martedì 22 novembre 2022

Se devi dire una bugia dilla grossa al Parioli


 Sarà in scena dal 23 Novembre all’11 dicembre al Teatro Parioli
Se devi dire una bugia dilla grossa con Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti, Paola Quattrini, Paola Barale. Due Atti di Ray Cooney; versione italiana di Iaia Fiastri. In scena anche Nini Salerno, Cristina Fondi, Sebastiano Colla, Marco Todisco, Sara Adami, Ilaria Canalini. Regia originale di Pietro Garinei. Nuova messa in scena di Luigi Russo.

Riprendere uno spettacolo come Se devi dire una bugia dilla grossa, cavallo di battaglia della Ditta Dorelli, Quattrini, Guida, dopo 30 anni dalla prima rappresentazione del 1986, è come avere in mano una cambiale sicurissima, sia per il pubblico che per i teatri che lo ospitano. La solida struttura comica che caratterizza la commedia, che lo stesso Cooney aveva rappresentato allo Shaftesbury Theatre, che ha poi fatto il giro del mondo e che lo stesso Garinei ha poi portato in scena con enorme successo, è per il nostro mercato un grande ritorno.

Dopo l’ultima edizione del 2000 con Jannuzzo, Quattrini, Testi, sempre per la regia di Garinei, per festeggiare i cento anni dalla nascita di un grande uomo di teatro come Pietro Garinei, Ginevra Media Prod. srl con la direzione artistica di Gianluca Ramazzotti ha deciso di montare una nuova produzione dello spettacolo. L’allestimento sarà ispirato a quello originale firmato dalla ditta G&G con il famoso girevole che rappresenta di volta in volta la Hall dell’Albergo e le due camere da letto, dove si svolge la vicenda ormai nota del Ministro del Governo De Mitri, che vorrebbe intrattenere relazioni extra coniugali con un membro femminile del governo dell’opposizione.

La versione rinfrescata e attualizzata da Iaia Fiastri con un cast eccellente, vede protagonisti Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti e la partecipazione di Paola Quattrini che per la terza volta interpreterà il ruolo della moglie dell’onorevole Natalia. Lo spettacolo inoltre vedrà la presenza di Paola Barale nel ruolo di Susanna Rolandi già interpretato da Gloria Guida e Anna Falchi. Il cast comprende anche Nini Salerno e Sebastiano Colla. Siamo certi che la proposta di riprendere un “evergreen” come “la Bugia” sarà gradita a pubblico e teatri.

La sig.ra Paola Barale sarà presente nei giorni 23 e 27 ottobre e 4 e 11 novembre. Nelle altre recite, sarà sostituita dalla Sig.ra Sara Adami


Teatro Il Parioli

23 novembre | 11 dicembre

Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti, Paola Quattrini, Paola Barale

SE DEVI DIRE UNA BUGIA DILLA GROSSA

due Atti di Ray Cooney

versione italiana di Iaia Fiastri

con Nini Salerno, Cristina Fondi, Sebastiano Colla, Marco Todisco, Sara Adami, Ilaria Canalini

regia originale di Pietro Garinei

nuova messa in scena di Luigi Russo

lunedì 21 novembre 2022

Porco Mondo al Teatro Basilica

 


Sarà in scena al TeatroBasilica dal 22 al 27 novembre 2022 – (martedì - sabato 21.00 / domenica 17.45) PORCO MONDO, drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani, regia Francesca Macrì, con Aida Talliente e Andrea Trapani.

PORCO MONDO festeggia dieci anni. Debuttava a Teatri di Vetro proprio dieci anni fa e ora torna in scena perché è stato senza dubbio un lavoro fondamentale per la compagnia Biancofango, ma anche perché parlare di repertorio nel nostro paese diviene sempre più una cosa fondamentale.


Torna in scena con una nuova produzione (Biancofango, il Gruppo della Creta e Fattore K), il tutto allestendo il lavoro nello spazio scenico che la compagnia Biancofango aveva in mente già dieci anni fa.




Un uomo. Una donna. Una coppia. Una stanza. Un mese. Dicembre. Una notte.

Quella di Natale.

La neve che tutto ricopre e tutto cancella. L’alba che coglie d’anticipo il buio, svela i desideri osceni, consuma i pensieri, stravolge gli animi, conduce al logoramento.
Eccoli. Gli sposi ribelli. Gli amanti stremati.
Eccoli. Il superstite e il boia. L’incontro degli opposti.
Nulla li soddisfa. Nulla li sazia.
Ma dove si scappa mentre ci si viene incontro?

Non hanno nomi quest’uomo e questa donna. Potrebbero chiamarsi in ogni modo. Nascondono, loro malgrado, nostro malgrado, qualche cosa di ancestrale, di atavico. Non hanno nomi e mai ne avranno per tutto lo spettacolo quest’uomo e questa donna. A volte non basta più essere come si è. E per dire cose che, forse, altrimenti rimarrebbero serrate in gola, lei indossa, maldestramente, abiti da Marilyn Monroe. Nessun nome, dunque, e, apparentemente, una casa che potrebbe essere ovunque. Ovunque, in questo porco mondo di periferie. Una finestra, come in un quadro di Hopper, divide gli spazi. Lì si guarda, lì si aspetta. Il luogo del vuoto e del sogno, della trepidazione e del silenzio. Del pensiero. Dentro, fuori. Fuori, dentro. Non si è mai veramente dove si è. Gli occhi scorgono, oltre il vetro, una sopraelevata, i binari del tram e case, case, case. Case ovunque. Ci sembra di vederle illuminate le finestre di queste case. Le luci di Natale confondono gli occhi. Caldo dentro e freddo fuori. E non si sa quanto sia vero l’uno e finto l’altro.
Chiusi in questa stanza-gabbia-tomba, questa Marilyn da quattro soldi celebra per il suo uomo la festa di Natale. Ha organizzato tutto o forse segue solo l’istinto di una notte. Una notte senza grazia. Non si sa.
Lui la segue perché non riuscirebbe a fare nient’altro. La segue perché di questo porco mondo, di questa porca città, è il primo degli abitanti. È accecato da desideri e sensi di colpa che si mischiano a velocità inaudite, scopre, sulla sua pelle, che a volte amare significa divorare. La carne è sangue, si dice. E il sangue dà alla testa, dà alla testa soprattutto alle spose baccanti che, senza tirso, in questo disfacimento di inizio nuovo millennio pensano che tante cose siano possibili, ma una sola necessaria. E, dunque, eccola, la baccante stremata, la bambola rotta, questa carne scempia alla ricerca di carne empia, trascinare quest’uomo giù, sempre più giù. E lui è lì e non è lì. È lì e vorrebbe essere altrove. È lì e pensa ad altro.

Noi, quando usciamo dal teatro, li immaginiamo al centro di quella stanza, senza porte, senza vie d’uscita. E davvero non si capisce chi sia più vivo e chi sia più morto. Dopo tanto strepitare, finalmente, il silenzio. La neve scende. Nessuno sembra essersi accorto di niente. Noi li guardiamo, da lontano, e pensiamo: quanto è feroce, quanto è accecante la sensualità delle vite disperate.


Orario: martedì - sabato ore 21.00 e la domenica ore 17.45


TeatroBasilica
Dal 22 al 27 novembre 2022

PORCO MONDO
drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani regia Francesca Macrì con Aida Talliente e Andrea Trapani disegno luci Luigi Biondi



domenica 20 novembre 2022

“Musica al centro delle periferie”



 
Marcello Panni dirige il concerto ad ingresso gratuito di Roma Sinfonietta per la serie “Musica al centro delle periferie”, lunedì 21 novembre alle 21 al Teatro Tor Bella Monaca (via Bruno Cirino 5). Il concerto è dedicato alla musica ai confini tra classica e leggera. Con la partecipazione di due solisti di rango, il sassofonista Marco Guidolotti e il pianista Antonello Maio.

Spesso si pensa che la musica leggera e la classica siano due mondi separati e che i compositori classici abbiano un atteggiamento di superiorità verso la musica leggera. Non è così. Molti compositori classici – anche Mozart e Beethoven – non soltanto si sono ispirati alla popolare ma hanno composto essi stessi musica leggera, come canzoni e danze.
Questo concerto, intitolato “Ai confini della musica leggera”, propone una piacevole escursione tra la classica e la leggera, concentrandosi sugli ultimi cent’anni Si inizia con tre danze inserite da Igor Stravinskij nella sua Storia del soldato. Sono un tango, un valzer e un ragtime: quest’ultimo è uno dei primi esempi del successo del jazz – o meglio del progenitore del jazz – tra i musicisti e il pubblico europei. Di Stravinskij si ascolterà un altro Ragtime, questa volta non più concepito come un breve momento inserito in un più ampio (ed eccentrico) pezzo teatrale, ma promosso a brano autonomo.
Non poteva mancare George Gershwin, che ha preso moltissimo o dal mondo del jazz, del musical e della canzone. Si ascolteranno quattro sue canzoni, che furono degli straordinari successi all’epoca ma che ancora oggi sono famose: Oh Lady be goodA foggy Day,  I got Rhytm e They can’t take that away from me.
Dalla prima metà del Novecento si passa agli ultimi decenni con Francesco Pennisi, compositore siciliano scomparso prematuramente a Roma nel 2000, artista poliedrico, squisito, affascinante: tra la musica che ci ha lasciato spicca La Paloma, un adattamento per pianoforte e quartetto d’archi della celeberrima canzone spagnola (ma la rivendicano anche i messicani) scritta verso il 1850 ed ancora oggi molto popolare. Ne hanno fatto una propria versione anche Harry Belafonte, Elvis Presley, Gabriela Ferri, Julio Iglesias e altri notissimi cantanti.
Marcello Panni, che dirige il concerto, si è affermato sia come direttore che come compositore. È salito sul podio dell’Opéra di Parigi, dell’Opera di Stato di Vienna, del Bolshoi di Mosca, del Metropolitan di New York e di tante altre prestigiose orchestre e la sua musica è stata eseguita in importati teatri e sale da concerto in Italia e all’estero. Farà ascoltare prima i suoi Quattro Popsong, che riprendono canzoni di carattere diversissimo: Tu scendi dalle stele, Taranta indiavolata, Mamma la rondinella e Tempo d’estate. E poi tre sue danze: Tangomix, Tristezza Slow e Desire Ragtime.
 

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Prenotazioni al Teatro Tor Bella Monaca 06 2010579

Info: 06 3236104

Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura - Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell'Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro -Anno 2022 promosso da Roma Capitale - Dipartimento Attività Culturali.

sabato 19 novembre 2022

Nichi Vendola al Parioli


Lunedì 21 novembre Nichi Vendola sarà in scena al Teatro Il Parioli con Quanto Resta della Notte, parole versi e suoni in cerca di un giorno nuovo. Lo spettacolo di e con Nichi Vendola - che va in scena per la prima volta a Roma - suddiviso in otto capitoli poetici più una conclusione - prevede la proiezione di video curati dal fotografo e videomaker Mario Amura che accompagneranno le introduzioni in forma di monologo a ciascun capitolo. Le musiche di Populous e gli ambienti sonori di Fabio Cinicola inseguiranno Vendola nei suoi discorsi e con i suoi video

Otto capitoli, otto temi diversi:

La notte. Dove si parla della patria al singolare, dei nazionalisti e dei sovranisti e della patria al plurale di chi combatte la guerra, il razzismo, il maschilismo, il suprematismo in tutte le sue forme.

Il contagio. Dove si parla di noi al tempo del Covid, del distanziamento sociale, della virtualizzazione delle relazioni tra le persone.

La rimozione. Dove si parla della cultura dello stupro e del femminicidio, del potere maschile e della sua vocazione all’onnipotenza.

Lo strappo. Dove si parla di lesione della democrazia, di sospensione dei diritti fondamentali di libertà, di sequestro di persona e di tortura ad opera degli apparati dello Stato.

La sconfitta. Dove si parla della miseria della politica e della crisi delle parole della vita pubblica; di Ingrao e delle passioni che non muoiono.

La perdita. Dove si parla della morte, del peso delle assenze, della gioia del fare memoria.


Il ritorno. Dove si parla della patria di nascita, della casa, del paese, della famiglia, delle tombe più care, del tempo delle prime scoperte, della nostalgia.


L’amore. Dove si parla dell’amore, del figlio, della luce di un giorno nuovo, della fine dei sensi di colpa, dell’uscita dal ghetto, della nominazione di sé e dei propri sentimenti, del mettersi al mondo con il senso storico, politico, poetico del pride.


Lo spettacolo va in scena alle ore 21


TEATRO IL PARIOLI

Via Giosuè Borsi, 20

Lunedì 21 novembre

ore 21.0

QUANTO RESTA DELLA NOTTE Parole versi e suoni in cerca di un giorno nuovo

di e con Nichi Vendola


Video di Mario Amura

Supervisione musicale di Populous

Luci e organizzazione di Stefano Limone

Suoni di Fabio Cinicola

Assistente alla regia Elena Serra

si ringrazia Valter Malosti per l’amichevole collaborazione

Prodotto da Daniele Basilio e Silvio Maselli per Fidelio

Distribuzione di Corvino Produzioni



martedì 15 novembre 2022

Warum? al Teatro Palladium


Giovedì 17 novembre alle ore 19.00 il Teatro Palladium dell'Università Roma Tre Ã¨ lieto di ospitare un evento speciale ad ingresso gratuito, promosso dall'Ambasciata della Repubblica Federale di Germania: il concerto del Quartetto Shaborùz, che eseguirà l’opera strumentale Warum? del compositore Luca Lombardi, scritto in memoria della Shoah, e il Quartetto per archi in sol maggiore op. 18 n. 2 di Ludwig van Beethoven.

  L’Ambasciatore Viktor Elbling: “Sono lieto e onorato di poter inaugurare il concerto insieme alla Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello. Ricordiamo insieme gli orrori del passato e insieme ci adoperiamo per una convivenza pacifica in tutto il mondo e per la tolleranza, contro ogni forma di antisemitismo, odio e discriminazione.


Un evento in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma e con la Scuola di Musica di Fiesole, dalla quale proviene il quartetto Shaborúz, formazione nata nel 2017 sotto la guida del M° Edoardo Rosadini. È costituito da Angela Tempestini e Amedeo Ara al violino, Lisa Spinelli alla viola e Marina Margheri al violoncello. In seguito alla vincita del primo premio al Primo Concorso Internazionale Piero Farulli per Quartetti d’Archi Junior (2020), il gruppo è stato invitato a suonare in Quintetto con il presidente di commissione, il M° Bruno Giuranna, al Virtuoso & Belcanto Festival e al Festival di Suoni Riflessi (2021). Nel 2018, nel 2019 e nel 2021 è stato premiato dalla Scuola di Musica di Fiesole con tre borse di studio per merito come miglior quartetto. Ha partecipato a numerose manifestazioni pubbliche come l’anniversario dei 10 anni del Corriere Fiorentino, il Premio Cittadino Europeo presso Villa Salviati a Firenze, due Concerti al Tramonto per l’Estate Fiesolana e alle edizioni 2018 e 2019 di Strings City. Nel 2020, inoltre, il quartetto ha preso parte alla riapertura del Teatro Romano di Fiesole in occasione della Festa della musica. Si è esibito per l’Associazione “Amici della Musica di Modena” edizione 2019 e, nello stesso anno, a Palazzo Strozzi a Firenze nel Festival Fortissimissimo Metropolitano. Ha rappresentato la Scuola di Musica di Fiesole all’estero, prima a Siviglia nel 2018 e, successivamente, a Salvador de Bahia in Brasile nel 2020 in due concerti organizzati dall’associazione Orchestra Neojiba per il 250° anniversario della nascita di L. Van Beethoven. Nell’annualità 2018-2019 il gruppo è stato seguito presso l’Accademia Europea del Quartetto dai M° Nannoni, Giovaninetti, Schacher, Chorzelski e Aguera. Il quartetto ha inoltre frequentato masterclass con altri Maestri: a Siviglia con Vicente Huerta, al Livorno Music Festival con il Quartetto Klimt, al Virtuoso & Belcanto Festival con Bruno Giuranna, e all’interno della scuola con Simone Bernardini e Vera Martinez.

 

lunedì 14 novembre 2022

“Musica al centro delle periferie” al Teatro Don Bosco


Concerto ad ingresso gratuito di Roma Sinfonietta per la serie “Musica al centro delle periferie”, dedicato alle musiche scritte da Ennio Morricone per i film di Giuseppe Tornatore, martedì 15 novembre alle 20 al Teatro Don Bosco
 (via Publio Valerio 63).

Il primo incontro tra Ennio Morricone e Giuseppe Tornatore Ã¨ stato nel 1988 per Nuovo cinema Paradiso, che vinse l’Oscar come miglior film straniero nel 1990. Da allora Morricone ha scritto la musica di tutti i film di Tornatore e tra i due nacque anche una sincera e profonda amicizia, nonostante la grande differenza d’età. Oltre alle musiche per Nuovo cinema Paradiso, in questo concerto si ascolteranno quelle per La migliore offerta, Malena, Una pura formalità, La domenica specialmenteL’uomo delle stelle, La leggenda del pianista sull’oceano, La s sconosciuta e Stanno tutti bene. Non resta che abbandonarsi al piacere di riascoltare questa musica nell’interpretazione di quella straordinaria cantante che è Raffaela Siniscalchi e di un quintetto strumentale formato da Pasquale Laino (sax e anche autore degli arrangiamenti) Gabriele Coen (sax e clarinetto), Alessio Gwis (pianoforte), Marco Loddo (basso) e Vittorino Naso (batteria e percussioni).
 
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Prenotazioni al Teatro Don Bosco ccsroma-comunicazione@donbosco.it

Info: 06 3236104

Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura - Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell'Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro -Anno 2022 promosso da Roma Capitale - Dipartimento Attività Culturali