mercoledì 24 ottobre 2018

Roberto Cominati nell' Aula Magna della Sapienza

Sabato 27 ottobre alle 17.30 la IUC (Istituzione Universitaria dei Concerti) presenta un recital del pianista Roberto Cominati nell' Aula Magna della SapienzaIn programma musiche di Bach, Haendel e Ravel.
Dotato di uno straordinario talento naturale, Roberto Cominati a soli otto anni è stato ammesso al Conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli per meriti speciali, si è perfezionato poi con due illustri didatti quali Aldo Ciccolini e Franco Scala, ha vinto il primo premio in vari concorsi nazionali e internazionali, tra cui spicca il prestigioso ed estremamente severo e selettivo Concorso "Busoni" di Bolzano.
Dopo queste lusinghiere affermazioni, ha intrapreso una carriera costruita con intelligenza, senza disperdersi in un’attività frenetica ma privilegiando un repertorio stimolante e collaborazioni con orchestre e direttori di rango, lasciandosi anche lo spazio per alcune passioni extramusicali, come quella del volo.
Ha suonato al Teatro alla Scala e al Festival di Salisburgo, all'Accademia di S. Cecilia di Roma e al Kennedy Center di Washington, a Parigi e a Berlino, in Australia e in Giappone. Un curriculum di tutto rispetto, che fa di Cominati uno dei pianisti italiani più noti e apprezzati a livello internazionale. Il critico del Washington Post ha scritto che "controllo ed eleganza sono le sue parole d'ordine" ma non disgiunte dall' "immaginazione", concludendo: "È stato il miglior recital che io abbia mai sentito". Il Sole 24 Ore ha parlato di "tecnica e tocco incantevole" a proposito di una sua esecuzione di Ravel, autore di cui Cominati ha realizzato l'incisione integrale della musica per pianoforte, che critica e pubblico hanno accolto con grande favore.
Proprio tre brani di Maurice Ravel costituiscono la seconda parte del suo recital all'Aula Magna. Suonerà dapprima il Tombeau de Couperin, un orgoglioso richiamo alle tradizioni nazionali da parte del musicista francese, che scrisse questo brano in memoria di alcuni amici caduti nella Grande Guerra. L’omaggio ai defunti non si realizza con musiche d’intonazione funebre ma con le danze consacrate dalla splendida epoca di Luigi XIV, come a contrapporre la cultura e la civiltà francesi alla “barbarie tedesca”. Segue Jeux d’eau, di cui è stato detto che inaugura la musica francese del Novecento: la modernità di questo brano sta nelle sonorità liquide che il compositore riuscì ad ottenere con il pianoforte. Infine La Valse, definita "un grande valzer tragico", perché il ritmo di questa danza viene esasperato fino a dare l'angosciosa sensazione di un'irrevocabile fatalità.
La prima parte è invece dedicata a due sommi compositori del periodo barocco, Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Haendel. Di Bach la Suite n. 2 in re minore BWV 1009, destinata originariamente al violoncello e trascritta per pianoforte da Leopold Godowsky. Questo virtuoso russo-americano fu tra i più grandi pianisti dei primi decenni del secolo scorso; ancora oggi è leggendaria la sua strabiliante tecnica, che si riflette nella difficoltà delle sue trascrizioni. Segue la Toccata e Fuga in re minore BWV 565, capolavoro organistico di Bach, il cui inizio è uno dei momenti più celebri della musica di tutti tempi; in questo caso la trascrizione per pianoforte è di Ignaz Friedman, altro grande virtuoso contemporaneo di Godowsky. Anche di Haendel Cominati ha scelto un’opera molto celebre, la grandiosa Ciaccona in sol maggiore HWV 435.
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