lunedì 25 gennaio 2010
Nine
domenica 24 gennaio 2010
La commedia di Candido, al Manzoni
con VITTORIO VIVIANI, regia di SERGIO FANTONI
Immaginatevi una donna formidabile. Il suo nome è Augustine. Questa donna è un terremoto di invenzioni, uno scrigno di trovate: ogni momento ne tira fuori una. Forse perché un tempo faceva l’attrice, sui palcoscenici più malfamati del 1700 parigino.
Ora, immaginatevi che questo portento di donna finisca dentro una storia mille volte più grande di lei. Più precisamente: immaginatevi che finisca in un triangolo impazzito fra tre signori di mezza età non proprio sconosciuti, di nome Denis Diderot, Jean Jacques Rousseau e lo splendido Voltaire.
Perché il caso vuole che l’ultimo di questi tre stesse terrorizzando il mondo dalla sua villa di Ginevra. Questa non è un’invenzione: risponde al vero. Voltaire minacciava infatti di dare alle stampe un certo libretto satirico – piuttosto cattivo – in cui in un colpo solo avrebbe messo alla berlina tutti i potenti del suo tempo, tutti i valori, tutti i suoi colleghi. Insomma: tutto quanto. Questo simpatico libretto si sarebbe chiamato “Candido”.
Immaginatevi un caos senza precedenti. Diderot teme per la propria Enciclopedia. Rousseau ha i brividi perché sa che Voltaire lo odia da sempre. I sovrani di mezza Europa tremano all’idea di essere svergognati. I gesuiti si preparano alla censura immediata. Ed ognuno di loro si precipita alla controffensiva: ciascuno per sé e Dio per tutti. Ma comunque tutti contro Voltaire. E tutti contro il “Candido”. La nostra Augustine si trova impelagata in questo turbinio. Le toccherà un’avventura rocambolesca – sempre sul filo del rasoio – fra le fisime di Diderot, le sontuose colazioni di Voltaire e il tinello fatiscente di Rousseau. Un vortice di travestimenti. Una carambola di finzioni. Un gioco di teatro nel teatro che si moltiplica all’infinito. Immaginatevi infine uno spettacolo colorato. Coloratissimo. Un susseguirsi di scene incalzanti dove si rincorrono – fioretti e sciabole - duelli di battute spietate, senza un attimo di tregua. Ma in questa favola-avventura di pieno Settecento fra filosofi e parrucche c’è molto che ci riguarda da vicino: dalla libertà di pensiero al riscatto femminile, dalla lotta contro le guerre ingiuste fino all’integralismo religioso. D’altra parte sono questi i temi del “Candido”. E chi non è d’accordo, se la prenda con Voltaire.
Insomma: immaginate uno spettacolo divertente su temi molto seri. Una commedia dove grandi domande sono travestite da sberleffi. Perché “non c’è miglior modo di pensare che farlo ridendo”: anche questa frase la scrisse il signor Voltaire.
Sergio Fantoni e Stefano Massini
TEATRO MANZONI, Roma dal 26 gennaio al 21 febbraio
L'Ebreo, al Teatro Valle
Sul palco con la Muti, Emilio Bonucci e Pino Quartullo diretti da Enrico Maria Lamanna
E’ Mai rappresentato finora, il testo è di Gianni Clementi, autore ben conosciuto in Italia e all’estero, che scrive solo in romanesco reinventando una parlata popolare di uso quotidiano continuamente umiliata dalla “vulgata” televisiva.
sabato 23 gennaio 2010
Uomini che oliano le nonne
In questo spettacolo il Professor Rimorchio svilupperà ancora una volta, in modo sempre più accanito e convincente, le sue esilaranti tesi sul variegato mondo femminile!
Dal perché leggono l’oroscopo…al perché non capiscono il fuorigioco! Il Professor Rimorchio ci rivelerà come sopravvivere a una donna e rimanerle accanto per tutta la vita senza farsi accorgere!
Un vademecum… una sorta di decalogo per convivere con l’altra metà del cielo… dove di solito piove! Per spiegare meglio le sue teorie anche quest’anno userà il suo paziente/cavia preferito il signor Bartoletti!
Dopo aver rimorchiato una donna dobbiamo cercare di farla rimanere con noi… come fare? Ce lo spiegherà con calma Dario Cassini… per il momento l’unico consiglio che può darci è: fingere…con le donne fingere sempre e se non basta… zigzagare!
venerdì 22 gennaio 2010
In nome del Papa Re
lunedì 18 gennaio 2010
Tommy, al Piccolo Teatro Campo d’Arte
Quello che porta in scena il regista Andrea Bellocchio è "un viaggio attraverso i ricordi di Tommy, della sua infanzia e della sua adolescenza; ci svelerà le parti più belle e più difficili, più allegre e più tristi della sua storia. L’esperienza reale si unirà con quella dell’Essere, che lo accompagnerà nei luoghi più profondi e onirici di sè stesso.
Un’analisi tra i sogni di una persona e i suoi bisogni essenziali negati.
Un viaggio che spoglierà la sua anima davanti alla sua vita, dove Tommy sceglierà se restare in quel:” buio, in quel nulla dentro, che preferisce a tutto”, o uscirne per trovare un'altra via di salvezza.."
Prezzo del biglietto: 10+2euro di tessera - ridotti 8+2 euro di tessera
Via dei Cappellari 93 – Roma
Info e prenotazioni per il pubblico. : 06 6874579 - 333 4119069 - 347 2926032
sabato 16 gennaio 2010
Il Tempo delle Susine Verdi, al Parioli
Filo conduttore di questo spettacolo è il tema dell’amore: ricordi di scuola, suggestioni, favole rivisitate, versi immortali, battute da osteria, invenzioni surreali e bizzarre storie di quotidiana umanità . Da Platone a Neruda passando per Amedeo Minghi.
Dell’attualità politica si occupa Carcarlo Pravettoni, l’industriale cinico e baro, il noto personaggio televisivo di Mai dire Gol che bene sa interpretare l’arroganza e l’ignoranza dei nostri tempi. Recentemente nominato dal governo consulente speciale agli Affari Sporchi, Pravettoni si presenta come candidato sindaco in tutte le città italiane con le sue soluzioni estreme per risolvere i problemi del momento.
A fare da contrappunto, le musiche dal vivo eseguite dall’autore Ranieri Sessa alla chitarra.
venerdì 15 gennaio 2010
Avatar
Un fantasy di fantascienza con un pizzico di Rambo e un tocco di Pochaontas. Questo secondo me il giudizio sintetico di Avatar, un film che riesce a coinvolgere lo spettatore fin dalle prime scene, mantenendo alta l'attenzione fino ai titoli di coda, nonostante una durata di ben 162 minuti. Il film è ambientato sulla luna Pandora, nell'anno nel 2154. Pandora è molto simile alla Terra, anche se per gli umani l'aria non è respirabile. Pandora è abitato dai Na'Vi, umanoidi alti tre metri dalla pelle blu striata e il suo territorio è ricco di foreste pluviali con alberi altissimo. La vera ricchezza di Pandora è nascosta nel suo sottosuolo con giacimenti di Unobtainium, un minerale molto prezioso.
L'Avatar è un essere sviluppato geneticamente grazie al DNA di un terrestre e di un Na'Vi. Per di un'interfaccia mentale un individuo è in grado di controllare il suo avatar come se fosse il proprio corpo. Per questa missione su Pandora arriva anche un giovane marines su sedia a rotella, finito in quest'avventura in seguito alla morte del suo fratello gemello, del quale si trova a prendere il posto senza un'adeguata preparazione. Forse è proprio questa "sana incoscienza" che lo porta ad interagire con i Na'Vi come nessuno aveva mai fatto prima, al punto di sentirsi parte del loro popolo.
Ma non è la storia a rendere unico questo film, quanto la tecnologia che sta dietro alla sua realizzazione
Per Steven Spielgberg, uno che se ne intende, Avatar è il miglior film di fantascienza che abbia visto dai tempi dai tempi di Guerre Stellari. “Posso dire che Avatar è un capolavoro. Tecnico, visivo, emotivo. Durante la proiezione - ha detto ancora Spielberg - non riuscivo a credere ai miei occhi". Ma Spielberg va oltre, per lui "sarà la spinta decisiva che porterà i cinema a convertirsi al digitale e al 3D. Con questo film Cameron ha alzato il livello del genere fantascienza, per stile, tecnica, poetica, portando il confine molto molto in alto. Oggi chiunque vorrà in futuro fare un film di fantascienza dovrà confrontarsi con lui e con il suo film".
Al di là della storia narrata dal film, ricco di elementi pacificisti ed ecologisti, la novità di Avatar è proprio nella tecnica di realizzazione che ha fuso la tecnologia 3D con con la compuer grafica fino a realizzare quello che fino ad ora non si era mai realizzato. Visto il risultato bisogna ringraziare Cameron per aver lasciato il copione nel cassetto per 12 anni, pronto ad essere tirato fuori al momento giusto per sfruttare la migliore tecnologia 3D, con il risulatato di offrire allo spettatore la sensazione di essere dentro il film. Ovviamente un film di questo tipo va assolutamente visto in 3D. Per una visione del tutto unica e straordinaria, è stata realizzata anche una versione IMAX 3D che promette di fare "l'esperienza cinematografica più coinvolgente al mondo".
Una curiosità . Avatar è il terzo film con questo titolo. Il primo è un film drammatico italiano del 1915, firmato dal regista Carmine Gallone. Nel 2004 è Jian Hong Kuo a dare questo titolo al suo film di fantascienza.Nel 2009, non serve dirlo, arriva l'Avatar di Cameron che ora è pronto a battere tutti i record d'incassi della storia del cinema. Insomma Cameron si appresta a battere se stesso, il film campione d'incassi infatti è Titanic.
martedì 12 gennaio 2010
Teo Teocoli al Sistina
Solo sulla ribalta, con i suoi monologhi, con le sue “maschere storiche”, a Roma Teo sarà , di sera in sera, "spalleggiato" da Mario Lavezzi, amico fin dai tempi dell’adolescenza, cantautore e produttore tra i più conosciuti (che ha il compito di “aprire” gli spettacoli proponendo alcune delle sue canzoni).
Gli show di Teocoli sono un "viaggio" nel cabaret di qualità , in quello degli anni d'oro del "Derby" (storico locale milanese della comicità italiana, di cui Teo è stato una delle figure più note, ed oggi è direttore artistico dell'originale "Progetto Derby", sempre a Milano, che sta rinvigorendo i "fasti" degli anni '70 ed '80) ma è anche un richiamo costante per il pubblico alla "memoria collettiva" (di un'Italia che è stata) attraverso i suoi racconti esilaranti, interrotti continuamente dalle risate del pubblico sugli aneddoti più divertenti della vita dell'artista milanese.
Un Teo “unico ed irripetibile”, nel suo 5° “one man show” in 6 anni consecutivi in teatro (tra gli altri, il “Sono tornato normale show”, nel 2003, debuttò a Roma con un mese di repliche “sold out” proprio al “Sistina”): ogni volta, da nord a sud, ogni sera, è un misurarsi con la sua arte, con la sua capacità di fare dei suoi monologhi un momento di grande comicità , di uscire ed entrare nei tanti personaggi che ha reso famosi (dal surreale “Felice Caccamo” fino al “Presidente Moratti”, il suo più recente "cavallo di battaglia"!).
"Lo zoo di vetro" al Piccolo Teatro Campo d’Arte
lunedì 11 gennaio 2010
Asso di Monnezza, al Teatro dell’Orologio
Asso di monnezza, partendo dalla storia vera di Marietta e della sua famiglia che vive in prossimità di una discarica abusiva in Campania, si intreccia in modo indelebile alla cronaca locale e nazionale, toccando con mano i percorsi in cui l’immondizia dovrebbe venire smaltita ed i modi in cui, invece, la si camuffa da rifiuto urbano innocuo.
Ulderico è un artista determinato e ostinato che dal palcoscenico ha dato il via e combattuto battaglie sociali, e che ha fatto del teatro civile il suo credo; ci racconterà i traffici illeciti dei rifiuti che fanno arricchire pochi a discapito della salute di molti e dell’ambiente.
Ulderico Pesce, da grande affabulatore qual è, ama raccontare gli eventi che ci circondano come fossero una storia "teatrale". Dietro alle sue parole c’è una montagna di ricerche, interviste, testimonianze raccolte dai diretti interessati.
"Sono Tutti Luoghi Comuni"
Denny Mendez, Sandro Torella (accompagnati dalla voce di Rocco Papaleo) sono in scena al Teatro allo Scalo dal 12 al 24 gennaio 2010 con la pièce “Sono tutti luoghi comuni” scritta da Aurelio Levante. Una “commedia rosa all’italiana” sulle complicazioni del rapporto uomo–donna, liberamente ispirata al famoso film “Notting Hill” con Julia Roberts e Hugh Grant.
Lei è una donna di colore attiva, molto affascinante, socialmente vincente, ma solitaria che assume come domestico un uomo bianco. Lui è un ragazzo timido, un po’ goffo, perdente ma simpatico. Lui accetta il lavoro perché “al giorno d’oggi se non porti la camicetta scollata nessuno ti da nulla per niente..” … così iniziano a conoscersi e le grandi distanze che li separano si dissolvono come neve al sole. Ma i luoghi comuni, chiavi di semplificazione dei problemi ma che non hanno mai con sé le soluzioni, tornano con prepotenza nella loro relazione.
Teatro Allo Scalo via dei Reti 36 – Roma
Torna il Cinema a Ciampino
Dal 12 al 31 gennaio 2010 torna il Cinema a Ciampino, con la proiezione di 6 pellicole di prima visione presso la Sala Convegni di Via del Lavoro.
L'iniziativa, organizzata dal Comune di Ciampino, Assessorato alla Cultura, segue la sperimentazione avvenuta a Natale con la proiezione del film Christmas Carol.
Il costo del biglietto è di 5,50 euro e si acquista unicamente all'ingresso della sala.
domenica 10 gennaio 2010
Raffaele Paganini, al Teatro Italia
sabato 9 gennaio 2010
"Erba cattiva...non muore mai"
"Erba cattiva...non muore mai" racconta la storia di un famoso musicista interpretato da Gragnaniello e di un attore-regista, Luigi Di Fiore, a cui viene affidato il compito di realizzare uno spettacolo teatrale sulla città di Napoli.
E un viaggio attraverso la città partenopea, i suoi vicoli, le sue strade, le sue difficoltà e le sue contraddizioni. “Erba cattiva…non muore mai” parla attraverso la musica, i ricordi e la vita vissuta del suo interprete principale, Enzo Gragnaniello, uno dei più importanti autori ed interpreti della canzone napoletane, che interpreta le sue canzoni più belle e famose e le immagini che scorrono proiettate sulle tre pareti del palcoscenico.
mercoledì 6 gennaio 2010
Io, loro e Lara
Una commedia che l'attore regista ha voluto dedicato al papà Mario, morto durante le riprese del film.
In questo film Verdone torna a indossare i panni di un sacerdote, ma questa volta lo fa mettendo da parte i preti esilaranti interpetati fino ad ora, ma porta sullo schermo Padre Carlo Mascolo, un prete missionario in piena crisi spirituale. Un personaggio serio, ma pur sempre al centro di una commedia.
Padre Carlo, dopo aver trascorso diversi anni in Africa, rientra a Roma dove lo attendono una serie di situazioni sconcertanti: l’anziano padre, interpretato da Sergio Fiorentini, ha sposato la badante moldava, scatenando lo scontento dei figli. La sorella, che ha il volto di Anna Bonaiuto, è stata appena lasciata dal marito ed è andata fuori di testa, mentre il fratello, interpetato da Marco Giallini, è un operatore di borsa cocainomane.
Una famiglia che ha troppi problemi per prestare attenzione a Don Carlo. Nella storia entra improvvisamente anche Lara, interpretata da Laura Chiatti, personaggio enigmatico e sorprendente che porta scompiglio nella vita dei tre fratelli.
Una commedia piacevole e divertente, nella quale troviamo anche una splendida Angela Finocchiaro nei panni di una psicologa.
martedì 5 gennaio 2010
E' morto Giancarlo Nanni
domenica 3 gennaio 2010
Bella e la Bestia