Dal 17 al 19 ottobre 2025, il Teatro Tordinona di Roma ospita lo spettacolo “Un cappello pieno di conchiglie … amore e radici”, un progetto teatrale che racconta l’emigrazione lucana al femminile con uno sguardo poetico, corale e contemporaneo. Ideato da Celeste Pansardi e Rocco Ditella, lo spettacolo intreccia storie vere, musica, danza e immagini per restituire dignità e protagonismo alle donne lucane partite in cerca di futuro.
“Un cappello pieno di conchiglie”: al Teatro Tordinona la voce delle donne lucane tra emigrazione, memoria e riscatto
La conferenza stampa di presentazione si è tenuta ieri, tra gli interventi è emerso con forza il messaggio centrale dello spettacolo: l’emigrazione non come problema, ma come risorsa. Un racconto che parte dalla fine dell’Ottocento e arriva fino a oggi, attraversando le esperienze di terza e quarta generazione, con una nuova percezione del “ritorno” e dell’identità lucana nel mondo. Un tema che è stato sottolineato da Luigi Scaglione, Presidente Centro Studi Internazionale Lucani nel Mondo, impegnato a mantenere vivo il legame tra i lucani e il territorio attraverso valide iniziative.
Il regista Rocco Ditella e la presidente dell’Associazione Nemus Olim – Palazzo Filizzola, Celeste Pansardi, hanno sottolineato l’importanza di una narrazione leggera e immersiva, capace di dialogare con le nuove generazioni attraverso linguaggi multimediali e scenografie evocative. Lo spettacolo nasce anche da un archivio di memorie familiari, lettere e cartoline conservate con cura, che diventano materia viva per la scena.Tra gli intervenuti anche Margherita Sarli, Direttore generale APT Basilicata e il maestro Pasquale Menchise Direttore d’Orchestra.
Tre protagoniste, tre destini
Al centro della scena ci sono Rosita, Maria e Isabella, tre donne lucane emigrate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Le loro storie attraversano distacco, nostalgia, resilienza e desiderio di riscatto. Tre storie che si intrecciano in un viaggio emotivo che attraversa distacco, nostalgia, resilienza e desiderio di riscatto
Rosita, è figlia di emigranti che trova nel tango la voce della sua libertà.
Maria, condannata a morte, trasforma la sua salvezza in aiuto per altre donne.
Isabella, giovane operaia, affronta il fuoco e la paura in una fabbrica lontana.
Un’esperienza immersiva tra teatro, danza e immagini
Lo spettacolo rompe le convenzioni narrative tradizionali e propone una messa in scena multimediale, arricchita da coreografie, proiezioni e ambientazioni digitali che evocano atmosfere d’epoca. Il cast è composto da Ilaria Arcangeli, Salvatore Castronuovo, Alex D'Alascio, Alessandra Del Prete, Rocco Ditella, Maria Pia Papaleo, con la partecipazione dei ballerini Alessandra Legramante e Alessio Russo della scuola La Gardel di Natalia Ochoa. Film editor: Pietro Pellillo.
“Un cappello pieno di conchiglie” è promosso dall’Associazione culturale Nemus Olim – Palazzo Filizzola, in collaborazione con la Compagnia Teatrale Filoderba. Lo spettacolo è patrocinato da Regione Basilicata, APT Basilicata, Centro Studi Lucani nel Mondo e Confederazione Italiani nel Mondo.
Lo spettacolo rappresenta anche un'occasione per promuovere la memoria storica dell’emigrazione lucana al femminile, valorizzare il ruolo delle donne come protagoniste di libertà e democrazia, rafforzare il legame tra le comunità lucane nel mondo e la Basilicata e infine stimolare riflessioni su identità, appartenenza e trasformazione sociale
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