Alphaville            Cineclub  (Via del Pigneto 283) propone, a partire dal prossimo 12 gennaio, la rassegna           di cinema contemporaneo ‘Belle Visioni’, cinque serate dedicate ad una selezione di pellicole cinematografiche prodotte e           distribuite tra il 2009 ed il 2010 
Si inizia mercoledì 12 gennaio con il lungometraggio An education (2009), film           introdotto dall’articolo           indeterminativo a indicare una delle tante (male) educazioni           dell’Inghilterra anni ‘60. In attesa della swinging London dei           Beatles, una ragazzina, decisa a studiare ad Oxford, prova a           uscire dal credo piccolo borghese per inseguire un losco eppur           simpatico ultra 30enne. A ciascuno il suo, ma la resurrezione           è comunque possibile. Ritratto spietatamente divertente           scritto da Nick Hornby sulle tracce di un libro di memorie, sa essere           curioso e pungente grazie anche ad un supercast  in stato di grazia!
Giovedì 13 la serata è dedicata           al regista indipendente Todd Solondz, giĂ  autore del           disturbante Happiness nel 1998, qui alle prese con l’ultimo           lavoro Perdona e dimentica           (2010) la cui storia si basa sul monito del titolo proposto           attraverso gli occhi di tre sorelle le cui famiglie sono           vittime di pesanti tragedie che hanno a che fare con la           pedofilia, la depressione e la solitudine…
Doppio appuntamento             venerdì 14 gennaio; in prima serata sarĂ  possibile assistere alla           proiezione di Giallo (2010),           ultima fatica cinematografica del maestro italiano Dario           Argento qui alle prese con il serial killer del titolo, uomo           assai brutto e frustrato che,           schernito e deriso nell’orfanotrofio in cui era stato           rinchiuso da piccolo, ora prova piacere nel rapire donne           bellissime e nel torturarle sottoponendole ad indicibili           sevizie e lasciandole a lungo agonizzanti, fino a quando non è           completamente appagato. Giallo è una “macchina di morte” di           incredibile efficienza, vicina ad altri psicopatici da sempre           protagonisti delle opere del regista, che infatti torna ad una           sceneggiatura simile a quelle dei suoi primi inconfondibili           lavori … Convincenti i due protagonisti Adrien Brody ( che è           anche Giallo grazie ai trucchi dell’esperto Sergio Stivaletti           ) ed Emmanuelle Seigner.
A seguire sarĂ  la volta di Dieci inverni (2009),           piacevole opera prima del giovane Valerio Mieli, giĂ  studente           al Centro Sperimentale di Cinematografia, che qui racconta un           lungo’avvicinamento amoroso’ tra un lui ed una lei alle prese           con la vita che verrĂ …  
Sabato 15 gennaio             ancora doppio appuntamento           con il cinema d’autore; in prima serata è           prevista la proiezione di Somewhere (2010), ultimo lavoro di Sofia Coppola           vincitore al Festival di Venezia, qui alle prese con la storia           di Johnny, giovane uomo un po’ perso che vive a Hollywood nel           leggendario hotel Chateau Marmont, se ne va in giro sulla sua           Ferrari e casa sua è un flusso continuo di ragazze e           pasticche. Totalmente a proprio agio in questa situazione di           torpore, Johnny vive senza preoccupazioni fino a quando giunge           inaspettatamente allo Chateau la figlia undicenne, Cleo (Elle           Fanning), nata dal suo matrimonio fallito. Il loro incontro           spinge Johnny a riflessioni esistenziali sulla sua posizione           nel mondo e ad affrontare la questione che tutti dobbiamo           affrontare: quale percorso scegliere nella nostra vita?
La seconda serata ha come protagonista           il primo lavoro del neo regista Tom Ford A single man (2009), una           sorpresa davvero piacevole del cinema contemporaneo,           impeccabile nella forma ma anche nel contenuto.
E' il 1962 e la guerra           nucleare sembra imminente. La paura pervade il mondo. I valori           sociali sono rappresentati in termini eccessivamente           semplicistici, in bianco e nero, ma le complessitĂ  delle           relazioni umane sono aggrovigliate allora come oggi.           Ambientato a Los Angeles all'apice della crisi missilistica di           Cuba, A Single Man narra la storia di George Falconer, un           professore universitario inglese di 52 anni (Colin Firth), che           fatica a trovare un senso alla propria vita dopo la morte del           compagno Jim. George vive nel passato e non riesce a vedere il           suo futuro. Nell'arco di una giornata, in cui una serie di           eventi e incontri lo porta a decidere se la vita dopo Jim           abbia un senso oppure no, George trova conforto nella sua piĂą           cara amica, Charley, una splendida 48enne, anche lei alle           prese col suo futuro. Un giovane studente di George, Kenny,           che sta iniziando ad accettare la             propria omosessualitĂ , perseguita George e lo considera             l'anima gemella...
Ed infine domenica              16 gennaio la serata è dedicata a L’uomo nell’ombra (2010),            ultima fatica del maturo Roman Polanski qui in stato di grazia           hitchcockiana. Il film racconta la storia dell'ex primo           ministro britannico Adam Lang che vive su un'isola negli Stati           Uniti con la moglie, la segretaria e le guardie del corpo.           Viene raggiunto da un ghost writer incaricato di rivedere da           cima a fondo la sua autobiografia. Lo scrittore va a           sostituire il  collega precedente che è           morto cadendo da un traghetto in circostanze misteriose, ma           presto comprende di essersi accollato un'impresa scottante e           non solo sul piano letterario. Lang viene infatti accusato di           avere, nel corso del suo mandato, consentito la tortura di           prigionieri sospettati di terrorismo e di avere inconfessati           legami con la Cia… Thriller alla Hitchcock con una           consapevolezza della classicitĂ  assolutamente originale,           privilegia nello svolgersi temi cari da sempre a Polanski,  in particolare l'ambiguitĂ  del vivere, ma           anche la diffidenza per ogni potere pubblico e l’isolamento           dell’essere umano, qui ben delineato dalla forte presenza           dell’acqua vista come minaccia e morte 
 Introduzione a             cura di Patrizia Salvatori
 
Alphaville                                                                       Cineclub
Roma, via del Pigneto, 283
       
Belle Visioni
Selezione di             pellicole d’autore contemporanee
12/16 gennaio 2011