mercoledì 31 ottobre 2018

Strega Bistrega al Centrale Preneste


Nuovo appuntamento a Centrale Preneste Teatro con la rassegna Infanzie in gioco 2018/19: domenica 4 Novembre alle ore 16.30 va in scena lo spettacolo Strega Bistrega di Ruotalibera Teatro. 

La regia è di Tiziana Lucattini e Fabio Traversa, il testo di Fabio Traversa, l’interpretazione è affidata a Valentina Greco e Fabio Traversa e, in video, a Dawid Job Wasiulewski Rocca.




La protagonista dello spettacolo è una strega ostinatamente ignorante, una sopravvissuta di una tradizione stregonesca antica e superata. Deve trovare da mangiare e non è facile. C’è una figlia ignorante anche lei, ma curiosa. Esistono altri esseri al mondo? Bambini? E come sono fatti? Forse possono diventare un pasto invitante. Ma se già il bambino in tutte le fiabe è preda inafferrabile, in questa storia lo è ancora di più.

Adatto dai 3 ai 10 anni. Il biglietto ha un costo di 5 euro.

Per info e prenotazioni: 06 27801063 o info@ruotaliberateatro.191.it


Domenica 4 Novembre alle ore 16.30
Centrale Preneste Teatro

Ruotalibera Teatro
presenta
Strega Bistrega
Di Fabio Traversa
Con Valentina Greco, Fabio Traversa e in video Dawid Job Wasiulewski Rocca
Regia di Tiziana Lucattini e Fabio Traversa

lunedì 29 ottobre 2018

Luca Carboni, grande festa della musica allìAtlantico


Prosegue in tutta Italia lo “Sputnik tour” di Luca Carboni, ad ospitare la tappa romana è stato l’Atlantico che per una sera si è trasformato in una sorta di navicella spaziale, dalla quale il cantautore bolognese è atterrato sul palco per incantare il pubblico accorso per ascoltare - e cantare con lui - vecchi e nuovi successi. 

Il pubblico romano non delude e ha saputo accogliere Carboni con un abbraccio calorosissimo che ha contribuito a rafforzare il rapporto di affetto tra il cantautore e Roma. Dal palco ha ricordato un capitolo personale della sua biografia, di quella volta che nel 1983 venne a Roma in treno da solo, per poi proseguire il viaggio in autobus per raggiungere la via Tiburtina dove lo attendeva la firma del suo primo contratto. 

Aveva 21 anni e il suo sogno di ragazzo era quello di poter vivere della sua musica, un sogno diventato realtà "anche grazie a tutti voi" ha detto dal palco al pubblico presente.

Il tour nasce per promuovere la sua ultima fatica discografica, ma nelle due ore di spettacolo ha sapientemente mescolato vecchi e nuovi successi. Il tutto accompagnato da una scenografia che da un lato riprende le tematiche dello Sputnik e della vecchia URSS, con tanto di citazioni di Jury Gagarin, e dall'altro guarda al futuro con luci fluo, effetti speciali, e un maxischermo

Ad aprire lo spettacolo il brano Segni del tempo, poi il recente Amore digitale  e via via un mix tra successi del suo repertorio e nuove canzoni:  Il tempo dell’amore,  I figli dell’amore, L’amore che cos’è ed è proprio sulle note del grande successo anni '90 che il pubblico ha definitivamente lasciato le sedei per ascoltare il concerto in piedi, lasciandosi così coinvolgere pienamente dalla musica.


E' stata poi la volta de La nostra strada, L’alba e poi la sua città con Bologna è una regola seguita dal brano che dà il titolo al nuovo album e al tour, Sputnik  e Ogni cosa che tu guardi  altro pezzo dello stesso album.

 A far infiammare il pubblico Il mio cuore fa ciock! e sopratutto la celeberrima Farfallina, Stellina (dei cantautori), Silvia lo sai, Luca Lo Stesso.
E non potevano mancare pezzi come Ci vuole un fisico bestiale e Mare mare per i quali la band si presenta sul palco in accappatoio


giovedì 25 ottobre 2018

Ennio Morricone alla Sapienza


SUCCESSO E TANTI APPLAUSI ALL’UNIVERSITA’ LA SAPIENZA PER ENNIO MORRICONE E L’ORCHESTRA ROMA SINFONIETTA


Tantissimi studenti in fila, davanti l’Aula Magna dell’università La Sapienza di Roma, per rendere omaggio al Maestro Ennio Morricone, che quest’anno ha festeggiato il suo novantesimo compleanno, e per ascoltare il concerto dell’orchestra Roma Sinfonietta diretta dal compositore e direttore d’orchestra Andrea Morricone.

“Mio padre – ha spiegato - è  riuscito nel corso degli anni a mantenersi in sintonia con il pubblico giovane: produzioni che se pur concepite anni fa hanno ancora presa sulle nuove generazioni  e l'entusiasmo di oggi in questa università è decisamente una bella conferma”. Durante l’incontro è stato consegnato al Maestro Ennio Morricone il Premio  alla carriera della Fondazione Pio e Rossella Angeletti.


A introdurre l’incontro il Magnifico Rettore dell’Università La Sapienza di Roma Eugenio Gaudio, con lui sul palco Francesco Rutelli, ideatore di VIDEOCITTA’ e Presidente ANICA, e Virman Cusenza, direttore del quotidiano Il Messaggero.



L'evento, promosso da Videocittà con la Sapienza, la Fondazione Angeletti e l'organizzazione Studios, in partnership con SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori - e con la collaborazione dell'Istituzione universitaria dei concerti, ha visto anche la presenza di illustri premi Oscar: Dante Ferretti e il compositore indiano Allah Rakha Rahman, migliore colonna sonora e per la miglior canzone del film The Millionaire (SlumDog Millionaire) del 2008, ospite d’eccezione in virtù della partecipazione dell’India a Videocittà come Paese ospite di questa prima edizione. 

La Fondazione Pio e Rossella Angeletti, che vuole scommettere sul futuro dei giovani autori e professionisti del cinema italiano senza dimenticare la preziosa eredità che (anche grazie alla Dean Film) ci hanno lasciato i grandi cineasti e narratori del nostro passato, ha consegnato due premi per giovani talenti a Lamberto Curtoni, compositore di colonne sonore e a Davide Ulissi, addetto al controllo delle riprese digitali; infine due premi ad artisti illustri del cinema: Nino Castelnuovo e Carlo Croccolo.

Al termine della premiazione, calorosi applausi dal numeroso pubblico in sala per l’esibizione dell’ Orchestra di Roma Sinfonietta, diretta dal Maestro Andrea Morricone. Formata da un nucleo di collaboratori di consolidata esperienza professionale e costantemente arricchita da giovani strumentisti selezionati attraverso audizioni, l’orchestra ha tenuto concerti nei più grandi e prestigiosi teatri del mondo. E l’apprezzamento di un pubblico, formato in prevalenza da giovani studenti universitari, è stato decisamente un altro importante e significativo riconoscimento.



Enrico Rava e Joe Lovano a Roma

Enrico Rava e Joe Lovano ritornano insieme, dopo più di vent’anni in un quintetto d’eccezione che unisce jazzisti di grande valore, provenienti dagli Stati Uniti, come Dezron Douglas al contrabbasso e Gerald Cleaver alla batteria, e dall’Italia come Giovanni Guidi al pianoforte.

Prima tappa del tour europeo, venerdì 26 ottobre al Teatro Pmx per Padova Jazz Festival. A seguire, sempre in ottobre, lunedì 29 al Belgrado Jazz Festival e mercoledì 31 al Nasjonal Jazz Scene di Olso. A novembre, venerdì 2 al Teatro dell’Arte per il JazzMi di Milano, sabato 3 al Teatro Zancanaro di Sacile (PN), domenica 4 all’Auditorium S. Giacomo a Forli, lunedì 5 a The Nicolaus Hotel di Bari, mercoledì 7 in Lussemburgo alla Philarmonie, giovedì 8 al Jazzonze di Losanna, venerdì 9 a Centro Congressi della Fiera di Cagliari per il Festival Internazionale Jazz sabato 10 all’Auditorium Parco della Musica di Roma e domenica 11 all’Auditorium RSI di Lugano.

La musica originale di questo nuovo progetto è principalmente scritta da Rava, con l’inserimento di qualche standard, per dare vita a un jazz moderno, lirico, coinvolgente ed emozionante come non capita spesso di ascoltare. Una vera e propria illuminazione delle voci individuali di ciascuno di questi musicisti straordinari.

Enrico Rava, da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana e artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali.


Joe Lovano compositore, strumentista e organizzatore cresciuto a Cleveland e svezzatosi nell’orchestra di Thad Jones e Mel Lewis, trasferitosi a New York è stato ben presto riconosciuto da pubblico e critica come uno dei più importanti e originali musicisti ad emergere dalla scena musicale jazz degli anni 80 e 90. Basti ricordare la quasi ventennale partecipazione al trio di Paul Motian con Bill Frisell o alle collaborazioni che hanno spaziato da Hank Jones a John Scofield. Il suo suono inimitabile così moderno e così debitore ai grandi del passato da Coleman Hawkins a John Coltrane è un grande piacere per tutti gli ascoltatori.

Dezron Douglas e Gerald Cleaver costituiscono una delle ritmiche più creative e affidabili del panorama internazionali. Le loro collaborazioni sono innumerevoli: tra le tante, Douglas con Ravi Coltrane, Louis Hayes, Eric Reed, Cyrus Chestnut, Cleaver con Roscoe Mitchell, Miroslav Vitous, Charles Lloyd, Craig Taborn, William Parker.

Il più giovane del quintetto è il pianista di 33 anni Giovanni Guidi, già compagno di tante avventure con Rava da quando aveva 19 anni e titolare di propri gruppi con cui ha inciso già quattro album a suo nome in casa ECM. È uno dei musicisti più apprezzati della sua generazione, sempre alla ricerca di soluzioni non banali come improvvisatore, compositore e bandleader.

Formazione
Enrico Rava, tromba
Joe Lovano, sax
Giovanni Guidi, pianoforte
Dezron Douglas, contrabbasso
Gerald Cleaver, batteria

Tour
26/10 Padova, Teatro PMX
29/10 Belgrado (Serbia)
31/10 Oslo (Norvegia)
02/11 Milano, Teatro dell’Arte Triennale
03/11 Sacile, Teatro Zancanaro
04/11 Forlì, Auditorium S. Giacomo
05/11 Bari, The Nicolaus Hotel
07/11 Lussemburgo, Philarmonie
08/11 Losanna (Svizzera)
09/11 Cagliari, Centro Congressi della Fiera
10/11 Roma, Auditorium Parco della Musica
11/11 Lugano (Svizzera)




Sabato 10 novembre
Auditorium Parco della Musica
ENRICO RAVA  5et feat. JOE LOVANO
TOUR EUROPEO

The Musical Box



The Musical Box, la band canadese famosa in tutto il mondo per la capacità di far rivivere le emozioni del repertorio e dei costumi dei Genesis, tornano a Roma con l’inedito show dal titolo “A Genesis Extravaganza”. Per la prima volta in assoluto, in 25 anni, la band fa un incredibile viaggio nei primi Genesis. L’appuntamento è per domenica 28 ottobre all’Auditorium Parco della Musica.

The Musical Box offrono la possibilità di rivivere la magia di un’esperienza unica con uno show spettacolare ed emozionante, le performance virtuosistiche, gli effetti speciali e gli strumenti vintage di grande valore degni di un museo. La band porterà sul palco le composizioni iconiche e le vere rarità del periodo 1970 – 1977, passando per Trespass, Nursery CrymeFoxtrotSelling England by the PoundThe Lamb Lies Down on Broadway, A Trick of the Tail e Wind&Wuthering.

The Musical Box sono l'unica tribute band ufficiale approvata e supportata dai Genesis e da Peter Gabriel, che ha riconosciuto la bravura della band che ha “ricreato, molto accuratamente, quello che hanno fatto i Genesis”. Lo confermano anche Steve Hackett e Phil Collins che in passato hanno anche condiviso il palco con The Musical Box:
Non riesco ad immaginare nessuna miglior tribute band – dichiara Steve Hackett -  Non solo ricreano il suono, ma sono anche visivamente identici. Sembra che per loro niente sia difficile”.
"Non sono solo una tribute band, aggiunge Phil Collins - loro hanno preso un periodo storico e lo stanno riproducendo fedelmente nello stesso modo in cui qualcun’altro realizzerebbe una produzione teatrale".
The Musical Box hanno presentato i loro concerti in tutto il mondo per più di un milione di spettatori, in venue prestigiose come la Royal Albert Hall di Londra, l'Olympia di Parigi e il Bell Center di Montreal. “A Genesis Extravaganza” è uno spettacolo e un'occasione unica per scoprire i concerti dei Genesis e per rivivere un momento storico del rock.
Le prossime date del tour: il 30 ottobre Firenze (Teatro Verdi), il 31 ottobre Milano (Teatro degli Arcimboldi), il 1 novembre Padova (Gran Teatro Geox).


A ROMA CON IL NUOVO SHOW

Domenica 28 ottobre - Auditorium Parco della Musica

A GENESIS EXTRAVAGANZA
an unprecedented musical feast of 1970-77
favorites and rarities


biglietti sono disponibili sul sito www.ticketone.it e nei punti vendita autorizzati

Festa del Cinema di Roma, Amore Molesto versione restaurata

A 23 anni dalla sua uscita, la Festa del Cinema di Roma ospiterà domani, venerdì 26 ottobre, la versione restaurata de L'Amore molesto di Mario Martone, vincitore di tre David di Donatello (Migliore regiaMiglior attrice protagonista Anna Bonaiuto e Miglior attrice non protagonista Angela Luce) e di un Nastro d’argento (Migliore attrice protagonista).

Tratto dall'omonimo romanzo d’esordio di Elena Ferrante, il film fu presentato per la prima volta nel 1995 alla 48ª edizione del Festiva di Cannes, ottenendo un grande successo di critica e pubblico.

Venerdì 26 ottobre ore 17.00
Teatro Studio - Auditorium Parco della Musica

Prima della proiezione del film , Mario Martone sarà protagonista di una conversazione con Concita Di Gregorio sul caso editoriale di Elena Ferrante e sullo scambio che il regista intrattenne a suo tempo con l’autrice durante la stesura della sceneggiatura.
Sarà presente anche l’attrice protagonista Anna Bonaiuto.

l film è stato restaurato nel 2018 in 2K a partire da negativo originale. Il restauro è stato curato da Lucky Red in collaborazione con 64Biz e Augustus Color, con la supervisione di Luca Bigazzi.
Per volontà del regista le parti del passato sono state riportate al bianco e nero, come da sceneggiatura originale.

Nella scrittura della sceneggiatura de L’Amore molesto avevo immaginato l’alternanza tra i diversi momenti temporali del racconto attraverso l’uso del colore per il presente e del bianco e nero per le parti del passato.
Successivamente, in fase di ripresa, insieme al direttore della fotografia Luca Bigazzi optammo per una decolorazione delle parti del passato che consentisse un passaggio visivo più fluido.
A distanza di tanti anni, e in occasione del restauro complessivo della pellicola, assieme a Bigazzi ci è sembrato interessante provare a tornare all’idea iniziale del bianco e nero, introducendo una rilettura del racconto probabilmente più dura e radicale da un punto di vista estetico, ma più vicina allo spirito originale della sceneggiatura e dello stesso romanzo di Elena Ferrante. Colore e bianco e nero si oppongono quasi con violenza, quella che sottilmente attraversa i personaggi, le vicende e la stessa città di Napoli che nel romanzo, lungi dall’essere una semplice ambientazione, è totalmente protagonista.

Mario Martone



Sinossi
Delia torna a Napoli per il funerale della madre Amalia, annegata, e indaga sugli ultimi mesi della sua vita per capirne la morte. Ne ripercorre la vita tormentata dalla gelosia del marito e si imbatte in uomini ambigui e volgari: il presunto amante di Amalia e suo figlio Antonio, lo zio Filippo e il padre. A poco a poco Delia si identifica con la madre in un lucido e doloroso delirio autopunitivo.
Un thriller metropolitano, tratto dal romanzo d’esordio di Elena Ferrante, L’Amore molesto è un film sensuale e misterioso, interpretato da Anna Bonaiuto, Angela Luce, Licia Maglietta e un cast straordinario di grandi attori.

Note in Biblioteca

Comincia una nuova serie di “Note in biblioteca”, la fortunata iniziativa della IUC che da alcuni anni porta la musica nelle biblioteche di Roma Capitale. Il primo appuntamento – ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, come tutti gli altri concerti di questa serie - sarà venerdì 26 ottobre alle 20.30 alla Biblioteca di Villa Leopardi (via Makallé, tel. 06 4546 0621) con il Jazz Virtuoso Duo, formato da Gianni Oddi al sax e Alessandro Bonanno al piano. Sono in programma brani di alcuni dei più grandi musicisti jazz americani, alternati a musicisti di casa nostra. Si inizia col primo tempo della Sonata for Alto Sax and Piano di Phil Woods, il grande sassofonista scomparso tre anni fa, che veniva chiamato “The New Bird”, in ricordo del soprannome di Charlie Parker.

 Si prosegue con musiche di Oscar Pettiford, degli stessi Gianni Oddi ed Alessandro Bonanno, di Horace Silver e poi, con un grande crescendo finale, di Dave Brubeck, Duke Ellington (In a sentimental mood e It don’t mean a thing), Ennio Morricone e Chick Corea. La bravura dei due interpreti giustifica pienamente il nome che si sono scelti: Jazz Virtuoso Duo. Gianni Oddi (sax alto e sax soprano) ha collaborato con artisti e direttori d’orchestra come Gianni Ferrio, Bruno Canfora, Nicola Piovani, Franco Piersanti, Bruno Tommaso, Claude Bolling, Luis Bacalov, Dizzy Gillespie, Gil Evans, Liza Minnelli, Ray Charles, Uri Caine. Per anni è stato 1o Alto Sax dell’Orchestra di Musica Leggera della Rai di Roma, poi ha fondato la Ials Jazz Big Band, che tuttora dirige. Alessandro Bonanno, dopo aver vinto alcuni concorsi come pianista classico, si è avvicinato al jazz, vincendo anche in questo campo vari concorsi. 

Ha collaborato con importanti musicisti come E. Wilkins, N. Stilo, M. Urbani e altri e ha partecipato, come tastierista, al “Fusion Project” del batterista inglese Mel Gaynor dei Simple Minds. Ha al suo attivo numerose incisioni ed è anche compositore e arrangiatore.Il concerto sarà preceduto da una guida all’ascolto a cura di Matteo Macinanti, specializzando di musicologia all’Università “La Sapienza”. Il secondo appuntamento è venerdì 9 novembre alla Biblioteca “Vaccheria Nardi”, sempre alle 20.30, con Sound Pills in musiche napoletane: dai canti delle lavandaie del XII-XII secolo alle contaminazioni della canzone napoletana col Blues e lo swing. Si prosegue il 16 novembre a Villa Leopardi con Elio Pecora (voce), Gianni Trovalusci (fFlauti) e Antonio Caggiano (percussioni): Pecora leggerà propri versi d’amore, accompagnato dalla musica del flauto e delle percussioni. Il 30 novembre alla Biblioteca “Ennio Flaiano” musiche di Haydn e Beethoven col Quartetto Eos, cui la giuria del “Premio Abbiati” della Critica Musicale Italiana ha assegnato il premio per i miglior gruppo giovanile dell’anno. Il 14 dicembre ancora alla Biblioteca “Ennio Flaiano” l’arpista Augusta Giraldi e il 21 dicembre alla “Vaccheria Nardi” la pianista Silvia D’Augello.

mercoledì 24 ottobre 2018

Roberto Cominati nell' Aula Magna della Sapienza

Sabato 27 ottobre alle 17.30 la IUC (Istituzione Universitaria dei Concerti) presenta un recital del pianista Roberto Cominati nell' Aula Magna della SapienzaIn programma musiche di Bach, Haendel e Ravel.
Dotato di uno straordinario talento naturale, Roberto Cominati a soli otto anni è stato ammesso al Conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli per meriti speciali, si è perfezionato poi con due illustri didatti quali Aldo Ciccolini e Franco Scala, ha vinto il primo premio in vari concorsi nazionali e internazionali, tra cui spicca il prestigioso ed estremamente severo e selettivo Concorso "Busoni" di Bolzano.
Dopo queste lusinghiere affermazioni, ha intrapreso una carriera costruita con intelligenza, senza disperdersi in un’attività frenetica ma privilegiando un repertorio stimolante e collaborazioni con orchestre e direttori di rango, lasciandosi anche lo spazio per alcune passioni extramusicali, come quella del volo.
Ha suonato al Teatro alla Scala e al Festival di Salisburgo, all'Accademia di S. Cecilia di Roma e al Kennedy Center di Washington, a Parigi e a Berlino, in Australia e in Giappone. Un curriculum di tutto rispetto, che fa di Cominati uno dei pianisti italiani più noti e apprezzati a livello internazionale. Il critico del Washington Post ha scritto che "controllo ed eleganza sono le sue parole d'ordine" ma non disgiunte dall' "immaginazione", concludendo: "È stato il miglior recital che io abbia mai sentito". Il Sole 24 Ore ha parlato di "tecnica e tocco incantevole" a proposito di una sua esecuzione di Ravel, autore di cui Cominati ha realizzato l'incisione integrale della musica per pianoforte, che critica e pubblico hanno accolto con grande favore.
Proprio tre brani di Maurice Ravel costituiscono la seconda parte del suo recital all'Aula Magna. Suonerà dapprima il Tombeau de Couperin, un orgoglioso richiamo alle tradizioni nazionali da parte del musicista francese, che scrisse questo brano in memoria di alcuni amici caduti nella Grande Guerra. L’omaggio ai defunti non si realizza con musiche d’intonazione funebre ma con le danze consacrate dalla splendida epoca di Luigi XIV, come a contrapporre la cultura e la civiltà francesi alla “barbarie tedesca”. Segue Jeux d’eau, di cui è stato detto che inaugura la musica francese del Novecento: la modernità di questo brano sta nelle sonorità liquide che il compositore riuscì ad ottenere con il pianoforte. Infine La Valse, definita "un grande valzer tragico", perché il ritmo di questa danza viene esasperato fino a dare l'angosciosa sensazione di un'irrevocabile fatalità.
La prima parte è invece dedicata a due sommi compositori del periodo barocco, Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Haendel. Di Bach la Suite n. 2 in re minore BWV 1009, destinata originariamente al violoncello e trascritta per pianoforte da Leopold Godowsky. Questo virtuoso russo-americano fu tra i più grandi pianisti dei primi decenni del secolo scorso; ancora oggi è leggendaria la sua strabiliante tecnica, che si riflette nella difficoltà delle sue trascrizioni. Segue la Toccata e Fuga in re minore BWV 565, capolavoro organistico di Bach, il cui inizio è uno dei momenti più celebri della musica di tutti tempi; in questo caso la trascrizione per pianoforte è di Ignaz Friedman, altro grande virtuoso contemporaneo di Godowsky. Anche di Haendel Cominati ha scelto un’opera molto celebre, la grandiosa Ciaccona in sol maggiore HWV 435.
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Italiani Brava GENTE, versione restaurata



La nuova versione restaurata di ITALIANI BRAVA GENTE verrà presentata ufficialmente nel suo ritrovato splendore il 27 ottobre alle ore 16, nella Sala Petrassi dell’Auditorium, come evento speciale della Festa del Cinema di Roma alla presenza di Raffaele Pisu, unico protagonista maschile ancora vivente, e della vedova del regista, Gordana Miletic.

Il CSC – Cineteca Nazionale ha curato il restauro del film diretto nel 1964 da Giuseppe De Santis (Riso Amaro, Non c’è pace tra gli ulivi) e interpretato da Raffaele Pisu, Riccardo Cucciolla, Andrea Checchi, Peter Falk, Arthur Kennedy, Zhanna Prochorenko eTatjana Samojlova, con le musiche originali di Armando Trovajoli, grazie allo sforzo economico di Genoma Films. ITALIANI BRAVA GENTE è un grande film epico e spettacolare che si inserisce all’interno della tradizione del cinema sovietico sulla “Grande guerra patriottica”, come i russi definiscono la seconda guerra mondiale. Il tutto esaltato dallo stile e dalla sensibilità di Giuseppe De Santis, che racconta l’odissea di alcuni soldati italiani durante la campagna di Russia e il loro rapporto, conflittuale ma anche a tratti solidale, con l’Armata Rossa e soprattutto con la popolazione sovietica.

Il restauro è stato realizzato dalla Cineteca Nazionale a partire dai negativi originali 35mm e dalla colonna sonora messi a disposizione dalla Galatea, con la collaborazione di Intramovies. La versione che verrà presentata alla Festa del Cinema è tratta direttamente dal negativo originale. La Cineteca Nazionale sta anche approntando una ricostruzione della versione più completa possibile che reinserirà nel film i tagli di censura, molti dei quali presenti nella versione sovietica del film che aveva un differente titolo: “Они шли на Восток” (“Oni sli na vostok”, ovvero "Andavano verso Oriente").


Il restauro è stato possibile - oltre allo sforzo economico della Genoma Films di Paolo Rossi – grazie anche al contributo di Ebano Spa e della Banca Popolare di Fondi.

Commenta Paolo Rossi: “Da tempo era mio desiderio riuscire a far restaurare ITALIANI BRAVA GENTE, non solo come omaggio a mio padre Raffaele Pisu, ma come tributo al valore del film nel panorama della nostra tradizione cinematografica e la Cineteca ha accolto con entusiasmo questa mia volontà. È un restauro importante e siamo onorati che sarà presentato nella bellissima cornice della Festa del Cinema di Roma. Sarà un grande momento di festa a cui parteciperanno ospiti importanti in segno di rispetto e amicizia per Raffaele, tra cui la grande Claudia Cardinale che ha lavorato con lui in Nobili Bugie”.

venerdì 19 ottobre 2018

“Green Movie Award”.

Lunedi 22 ottobre alle ore 17.00, presso l’Auditorium Arte all’Auditorium Parco della Musica, nel corso della tredicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, nello spazio Roma e Lazio Film Commission, avrà luogo la terza edizione del “Green Movie Award”.              
Durante l’incontro sarà proiettato il back stage del film “Torneranno i prati” di Ermanno Olmi, opera realizzata secondo il protocollo di sostenibilità di Edison Green Movie, e verrà consegnato un riconoscimento alla figlia Elisabetta Olmi e al regista del back stage Fabrizio Cattani, in omaggio ad un grande artista che si è fatto pervadere da una sincera sensibilità “eco” in tutta la sua opera.

Al termine verrà consegnato il Green Movie Award   (GMA), premio che viene attribuito a un'opera che ben rappresenta  i valori legati alla sostenibilità volendo sensibilizzare il pubblico cinematografico sui temi ambientali e coinvolgere la filiera produttiva, filmakers,  produttori e  distributori, in pratiche a impatto zero.

Negli ultimi due decenni si assiste ad un’imponente crescita di manifestazioni e festival cinematografici sul tema dell’ecologia che si affiancano a un eco-filone cinematografico sempre più ricco, e alla  nascita di un’industria cinematografica protesa alla sostenibilità, al risparmio energetico, sensibile all’uso delle risorse rinnovabili e alla riduzione delle emissioni di CO2 testimoniando come i temi della tutela ambientale stiano diventando una “urgenza” anche per il mondo della  settima arte.

Programma
Massimiliano PontilloPresidente Pentapolis Onlus
Marino Midena
Direttore artistico Green Movie Film Fest
 incontrano

Elisabetta OlmiProduttrice
Fabrizio CattaniRegista
Edoardo Winspeare, Regista
Cristina Priarone
, Direttore Generale Roma Lazio Film Commission 
Luciano SovenaPresidente Roma Lazio Film Commission

La settima arte può avere un ruolo importante nella difesa dell’ambiente e nella riduzione delle emissioni inquinanti ed essere uno strumento privilegiato nel raccontare buone pratiche 

GREEN MOVIE AWARD
Ambiente: più vision, un protagonista
Lunedì 22 ottobre 2018 - H 17.00 -18.30
Auditorium Arte - Parco della Musica
via Piero De Coubertin, 30

mercoledì 17 ottobre 2018

The Magic Door, al The Sanctuary

Venerdì 19 ottobre al The Sanctuary di Roma, il trio The Magic Door, formato da Giada Colagrande (regista,Arthuan Rebis (compositore, cantautore e polistrumentista) e Vincenzo Zitello (maggiore arpista italiano, compositore e polistrumentista) presenta per la prima volta l’omonimo album d’esordio, uscito il 16 ottobre in Italia.
attrice, cantautrice),

Pur essendo ascrivibile al folk esoterico, sia per le sue scelte stilistiche che per il concept generale, The Magic Door trae ispirazione anche da sonorità folk britanniche, celtiche, mediterranee e orientali, tracciando una poetica peculiare al di là delle connotazioni, nella quale si collocano le 9 tracce, tutte originali, che compongono l’album.

“The Magic Door – dichiarano Giada Colagrande e Arthuan Rebis - è un progetto che attinge a un immaginario mitologico, da tradizioni sapienziali senza tempo. La sua attualità risiede nel mistero imperituro che la Porta Alchemica incarna”. 

Il disco è, infatti, il risultato del loro personale viaggio attraverso l’archetipo stesso della “Porta Magica” e l’inesauribile immaginario evocato dalle sue epigrafi, dai suoi simboli e dai pianeti cui si riferiscono, conciliando tradizioni sciamaniche, miti arcaici e mondi onirici.
Unico cimelio alchemico in Italia, edificato dal marchese Massimiliano Palombara nella sua residenza, villa Palombara, centro vitale della Roma ermetica del Seicento, la leggenda della Porta Magica trae origine da un particolare aneddoto.

Un pellegrino, identificabile con l'alchimista Francesco Giuseppe Borri, dimorò per una notte nei giardini della villa alla ricerca di una misteriosa erba capace di produrre l'oro. Il mattino seguente fu visto scomparire per sempre attraverso la porta, ma lasciò dietro di sé alcune pagliuzze d'oro, frutto di una riuscita trasmutazione alchemica, e una misteriosa carta con simboli magici e sette epigrafi che dovevano contenere il segreto della pietra filosofale. Il marchese Palombara fece quindi incidere sulla porta il contenuto del manoscritto con i simboli e le sette epigrafi, certo che un giorno sarebbero stati decifrati.

Una leggenda, quella della Porta Magica, che si riverbera nelle 9 tracce dell’album. Il disco si apre con una Intro nella quale Arthuan Rebis, interpretando il marchese Palombara, narra dell'incontro con il pellegrino e della sua sparizione attraverso la porta.

I ritornelli dei 7 brani centrali coincidono con le 7 epigrafi della porta (tradotte in inglese dal latino). A ciascuna epigrafe corrisponde un pianeta, su cui si sviluppa il testo di ogni canzone: Saturnine Night, Jupiter's Dew, Water of Mars, Venus the Bride, Mercury Unveiled, Sun in a Flame, V.I.T.R.I.O.L.
Nell’ultimo brano (Epilogue), Vincenzo Zitello, interpretando il pellegrino, canta le sette epigrafi nella lingua originale, il latino, dalla dimensione oltre la porta.

The Magic Door è un omaggio a uno dei più affascinanti e misteriosi cimeli alchemici esistenti, le cui storie e leggende prendono vita attraverso le composizioni originali di Giada e Arthuan, che ne incarnano l’eterno enigma. Il disco vanta infine la collaborazione di Glen Velez, percussionista d’eccezione considerato il maggiore virtuoso e conoscitore di tamburi a cornice.

FORMAZIONE
Giada Colagrande: voce
Arthuan Rebis: voce, chitarra, nyckelharpa, esraj, hulusi, sequencer 
Vincenzo Zitello: arpa celtica, viola, lama sonora
Nicola Caleo: percussioni

Video a cura di Giulio Donato e Giada Colagrande

venerdì 19 ottobre
 ore 23.00
THE MAGIC DOOR
in concerto al The Sanctuary di Roma
via delle Terme di Traiano 4a - Rom

ingresso libero

L’album d’esordio di 
Giada ColagrandeArthuan Rebis e Vincenzo Zitello