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martedì 11 marzo 2025

Ogni promessa è debito: una commedia surreale tra fede, fanatismo e buonsenso

Il voto religioso può valere anche se pronunciato da un sonnambulo in stato di dormiveglia? È questa la domanda che si pone il protagonista della nuova commedia Ogni promessa è debito, un’opera che unisce comicità, grottesco e una riflessione profonda sui valori etici e sui conflitti tra fede e ragione. In scena al Teatro Sistina dal 12 marzo



La Strana Avventura di Benedetto Croce

Benedetto Croce, titolare della pizzeria “Croce e delizia” e uomo di circa 60 anni, si ritrova in una situazione disperata a bordo di una piccola imbarcazione, insieme ai figli Rebecca e Marco e al marinaio improvvisato Roberto Cardella. Durante il naufragio, Benedetto, privo di sensi dopo un colpo in testa, lancia un appello disperato alla sua santa protettrice, Sant’Anna, promettendo di donare esattamente 5.557.382,60 euro se verrà salvato. La richiesta, trasmessa dalla radio di bordo e riportata dai telegiornali, fa subito scalpore in tutta la comunità di Bacoli.

Un Appello che Scatena la Corrente degli Interessi

Il voto, sebbene pronunciato in stato di dormiveglia, scatena una serie di rivendicazioni da parte di numerosi soggetti:

  • Il padre Cristoforetto, parroco della chiesa dedicata a Sant’Anna, che pretende una priorità religiosa sulla promessa.

  • Il sindaco di Bacoli, deciso a sostenere l’autorità della protettrice del paese.

  • La famiglia Croce, con il fratello Gaetano e il nipote Tommasino, che avanzano pretese su quella donazione tanto precisa quanto onerosa.

La vicenda si trasforma ben presto in una farsa sociale, in cui il buon senso si scontra con il fanatismo religioso e la ricerca di vantaggi economici.

Una Commedia tra Grottesco ed Esistenzialismo

Ogni promessa è debito è una commedia buffa che gioca sull’impossibilità di mantenere una promessa fatta in condizioni non idonee alla lucidità mentale. Benedetto Croce, vedovo e segnato da debiti, si ritrova a dover affrontare il peso di una parola data in circostanze surreali, cercando di opporsi agli interessi egoistici di una comunità che vede in quel voto la chiave per arricchirsi.

L’opera non manca di strizzare l’occhio a temi universali come lo scontro tra onestà e lucro, tra necessità e avidità, e mette in luce come il buonsenso possa fare da ancora di salvezza in un mare di pretese e ingiustizie. Il colpo di scena finale, che coinvolge la stessa santa protettrice, costringerà il nostro sfortunato pizzaiolo a fare i conti con la verità e a riconsiderare il valore delle promesse solenni.

Un Invito a Riflettere e a Ridere

Con Ogni promessa è debito, il pubblico viene trascinato in un turbinio di emozioni e risate, dove il grottesco della situazione diventa il mezzo per esplorare le contraddizioni della natura umana. È una commedia che, pur divertendo, offre spunti di riflessione sul significato delle parole e sul rispetto degli impegni, anche quando questi nascono da circostanze del tutto anomale.

La vicenda di Benedetto Croce, con la sua promessa assurda e il susseguirsi di rivendicazioni, diventa così il pretesto per una satira mordace e intelligente, capace di farci ridere della nostra stessa incapacità di affrontare i cambiamenti e di gestire le responsabilità in maniera coerente.

Ogni promessa è debito Ã¨ dunque un’opera che, con ironia e fantasia, invita il pubblico a interrogarsi sui limiti tra fede e ragione, tra sogno e realtà, e a scoprire che, in fondo, ogni promessa – per quanto incredibile possa sembrare – ha un prezzo da pagare.

mercoledì 25 settembre 2024

Enrico Brignano porta al Sistina i 7 Re di Roma

 A 35 anni dalla prima messa in scena di una rappresentazione che ha fatto la storia del teatro italiano, Enrico Brignano riporta sul palco lo spettacolo scritto da Gigi Magni e musicato da Nicola Piovani: “I 7 re di Roma” (prodotto da Vivo Concerti & Enry B. Produzioni), uno show della grande tradizione targata “Garinei e Giovannini” e che vide protagonista in scena Gigi Proietti.



 

Sarà il Teatro Sistina di Roma (e non poteva essere altrimenti) a ospitare il debutto de ‘I 7 Re di Roma’ (dall’8 ottobre 2024) che però girerà per tutta Italia, toccando Torino (Teatro Alfieri dall’11 dicembre), Padova (Gran Teatro Geox dal 18 dicembre), Bologna (Europaditorium dal 9 gennaio 2025), Bari (Teatro Team dal 22 gennaio), Napoli (Teatro Augusteo dal 30 gennaio), Milano (Teatro Arcimboldi dal 19 febbraio), Firenze (Teatro Verdi dal 6 marzo) e Catania (Teatro Metropolitan dal 23 marzo).

 

L’attore rilegge coraggiosamente questo grande classico cercando un equilibrio tra la tradizione e i tempi moderni, rispettando la versione precedente, ma con un’attenzione ad una fruizione più adatta al pubblico odierno, abituato alla rapidità e a durate più contenute (l’adattamento al testo è curato da Manuela D’Angelo). I mitici sette re all’origine della fondazione di Roma si susseguiranno, in un rocambolesco alternarsi di travestimenti di Brignano, tra canzoni, balli e vicende più e meno note, riconducibili agli albori della storia. Tra mito e realtà, Brignano ci riporterà indietro nel tempo insieme a una compagnia giovane e brillante, per mostrare che in fondo, per quanto i tempi cambino, la natura dell’uomo resta sempre la stessa e, a distanza di secoli, ciò che persegue è ancora l’ideale di libertà che rende una vita degna di essere vissuta.

 

Questo spettacolo, che reputo il più impegnativo della mia carriera interpretando 11 personaggi diversi e mantenendo la regia originale di Garinei, è un omaggio a Proietti, a Magni, a Piovani, a Garinei, alla Capitale”, spiega Brignano che definisce i ‘I 7 Re di Roma’ (di cui cura la messa in scena) come il suo “spettacolo del cuore. Ricordo che noi giovani attori del Laboratorio di Gigi, appunto 35 anni fa, eravamo estasiati da questo show e lo imparammo tutti a memoria, in una vera fase di innamoramento del teatro e del nostro Maestro. Certo oggi i tempi sono cambiati da allora: “E difatti questa rappresentazione vuole essere sì un omaggio, ma non una copia, a partire da una mia rilettura personale delle scene e dei contenuti. Alcuni riferimenti andati in scena 35 anni fa oggi non sono più percorribili, o magari ce ne sono altri da aggiornare”.

 

Tra gli obiettivi di Brignano, poter dare l’occasione anche ai più giovani di poter far rivivere loro l’emozione di uno show come questo: “Mi fa ben sperare il fatto che i miei figli, che hanno 7 e 3 anni, conoscono a memoria tutti brani dello spettacolo: li cantano e se io sbaglio, mi correggono perché il pubblico dei bambini è implacabile. Quando a casa ripassavo i testi e loro mi chiedevano di raccontare una favola la sera, gli ho descritto le gesta di personaggi come Romolo, Numa Pompilio, Anco Marzio, del gigante Caco e di Ercole. E le hanno recepite con grande attenzione”.

 

Siamo felici di ospitare Enrico Brignano, un grande artista, che porterà in scena ‘I 7 Re di Roma’, 35 anni dopo il grande successo di Gigi Proietti, nei teatri di tutta Italia, con oltre 80 date: molte già sono sold-out. Da ottobre a dicembre sarà a Roma e arricchirà il cartellone di grandi eventi e di spettacoli della città”, spiega l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato. “Lo spettacolo racconta in chiave comica la leggenda di Roma. Credo sia importante ricordare e tramandare, anche in altre regioni e con una chiave più leggera, la storia millenaria della Capitale. Con la sua arte, Brignano può arrivare anche ai ragazzi più giovani, per far conoscere loro miti che magari non sanno. Ritengo poi prezioso l’omaggio a Gigi Proietti, uno degli artisti più importanti del nostro Paese e di Roma”, conclude l’Assessore.

 

Sul palco, insieme a Brignano, Pasquale Bertucci, Lallo Circosta, Giovanna D’Angi, Ludovica Di Donato, Michele Marra, Michele Mori, Ilaria Nestovito, Andrea Perrozzi, Andrea Pirolli, Emanuela Rei ed Elisabetta Tulli. Scene di Mauro Calzavara, disegno luci di Marco Lucarelli, costumi di Paolo Marcati, coreografie di Thomas Signorelli, regista assistente Pierluigi Iorio.

lunedì 8 aprile 2024

Le "Bollicine" di Max Giusti al Sistina

Max Giusti torna al Teatro Sistina di Roma con un nuovo spumeggiante spettacolo dal titolo Bollicine, che sarà in scena dall'11 al 21 aprile. Un ritorno molto atteso dopo il grande successo che lo ha visto, campione d’incassi, con la commedia musicale Marchese del Grillo diretta da Massimo Romeo Piparo.  



Bollicine perché Max vuole “stapparsi”, sprigionare tutta la sua energia e tirare fuori i pensieri accumulati in questi anni di “silenzio”. È proprio grazie all’esperienza del Marchese del Grillo che Max ha capito che le cose vanno dette, chiare e tonde, senza filtri, come faceva lui.  Ed è così che all’apice della sua maturità, personale e professionale, Max è pronto a dire le sue verità più scomode: i danni che ha creato il patriarcato alle donne ma anche agli stessi uomini, l’amore che è sempre più a tempo determinato, crescere figli con in testa dei modelli totalmente superati, essere un volto tv quando tutti dicono di guardare solo le serie, etc.

 

Un flusso di coscienza irresistibile, un viaggio nei nostri tempi che porterà l’attore a dimostrare al pubblico che la gabbia del politicamente corretto, di cui tanto si parla, in realtà non è mai esistita. 5 anni di riflessioni, di scrittura, hanno dato vita a Bollicine, un vero e proprio distillato di comicità rivolto al futuro con zero nostalgia per il passato.


dall'11 al 21 aprile

Teatro Sistina

via Sistina, 129

Bollicine

con 

Max Giusti

giovedì 20 novembre 2014

Steven Wilson al Teatro Sistina

Saranno in vendita da domani  i biglietti per il concerto che STEVEN WILSON, il famoso fondatore e leader di Porcupine Tree, terrà il 31 marzo al Teatro Sistina di Roma.

L’artista è al lavoro sul nuovo album la cui pubblicazione è prevista agli inizi del nuovo anno.

L'appuntamento romano è una delle due imperdibili date italiane del nuovo “Hand Cannot Erase Tour 2015".

 
 
31 Marzo
Teatro Sistina
Roma
STEVEN WILSON
Hand Cannot Erase Tour 2015"

 
PREZZO BIGLIETTI:
POLTRONISSIMA: euro 45,00 + 6,75 d.p.
POLTRONA: euro 35,00 + 5,25 d.p.
1° GALLERIA euro 30,00 + 4,50 d.p.
2°e 3° GALLERIA euro 25,00 + 3,75 d.p.
Apertura porte: ore 19.30
Inizio concerto: ore 21.00

Biglietti in vendita su TICKETONE e BoxOffice Lazio


venerdì 28 marzo 2014

Umberto Tozzi al Sistina


Il 7 dicembre Umberto Tozzi sarà al teatro Sistina con la tappa romana del suo tour  di promozione del suo Yesterday… Today, uscito ormai due anni fa, con 10 brani inediti con testi e musiche di Umberto Tozzi e un secondo cd con i 17 singoli più importanti della sua carriera completamente rivisitati e riarrangiati.

Per Tozzi significa ripetere, dopo una pausa di cinque anni, un tour nei teatri italiani.
 
Oltre ad eseguire per la prima volta dal vivo i brani del cd Yesterday…Today, Tozzi coglie l’occasione per regalare al suo pubblico tre brani inediti: Sei tu l'immenso amore mio, Meravigliosa e Andrea song, romanza in cui il cantautore duetta con il soprano Roberta Turri.

Accompagnato dalla band di sempre, il cantautore offre, nell’intima cornice

teatrale, oltre due ore di musica che spazia dai primi anni 70 (con tutti i grandi successi da Gloria, Notte Rosa, Si può dare di più, Ti Amo, Gli altri siamo noi, Immensamente, Gente di Mare, Tu e Stella Stai) fino ai giorni nostri.

Con 70 milioni di dischi venduti, Tozzi è uno dei più famosi cantautori italiani al mondo, non ultimo riconoscimento della sua fama internazionale: la scelta di Martin Scorsese di inserire Gloria  nella musica del suo ultimo film The wolf of Wall Street con Leonardo Di Caprio, appena uscito nelle sale cinematografiche italiane.

 
Lunedì 7 aprile 
Teatro Sistina
Via Sistina, Roma
UMBERTO TOZZI
YESTERDAY....TODAY

giovedì 20 marzo 2014

“La Scala è mobile” de i Legnanesi diverte Roma


Protagonista indiscusso dello spettacolo “La Scala è mobile” de i Legnanesi è il dialetto che è stato definito “italiandialetto”, un misto di italiano e dialetto lombardo. 

Così la compagnia si distingue come una delle principali compagnie dialettali d’Italia e d’Europa. Le donne dello spettacolo, interpretate da uomini, portano in scena i costumi e le tradizioni lombarde con interventi di modernizzazione dei testi e con riferimenti all’attualità e alla politica nostrana. 

Tutti bravissimi nella caratterizzazione dei personaggi (Antonio Provasio-Teresa, Enrico Dalceri-Mabilia e Luigi Campisi-Giovanni) non solo nel linguaggio utilizzato, ma anche nei movimenti del corpo e nella postura tipica delle donne popolane milanesi colte nel loro quotidiano. 

Peccato solo che ogni tanto qualche battuta si preoccupi eccessivamente di “ammiccare e strizzare l’occhiolino al pubblico” e diventi un po’ scontata e banale, quindi noiosa. 


Lo spettacolo è arricchito da momenti musicali che richiamano la tradizione della rivista con lustrini e paillettes e 10 scatenati Boys. La commedia americana si mischia così con la tradizione lombarda, dando vita ad uno spettacolo nel suo insieme originale e accattivante con una giusta dose di pazzia e di comicità grottesca. 

di Claudia Lovisetto

domenica 9 marzo 2014

Al Sistina tornano i Legnanesi





Attesissimo ritorno al per la famiglia Colombo che il 18 marzo sarà protagonista di una serata evento al  Teatro Sistina, con lo spettacolo "La scala è mobile".
I Legnanesi tornano dunque a Roma dopo quasi 50.000 spettatori solo a Milano in questo inizio di 2014, sold-out in tutte le piazze e una strabiliante esperienza con il pubblico romano in piedi ad applaudirli nella scorsa stagione, 

Quello che promettono sono, come sempre, tante risate con le nuove irresistibili avventure della famiglia Colombo.



Fra pazzia, deliri e ancora tante risate la Teresa, la Mabilia e il Giovanni saranno ancora una volta protagonisti di momenti di esilarante comicità tra imprevedibili situazioni grottesche, capaci però allo stesso tempo di sdrammatizzare, con un’ironia pungente ma mai volgare, il periodo di grande crisi che sta attraversando il nostro Paese: nella scorsa stagione il loro spettacolo è risultato il quarto spettacolo più visto a testimonianza che l’Italia ha voglia di sorridere, almeno a teatro. 

Come sempre, l’unica a continuare a sognare per sfuggire alle difficoltà di ogni giorno sarà la Mabilia che diventerà prima Regina del “blu dipinto di blu”, con uno sfavillante omaggio al grande Modugno, e quindi fantasticherà su Hollywood, Broadway e la commedia americana per finire, in grande stile, circondata da splendidi cadetti al ballo delle debuttanti.

Anche questa volta i tre strepitosi protagonisti (Antonio Provasio-Teresa, Enrico Dalceri-Mabilia e Luigi Campisi-Giovanni) racconteranno le loro vicende quotidiane, universali, semplici ma profonde allo stesso tempo, con quella vìs comica che li contraddistingue e li rende così amati dal pubblico.

Una formula ormai collaudata per oltre due ore di spettacolo tutto al maschile (insieme alla famiglia Colombo, sul palcoscenico, anche 10 personaggi della tradizione e 10 scatenati “boys”), tra il cortile, oltre centro sfarzosi costumi con lustrini, paillettes e piume di struzzo e momenti musicali, che richiamano la tradizione della rivista fino all’emozionante gran finale in smoking.



18 marzo 2014 
TEATRO SISTINA
Via Sistina, 129 - Tel. 06 420071
ore 21

I LEGNANESI
LA SCALA È MOBILE

di
 Felice Musazzi e Antonio Provasio

con
ANTONIO PROVASIO ENRICO DALCERI LUIGI CAMPISI
Musiche Arnaldo Ciato, Enrico Dalceri Coreografie Sofia Fusco
Regia Antonio Provasio

BIGLIETTI
Poltronissima € 33
Poltrona e I galleria € 27.50
II e III galleria € 22

venerdì 4 ottobre 2013

Teatro Sistina, al via la nuova stagione

Per il Teatro Sistina si apre una nuova stagione ricca di rinnovamente, ed è per questo motivo che il neo direttore artistico. 

Massimo Romeo Piparo, ha voluto un vero taglio del nastro in compagnia di molti degli artisti che saranno i protagonisti della stagione 2013-2014.

Si comincia da Massimo Ranieri, che dall'8 al 20 ottobre, sarà in scena con il suo Sogno e son desto. 

 Dal 22 ottobre al 10 novembre torna un successo dello scorso anno, il grande classico della commedia musicale My fair lady. interpretato da Vittoria Belvedere e Luca Ward e diretto dallo stesso Piparo,



A proposito di classici, il Sistina aprirà le porte, per ben tre mesi ad Enrico Brignano, che, nelle vesti di Rugantino, sarà in scena dal 14 novembre al 9 febbraio.


Dall'11 febbraio al 16 marzo Flavio Montrucchio-Roberta Lanfranchi saranno due dei protagonisti di Sette spose per sette fratellì.

Sarà poi la volta di Renzo Arbore e l'Orchestra Italiana che saranno in  scena dal 22 al 30 marzo.  


Ancora uno spettacolo, questa volta una commedia, che vedrà sul palco, dall'1 al 13 aprile  Max Giusti 'one man show' in Di padre in figlio,

Gran finale di stagione il 18 aprile con il ventesimo anniversario del primo allestimento italiano del musical  Jesus Christ Superstar,

Tra le novità della stagione un teatro rinnovato e aprto ai cittadini con due iniziative che già si preannunciano di successo: l'aperitivo pre-teatro e l'apertura al pubblico, per due ore al giorno, la stanza ufficio di Pietro Garinei, che è rimasta tale e quale a quando lui la utilizzava, chiamarla museo forse è troppo, ma rende l'idea.

giovedì 4 aprile 2013

Serata evento per I Legnanesi al Sistina

Il 19 aprile al teatro Sistina serata evento con I Legnanesi, che portano a Roma lo spettacolo Lasciate che i pendolari vengano a me, un  titolo che per la prima volta abbandona il dialetto lombardo per l'italiano.  

Un titolo  che riprende quello di una rivista ricevuta in eredità da Felice Musazzi che, attraverso i personaggi della famiglia Colombo – Teresa (Antonio Provasio), Mabilia (Enrico Dalceri) e Giovanni (Luigi Campisi)- e l’ambientazione del “cortile” racchiude contenuti inediti, sempre caratterizzati da uno sguardo all’attualità, perché la Teresa, la Mabilia e il Giovanni sono «maschere che entrano nel cuore e parlano dei problemi della povera gente, che in fondo sono sempre gli stessi: arrivare alla fine del mese, fare i conti per sbarcare il lunario».
 

Oltre due ore di spettacolo tutto al maschile (insieme alla famiglia Colombo, sul palcoscenico, anche 10 personaggi della tradizione e 10 scatenati “boys”), tra il cortile e momenti musicali, scene sfavillanti, lustrini, paillettes e piume di struzzo degli oltre cento sontuosi costumi disegnati da Enrico Dalceri, un quadro dedicato al circo (un omaggio a Tony Barlocco quando imitava Moira Orfei) e uno tutto dedicato a Roma con un’imponente Fontana di Trevi sullo sfondo e costumi sfarzosi, fino al gran finale in smoking.
Per i Legnanesi si tratta di un ritorno a Roma e al Sistina, dopo oltre 40 anni. 
Era il 1970 quando i fondatori, Felice Musazzi e Tony Barlocco, portarono al Sistina Chi vusä pusè la vacca l'è sua... e c’è un po’ di commozione tra I Legnanesi nel ricordare Musazzi che, dopo una settimana di tutto esaurito e l’apprezzamento di personaggi del calibro di Luchino Visconti e Federico Fellini, prendeva in giro bonariamente il pubblico romano che spesso, a fine spettacolo, esclamava: “Vedi un po’questi francesi!”.

19 aprile
Teatro Sistina
I Legnanesi
in
Lasciate che i pendolari vengano a me
Di Felice Musazzi e Antonio Provasio
Con ANTONIO PROVASIO, ENRICO DALCERI, LUIGI CAMPISI
Musiche Arnaldo Ciato, Enrico Dalceri - Coreografie Sofia Fusco -  
Direttore Artistico Sandra Musazzi - Direttore di Produzione Enrico Barlocco
regia Antonio Provasio

mercoledì 6 febbraio 2013

The Full Monthy, un successo meritato

Una serata che non ha certo deluso quella che ieri sera ha visto la prima del musical The Full Monthy al teatro Sistina di Roma. Uno spettacolo frizzante che coinvolge gli spettatori fin dal balletto di apertura.

Che dire? Tutti bravi, anche chi si è cimentato per la prima volta con il musical. Uno spettacolo divertentissimo dove non mancano momenti di riflessione sulla situzione, purtroppo attuale, della perdita del lavoro. Un tema che Piparo ha voluto affrontare con l'inserimento nel cast di due veri disoccupati, senza perà dimenticare che si tratta di un musical. Quindi sì crisi ecomonica con fabbriche che chiudono, ma anche tanta, tanta ironia e una risata dopo l'altra.

Tratto dell'omonimo e celebre film inglese, la versione italiana del musical è ambientata a Torino per dargli una caratterizzazione più nazionale. Un grande applauso anche a Massimo Romeo Piparo che ha saputo mescolare sapientemente tutti gli ingredienti, mantenendo sempre il giusto ritmo e offrendo agli spettatori una serata godibile e in piena allegria.

Per questo debutto si sono mossi tanti personaggi celebri, tutti in prima fila per vedere come i sei protagonisti se la sarebbero cavata con il servizio completo, lo spogliarello tanto annunciato che conclude lo spettacolo.

FINO AL a 17 febbraio 2013
TEATRO SISTINA

THE FULL MONTHY

Adattamento e Regia Massimo Romeo Piparo

Con
(in ordine alfabetico)
Paolo Calabresi
Gianni Fantoni
Sergio Muniz
Paolo Ruffini
Jacopo Sarno
Pietro Sermonti


Scene  Teresa Caruso

Luci  Daniele Ceprani

Suono  Luca Finotti

Coreografie
  Bill Goodson
Direzione musicale
  Emanuele Friello

mercoledì 23 gennaio 2013

The Full Monty al Sistina

Non mi ero mai divertita tanto tanto ad una conferenza stampa. E' successo questa mattina al Teatro Sistina in occasione della presentazione del nuovo spettacolo firmato da Massimo Romeo Piparo che, dopo il recentissimo successo di My Fair Lady, torna al Sistina con un musical attesissimo The Full Monty, tratto dall'omonomio  film inglese campione di incassi nel 1997.

Le coreografie sono di  Bill Goodson,  musiche di David Yazbek e libretto di Terrence McNally.
Gli attori di The Full Monty alla conferenza stampa
Lo spettacolo sarà presentato in anteprima nazionale il 30 gennaio e resterà in scena fino al 17 febbraio

Sergio Muniz
Quello che va in scena al Sistina è un adattamento, sempre a cura di Piparo, che trasporta la vicenda dalla periferia industriale inglese a Torino. Insomma la scelta è quella di dargli una connotazione tutta italiana per far sentire il pubblico più vicino alle vicende di questo gruppo di disoccupati che, dopo la perdita del lavoro, si improvvisano spogliarellisti. Un musical che porta sul palco immutato lo spirito del film. Grazie a questa trasposizione di "casa nostra" lo spettacolo si arricchiesce di un racconto autentico, quello del dramma di chi rimane senza lavoro, soprattutto in una città come Torino che per tre generazioni ha rappresentato la speranza in un futuro migliore. A questo proposito Piparo ha voluto fare un'operazione nuova, direi anche coraggiosa, quella di cercare un disoccupato vero, poi diventati due, da portare in scena e con lui il vero dramma interiore della perdita del lavoro.

E così ecco che un ex rappresentate ed ex impiegato, Marco Serafini e con lui un ex falegname Simone Lagasta, che ha imparato a ballare dai filmati di Michael Jackson visti su Youtube, si troveranno ad affrontare il pubblico di uno dei teatri più importanti d'Italia al fianco di artisti famosi: Paolo Calabresi, Gianni Fantoni, Sergio Muniz, Paolo Ruffini, Jacopo Sarno e Pietro Sermonti, citati tutti in rigoroso ordine alfabetico.... e il pubblico lo affronteranno nudi.

L'elmetto giallo, simbolo del lavoro perduto e del loro riscatto 
 Sì, perché non serve specificarlo, Full Monty significa "servizio completo" e completo sarà anche lo spogliarello per il quale hanno scelto una divisa molto significativa: tuta blu ed elmetto giallo, il simbolo del lavoro perduto, della disperazione, ma al tempo stesso del loro riscatto. Saranno nudi sul palcoscenico, senza buoio o aritifici per celare quello che normalmente non viene visto, ma tutto senza ostentazione perché questo rimane uno spettacolo adatto anche alle famiglie.

Ruffini scherza con i fotografi
Pietro Sermonti è Giorgio Lucariello, un romano arrivato a Torino adolescente, Qui si è sposato ed aveva messo su famiglia. Il matrimonio è finito ed ora ha anche perso il lavoro e questo potrebbe fargli perdere l'affidamento del figlio sedicenne, interpretato da Jacopo Sarno. E' lui che dà la forza al padre di mettere su lo spettacolo. Jacopo in realtà di anni ne ha 23, ma con i capelli lunghi sembra proprio un ragazzino.

Giorgio un giorno si imbatte per caso nel mondo dello spogliarello maschile e da lì parte la sua avventura e quella dei suoi amici, uniti insieme dalla disperazione, sotto la guida, diciamo tecnica, di Aldo Parisi, interpretato da Paolo Calabrese. Nello spettacolo è un, ormai anche lui ex, dirigente d'azienda con la passione del ballo. Anche lui licenziato ha però tenuto nascosto alla moglie la perdita del lavoro.

Del gruppo fa parte anche un immigrato cubano, a cui dà il volto Sergio Muniz, accumunato con agli dalla stessa sorte lavorativa. Altro compagni di avventura è Davide Foschi, ovvero Gianni Fantoni, il miglior amico di Giorgio. Per lui la partecipazione a questa impresa è stata un po' un tira e molla, la moglie per lui vorrebbe un "lavoro vero" in un centro commerciale.

Il più buffo e divertente di tutti è Paolo Ruffini, alias Marcello De Gregorio, fra tutti forse il più convinto fin dall'inizio che lo spogliarello finale dovesse essere fatto veramente. Muniz invece, adesso che si avvicina il debutto, spera nel favore di controluci e penombre!



giovedì 3 gennaio 2013

Una vita da strega, al Sistina

E' stato presentato questa mattina al teatro Sistina il nuovo musical "Una vita da strega" che debutterà martedì sera in prima nazionale, dopo un'anteprima a Latina.

Il titolo rimanda al celebre telefilm degli anni '60/'70 al quale gli autori si sono ispirati. Una storia che  prende spunto da un filone fortunato del rapporto di un uomo normale con una donna un po’ speciale. Mary Poppins, Tutti insieme appassionatamente, Ho sposato una strega e Vita da strega.

Sul palcoscenico del Sistina vedremo però una storia nuova, una sorta di prequel che racconta la storia dell'incontro tra i due protagonisti.

Ad andare in scena è "una commedia d'amore strampalato con musica dal vivo".
Bianca Guaccero è una strega caduta dal cielo che deve redimersi da qualche errore del passato a causa del suo temperamento. Si trova così divisa tra due mondi ed è così che avviene l'incontro con Francesco Venditti, giovane stagista di un'agenzia pubblicitaria.

Gli ingredienti della commedia sono sostanzialmente tre: la magia, l'amore tra due persone molto diverse tra loro.

Per la Guaccero è un ritorno al musical dopo la bella prova di Poveri ma belli, che l'aveva vista protagonista sempre qui al Sistina.
Ad accompagnare la storia le musiche di Raffaello di Pietro e le coreografie di Enzo Celli.
Il primo ha realizzato 14 canzoni originali in 4 mesi orchestrati da Max Calò, brani in cui i personaggi "si lasciano andare, attraversano se stessi vivendo tutte le loro emozioni, dalle piccole debolezze ai grandi sogni di una vita accecata dai soldi e dal potere".
Delle sue coreografie  Enzo Celli ha detto che deluderanno il pubblico perché non ha cercato la spettacolarizzazione o effetti speciali e acrobatici, ha scelto invece la gestualità semplice "uno studio sull'onestà corporea, anche quando questa corporeità descrive una maschera"

dall'8 al 20 gennaio 2013
Teatro Sistina
Via Sistina 129

Una Vita da Strega
regia di Armando Pugliese
con
Bianca Guaccero
Francesco Venditti
Carla Cassola
Alessandro Cremona
Luigi Tabita
Simone Castano
Serena Mazzone
 
Scene  Andrea Taddei
Costumi Sabrina Chiocchio
 Musiche originali RAFFAELLO DI PIETRO
Coreografie Enzo Celli
Ore 21
Biglietti: da 25 a 50 euro
Info: 06 4200711

giovedì 8 novembre 2012

Campo de fiori, debutto tra vip

Ha debuttato martedì sera in prima nazionale lo spettacolo "Campo de Fiori" , che resterà al Sistina fino al 25 novembre.

Una commedia musicale che racconta la celebre piazza romana e uno spaccato di vita che ruota attorno alla statua di Giordano Bruno. Uno spettacolo semplice, godibile e divertente, tra i battibecchi di Cesare (Rodolfo Laganà) e Claudia (Milena Miconi) amici da sembre e vicini di banco al mercato, anche l'occasione per accennare, in modo leggero, come si addice al genere dello spettacolo, anche a situazioni più serie e di stratta d'attualità, dalla disoccupazione al dramma di chi è costretto a perdere la casa perché non riesce a far fronte al pagamento del mutuo.

Il tutto contornato dalle belle coreografie di Maria Luisa Rubulotta, ben interpretate dai bravissimi ballerini che in questo spettacolo oltre a danzare cantano e recitano.

Un debutto che, come accade sempre per il teatro Sistina, è stato anche un evento mondano. Tanti i vip presenti ad applaudire. Tra loro non poteva mancare Gigi Proietti, simpaticamente citato nello spettacolo, di cui tanto Laganà quanto il regista Quartullo sono stati allievi. In sala anche una ritrosissima Vanessa Incontrada, che ha tentato inutilmente di sfuggire ai flash dei fotografi e ancora Marzullo, Magalli e tanti altri.

dal 6 al 25 novembre
TEATRO SISTINA  
via Sistina 129
Campo de' Fiori
di Gianni Quinto e Rodolfo Laganà
regia di Pino Quartullo 
con
Rodolfo Laganà
Milena Miconi
Marco Passiglia
Renato Raimo
Tonino Tosto 
Gianni Quinto
ballerini
Jean Michel Danquin
Danilo Aiello
Natalia De Maria
Gianfranco Gallo
Gloria Rossi
Ylenia Tocco
musiche Roberto Giglio
coreografie  Maria Luisa Rubulotta
costumi di Patrizia Pontesilli
scenografie di Gianluca Amodio
disegno e luci di Fabio Persia

mercoledì 31 ottobre 2012

Campo de' Fiori in scena al Sistina

Dal 6 al 25 novembre Rodolfo Laganà è un fruttarolo di
Campo de' Fiori. Musical  scritto a 4 mani con Gianni Quinto
Un musical vecchio tipo, "alla Garinei" così Rodolfo Laganà ha presentato alla stampa il suo "Campo de' Fiori" che la settimana prossima debutterà  al teatro Sistina in prima nazionale. Dal 6 novembre, per tre settimane, una delle più famose e vitali piazze di Roma rivive sul palco del Sistina. Una carrellata di personaggi che con le loro storie. Personaggi veri, presi dal popolo. Per questo Laganà scherzosamente parla di un musical proletario. Protagonisti sono il fruttarolo Cearetto, Claudai, fioraia sua  vicina di banco, e Alvaro, uno spazzino che con Cesaretto ha in comune un sogno "musicale".

Milena Miconi è la bella fioraia di Campo de' Fiori
Una storia bella, pulita, che raccolta la vita della piazza nelle diverse ore della giornata e di come da mercato rionale si trasformi in capitale notturna della movida romana. Una storia pulita, dicevo, dove anche il "popolo della notte" è raccontato in un modo diverso da quello che emerge troppo spesso dalle pagine di cronaca.  Niente risse o accoltellamenti. I giovani che popolano questa Campo de' Fiori sono ragazzi che hanno voglia di divertirsi, ma che sanno parlare anche di tematiche serie ed hanno in comune con tanti coetanei problemi seri, come la disoccupazione o genitori separati. 

Renato Raimo, Marco Passiglia, Tonino Tosto
Milena Miconi e Rodolfo Laganà
La storia, la lingua e il clima molto romano rappresentano una caratteristica di questo spettacolo, ma questo non preclude a "Campo de' Fiori" un successo nazionale. Quest'anno è prevista solo la tappa al Sistina e una piccola tournèe laziale, ma il prossimo anno  "Campo de' Fiori"  è pronta a riempire i teatri di tutta Italia.

Con questo spettacolo gli autori vogliono rendere omaggio a Roma e al suo dialetto, per "valorizzare il dialtto romano che non è volgare ma è d’autoreha detto Laganà, rispondendo alla domanda di un giornalista ha poi aggiunto che la bellezza della parlata romana si è persa per le caricature che ne vengono fatte, anche un po' volgari, da parte della moderna televisione, che mostra un romano che non esiste. "Per me è un orgoglio essere romano - ha sottolineato Laganà -  e fare una cosa in dialetto è stato molto bello".
Pino Quartullo, regista di "Campo de' Fiori"

Uno spettacolo che fa anche riscoprire mestieri in un certo senso perduti e che dà tanto spazio a ciascuno degli interpreti, al punto che questa può essere definita una commedia musicale corale. Durante la conferenza stampa il regista ha raccontato un piccolo aneddoto: Laganà in un primo tempo voleva il ruolo del padre, perché gli sembrava più bello di quello del protagonista, poi alla fine lo hanno convinto che Cesaretto dove esssere lui. 

Lo spettacolo ancora deve debuttare, ma i suoi autori e il regista già guardano avanti. L'idea è quella di farne un format televisivo dove ai personaggi fissi se ne  possano affiancare di volta in volta altri per far parlare quella che è la piazza più aperta, affollata, eterogenea e multietnica di Roma. Una piazza che vive 24 ore, di giorno con il mercato rionale e di notte con la movida, una paizza che può raccontare e può raccontarsi attraverso decine e decine di "storie vere che sembrano favole e favole che diventano storie vere". Il tutto accompagnato dalla bellissima colonna sonora di Roberto Giglio, che ha già letteralmente "stregato" il cast. Parlando di musiche, lo spettacolo si apre un brano di Venditti, nella sola versione strumentale, ovviamente si tratta della sua Campo de' fiori

Campo de' fiori per Laganà è anche un punto di partenza per raccontare, attraverso il linguaggio del teatro, Roma e le sue piazze. Partendo dal centro per arrivare in periferia. Ancora da decidere la prossima piazza da raccontare, forse Santa Maria in Trastevere, Piazza Navona e Fontana di Trevi, quest'ultima, anticipa Laganà, vedrà protagonisti i pappagalli romani.

Grande pregio di questo spettacolo è quello di proporre finalmente, con coraggio, un titolo nuovo. Una scelta un po' rischiosa, portando in scena un classico il rischio è basso, verso le novità invece, da parte dei produttori, c'è sempre un po' il timore dell'insuccesso.

dal 6 al 25 novembre
TEATRO SISTINA  
via Sistina 129
Campo de' Fiori

di Gianni Quinto e Rodolfo Laganà

regia di Pino Quartullo 

con
Rodolfo Laganà
Milena Miconi
Marco Passiglia
Renato Raimo
Tonino Tosto 
Gianni Quinto

ballerini
Jean Michel Danquin
Danilo Aiello
Natalia De Maria
Gianfranco Gallo
Gloria Rossi
Ylenia Tocco

musiche Roberto Giglio
coreografie  Maria Luisa Rubulotta
costumi di Patrizia Pontesilli
scenografie di Gianluca Amodio
disegno e luci di Fabio Persia