martedì 7 maggio 2024

Interno Camera al Teatro Tor Bella Monaca

Dal 9 all’11 maggio al Teatro Tor Bella Monaca va in scena “Interno Camera”  uno spettacolo scritto e interpretato da Paola Giglio affiancata in scena da Matteo Prosperi, per la regia di Marcella Favilla



La compagnia Giglio / Prosperi porta sul palcoscenico una storia tragicomica e fortemente attuale, in cui il “male del secolo”, la depressione, viene raccontato e vissuto da due trentenni troppo precari in un mondo troppo veloce. La coppia, nel tentativo di realizzare le proprie ambizioni, lotta inerme contro un’estrema stanchezza, bloccata tra la depressione e la paura di non andare da nessuna parte.

Marta è una scrittrice alle prese con il suo primo romanzo e per vivere scrive contenuti trash su un sito internet. Pietro non riesce a dormire, si è licenziato dal suo impiego di pony bike perché ha rischiato di finire sotto a un camion e da allora ha iniziato ad andare pianissimo, guadagnando molto poco. Dottorando in filosofia, scrive da anni una tesi sulla ‘lentezza come valore nella vita frenetica di inizio millennio’, ma non riesce a finirla.

«La necessità di fermarsi, di rallentare – dichiara l’autrice e interprete Paola Giglio – è un tema riemerso soprattutto tra le nuove generazioni, con il Covid e con la Great Resignation, ma anche più recentemente ne hanno parlaton personaggi famosi come l’atleta diventata leggenda Simone Biles, che prima di riscendere in campo si è presa una pausa di tre anni per dedicarsi alla cura di sé e della sua famiglia, o il cantante Sangiovanni, che per via della depressione ha rimandato l’uscita del suo nuovo albumIn una società in cui lo sfinimento è un valore, prova che si è compiuto il proprio dovere, l’atto di fermarsi per ritrovare il punto interiore che definisce chi si è costa più fatica che continuare a correre».


Il testo dello spettacolo è stato scelto nel 2018 da Lucia Calamaro per il progetto laboratoriale “SCRITTURE”. In seguito, la compagnia Giglio / Prosperi ha vinto nel 2021 il bando Artefici/Residenze Artistiche FVG di Artisti Associati debuttando con lo spettacolo finito nel luglio dello stesso anno alla IX edizione del Venice Open Stage di Venezia.


9 - 11 maggio 

Teatro Tor Bella Monaca 

ore 21

Interno Camera

scritto e interpretato da 

Paola Giglio Matteo Prosperi

regia di

Marcella Favilla


 

La madre di Eva al Teatro Parioli

Debutta il prossimo 10 maggio al  Teatro Parioli lo spettacolo La Madre di Eva, tratto dal romanzo di Silvia Ferreri, per adattamento e regia di Stefania Rocca, con la consulenza Artistica di Luciano Melchionna. Sul palco Stefania Rocca e Bryan Ceotto / Simon Sisti Ajmone.



Lo spettacolo La Madre di Eva è un percorso tra due generazioni per riconoscere la diversità come un valore.

Che cosa vuol dire essere madre? Nessuno nasce genitore e nessuna donna nasce madre. L’unica, vera, possibile guida è l’amore, uno scambio continuo tra genitori e figli, in un ascolto reale e sincero tra

generazioni. “La madre di Eva” è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Silvia Ferreri, finalista al premio Strega nel 2018. 

È la storia, toccante e contemporanea, di una madre che parla a sua figlia – lei l’ha sempre considerata una femmina – in una clinica di Belgrado, mentre al di là del muro, stanno preparando la sala operatoria e i dottori tracciano linee verdi sul corpo nudo di Alessandro, per permettergli di realizzare, finalmente, il suo desiderio: “prima dei miei diciotto anni voglio sottopormi all’intervento che mi renderà quello che sono davvero: un uomo”. 

In un dialogo surreale senza risposte, sospeso tra l’immaginato e il reale, la madre racconta la loro vita fino a quel momento. Un viaggio costellato di amore e odio, sensi di colpa, paure, desideri e speranze. Madre e figlio sono le facce di una società che evolve e non dà tempo, ci spiazza e ci rende soli. Con questo spettacolo, voglio raccontare il forte contrasto generazionale e le tematiche transgender dal punto di vista di chi ne è fisicamente coinvolto ed anche di chi, in quanto genitore, sente il dovere di proteggere “la sua creatura”, con il timore delle discriminazioni che la società spesso riserva a coloro che perseguono un percorso di transizione.

lunedì 6 maggio 2024

Antonello Costa è Il principe del varietà

 Al Nuovo Teatro Orione dal 10 maggio 2024 va in scena  Antonello Costa in "Il principe del varietà", uno spettacolo che è anche un tributo ai simboli della comicità - da Petrolini a Sordi - quei volti così familiari entrati nella case degli italiani, che sono rimasti impressi nel cuore. 

E’ questo lo spirito che anima lo spettacolo “Il principe del varietà”, pronto al debutto il 10 maggio 2024 (e fino al 12 maggio) al Nuovo Teatro Orione di Roma per poi partire in tournée, con cui il protagonista Antonello Costa intende omaggiare i grandi artisti senza tempo che hanno ispirato la sua carriera, tra i quali: Ettore Petrolini, Aldo Fabrizi, Nino Manfredi, Alberto Sordi, Claudio Villa, Franco Califano ed altri. Un viaggio tra parole e note che porterà sul palco alcuni numeri originali di Costa con diverse tecniche di comicità: il mimo, la caratterizzazione, la canzone comica, il numero cantato e ballato, la macchietta, il tributo, lo sketch, il tormentone, la parodia e tante altre apprese proprio dai celebri personaggi.

 
La cosa straordinaria è che a tutte queste tecniche darà sempre vita il talento di Antonello Costa, da anni considerato uno degli artisti più originali ed eclettici dello spettacolo italiano, che sul palco sarà accompagnato come in un varietà d’altri tempi da una spalla, Gianpiero Perone, da una soubrette, la sorella Annalisa Costa, e da un corpo di ballo. La prima partecipazione di Antonello a uno spettacolo teatrale risale a marzo 1987. Quest’anno “compirà” 37 anni di carriera, nei quali ha accumulato quasi 4 mila spettacoli, più di 2 milioni di km, 35 spettacoli di varietà, oltre 120 numeri di repertorio, e così Costa per coinvolgere la platea in una vera festa ha deciso rendere il pubblico “giudice”. Seduti dalla poltroncina rossa gli spettatori potranno semplicemente inquadrare con il proprio telefonino il Qrcode presente in teatro e scegliere il gran finale. Nuovo Teatro Orione via Tortona 7 Info e prenotazioni 3388352217

Star Wars - L'impero colpisce ancora in concerto

Due date da non perdere per gli appassionati di Star Wars, l'11 (ore 15) e il 12 maggio (ore 20,30) quando l'Auditorium Conciliazione (Via della Conciliazione, 4) ospita - nell'ambito di Roma Film Music Festival - un doppio appuntamento con Star Wars - L'impero colpisce ancora" per una proiezione - concerto che vedrà un cineconcerto che accompagna la proiezione del capitolo della saga più amato da sempre con la colonna sonora suonata dal vivo eseguite dall'Orchestra Italiana, diretta dal Maestro Ernst van Tiel  e composta da oltre 80 elementi. Il tutto in perfetto sincrono con le immagini, così come  per il film “007 Skyfall In Concert” andato in scena il mese scorso.  

Lo spettacolo arriva, a grande richiesta, dopo che due anni fa, sempre a Roma, è stata eseguita, con la stessa modalità, la colonna sonora del primo capitolo della saga. Lo scorso weekend, in occasione dello Star Wars day, lo spettacolo è stato proiettato (per la prima volta) a Milano.


sabato 4 maggio 2024

I Cameristi di Santa Cecilia a Tor Vergata

 I Cameristi di Santa Cecilia, un gruppo formato da alcuni dei migliori elementi dell’orchestra romana, tra cui varie “prime parti” soliste, suonerà musiche di Vivaldi, Mozart e Devienne nel concerto di Roma Sinfonietta di mercoledì 8 maggio alle 18.30 all’Auditorium Ennio Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).



Il concerto si aprirà e si chiuderà con Antonio Vivaldi: prima la Sonata in la minore Rv 86 per flauto e fagotto con il basso continuo realizzato dagli strumenti ad arco e poi il Concerto in sol maggiore Rv 545 per flauto, fagotto, archi e cembalo. L’insolita combinazione di flauto e fagotto, cioè il più acuto e il più basso dei legni tradizionali dal timbro diversissimo e apparentemente non amalgamabile, non è un ostacolo ma uno stimolo per la geniale inventiva e lo straordinario senso del colore del Prete Rosso. Al centro del concerto ecco Wolfgang Amadeus Mozart col suo Quartetto per flauto e archi n. 1 in re maggiore, K 285, composto a ventuno anni nel 1777: è un capolavoro assoluto per la bellezza delle idee melodiche e la limpidezza della forma e supera le convenzioni dello stile galante allora imperante, segnando un momento fondamentale per la piena affermazione della personalità dell’allora ventunenne Wolfgang. Completa il programma il Quartetto per fagotto, violino, viola e violoncello in sol minore, op. 73 n. 3 del francese François Devienne, che oggi è poco noto ma fu tra i più famosi compositori pei della seconda meta del Settecento, specializzato nella musica per strumenti a fiato, un campo in cui la Francia allora primeggiava.

I Cameristi di Santa Cecilia nascono dalla stima reciproca dei musicisti e dal loro comune desiderio di affrontare il repertorio da camera con l’affiatamento e l’intesa che vengono dal loro impegno quotidiano nell’orchestra romana. I suoi componenti svolgono un’intensa attività, solistica e cameristica, collaborando con importanti orchestre e suonando nelle più importanti sale da concerto del mondo: sono Andrea Oliva primo flauto solista, Andrea Zucco primo fagotto solista, Elena La Montagna violino, Ingrid Belli violino, Stefano Trevisan concertino delle viole, Carlo Onori concertino dei violoncelli. Come gruppo hanno debuttato nel 2015 con uno strepitoso successo al Palau de la Musica di Barcellona e da allora hanno suonato in Italia e in vari paesi europei.

Prima del concerto Anna Rollando introdurrà all’ascolto delle musiche in programma.  

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti. I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta (telefono 06 3236104 – email: romasinfonietta@libero.it) o presso l’Auditorium Ennio Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezza prima del concerto.

Hip Hop Cinefest

 Al venerdì 10 e sabato 11 maggio a Roma, la quarta edizione di Hip Hop Cinefest. L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali. La forte vocazione internazionale dell'Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo



Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. 

L'Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinemamusica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società. Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell'Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. 

Le categorie in gara includono  documentarifictionvideo musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte.

Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali. 



Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum

Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla 
piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.

venerdì 3 maggio 2024

Tris di cuori al Teatro Golden

Il 9 maggio al Teatro Orione debutta Tris di cuoriuna nuova e divertente commedia incentrata su  tutte le sfumature dell'amore. Lo spettacolo, in scena fino al 19 maggio vede i protagonisti - Simone Montedoro, Paola Barale, Mauro Conte e Ilaria Canalini - alle prese con una serie di intrecci e colpi di scena che portano la firma di Toni Fornari (che cura anche la regia dello spettacolo).  



Una squadra, per la prima volta insieme sul palco, che dimostra un grande affiatamento e riesce a dare vita ad una storia fatta di emozioni, rottura di rapporti, divorzi, strascichi amari. Maria Teresa (Paola Barale) scrittrice di romanzi rosa, porta alle estreme conseguenze l’incapacità di scegliere tra due legami differenti. Diventa così Maria moglie di Giorgio (Simone Montedoro) professore di matematica intellettuale vecchio stampo con sfumature decisamente noiose, e allo stesso tempo, per tre giorni alla settimana è Teresa moglie di Danny (Mauro Conte) musicista di belle speranze con zero incisioni, il cui comportamento quotidiano è influenzato dai saggi consigli dello “sciamano” Jim Morrison. 


Sette giorni, due mariti e la certezza che la felicità si raggiunge con un numero perfetto: il tre. D'altronde è proprio quello che l'autrice di romanzi racconta all’amica editrice Sara (Ilaria Canalini) spiegandole che se manca qualcosa in un primo partner si cerca di colmare quel vuoto cercando rifugio tra le braccia di un nuovo uomo. Naturalmente arrivano gli imprevisti e il "castello di bugie" ad un certo punto inevitabilmente crolla vertiginosamente.