa, l'11 gennaio 1999, alle ore 2,30 all'istituto di tumori di Milano, moriva Fabrizio de Andrè. La scoperta della malattia, che gli aveva attaccato i polmoni, risaliva a pochi mesi prima durante la tournèe Anime Salve, che fu costretto ad interrompere.
Fabrizio, perché sempre con quella sigaretta in mano!?!
AI suoi funerali, che si svolsero due giorni dopo nella sua Genova, nella Basilica di Carignano, parteciparono oltre diecimila persone... familiari, amici, personaggi dello spettacolo, della politica e della cultura.Un affetto che negli anni è cresciuto, come dimostrano anche tutte le iniziative, mostre, tributi, concerti, speciali tv, dedicati al cantautore. Benedetto Croce diceva che fino a vent'anni tutti scrivono poesie e che, da quest'età in poi, ci sono due categorie di persone che continuano a scrivere: i poeti e i cretini. Allora, io mi sono rifugiato prudentemente nella canzone che, in quanto forma d'arte mista, mi consente scappatoie non indifferenti, là dove manca l'esuberanza creativa. Fabrizio De André Anche se ha scelto la canzone, De Andrè è stato comunque un poeta e oggi i testi delle sue canzoni sono riportati anche nelle antologie scolastiche.La poesia, la letteratura, la storia sono state anche fonte di ispirazione per alcune sue canzoni, da Cecco Angiolieri a Riccardo Mannerini, passando per l'Antologia di Spoon Rivere e i Vangeli Apocrifi.Nelle sue canzoni troviamo anche la sua città, Genova, la sua patria d'adozione, la Sardegna, compresa la pagina drammatica del 1978 quando per quattro mesi fu sequestrato, insieme alla moglie Dori Ghezzi, dall'anonima sarda.A Genova una vistatissima mostra dedicata a Fabrizio de Andrè. LA7, servizio di Luca Giannelli Quali sono le sue canzoni più belle? Tante, non avrebbe senso citarne qualcuna, per tralasciarne altre, per questo ho scelto di ricordarlo inserirendo i video di alcune delle mie preferite... solo alcune, non c'è posto per tutte. La sua discografia è troppo bella e troppo ricca per fare una selezione:1966 - Tutto Fabrizio De André 1967 - Volume I (Fabrizio De André) 1968 - Tutti morimmo a stento 1968 - Volume III 1969 - Nuvole barocche 1970 - La buona novella 1971 - Non al denaro, non all'amore né al cielo 1973 - Storia di un impiegato 1974 - Canzoni 1975 - Volume VIII 1978 - Rimini 1981 - Fabrizio De André 1984 - Crêuza de mä 1990 - Le nuvole 1996 - Anime salveQuesta sera, a rendere oamggio a De Andrè la trasmissione di Fabio Fazio, "Che Tempo che fa" dal titolo "Fabrizio 2009", che andrà in onda dalle 20,10 e vedrà i più grandi nomi della musica italiana interpretare alcune delle più belle canzoni del cantautore. Momento di forte emozione tra le 22.40 e le 22.50 quando le note di "Amore Che Vieni Amore Che Vai", si potranno sentire anche sintonizzandosi su circa cento radio italiane, per un omaggio corale al grande Faber. La canzone è stata scelta da Dori Ghezzi come simbolo di questo ricordo via etere.

venerdì 9 gennaio 2009

Compleanno Elvis, in Australia 400 imitatori

Oltre 8 mila appassionati partecipano al 6/o Elvis Festival, a Parkes, in Australia, per festeggiare il compleanno del re del rock. Questa mattina 400 fan, in gran parte imitatori del re del rock, vestiti come il loro beniamino, con tanto di ciuffo e tuta di strass, e 'sosia' della moglie Priscilla, hanno affollato la stazione di Sydney ed i treni per Parkes. I posti a sedere sul convoglio di otto vetture, ribattezzato 'Elvis Express', erano prenotati da mesi.