venerdì 17 ottobre 2014

Il Mercante di Venezia al Quirino

Una delle tragedie Shakeaspear che maggiormente amo è il Mercante di Venezia. 

Ora il Teatro Quirino offre di nuovo l'occasione per assistere a questo capolavoro teatrale con un protagonista che non serve presentare: Giorgio Albertazzi che ne ha curato anche la riduzione.

Il regista, Giancarlo Marinelli ha visto e soprattutto letto la riduzione firmata da Giorgio Albertazzi, ed è rimasto molto copito da poche semplici parole  “Dovrebbe essere giorno secondo lo schema spazio-tempo, invece per noi è sera. Diciamo tramonto”.

 Questa è la chiave di tutto ed ecco come per Marinelli Giorgio Albertazzi abbia "fatto del 'Mercante' un perfetto ibrido che sembra ora scritto da Strindberg e ora da Sartre, passando per la lussuria di Baffo e per i giocosi azzardi di Goldoni. 

Ha subito capito, fin dai vagiti della luce, - continua il regista - che qui l’alba e il mattino, (sommariamente intesi come il primordio della vita e quindi la giovinezza), e il tramonto e la sera, (da considerarsi come tenebra, come male: come Shylock), sono di fatto non distinguibili: è come se i giovani veneziani e il vecchio ebreo siano cerchi nell’acqua creati dallo stesso sasso, riflessi specchianti dello stesso corpo, della stessa vita: Shylock odia Antonio, Bassanio e la loro cricca perché vorrebbe depredare quella giovinezza che non ha più (di qui l’ossessione per la libbra di carne, che ha, di fatto, lo stesso

Shylock, per me - conclude il regista - è magnetico, irresistibile, perfettamente padrone di ogni avventura e sventura; tanto da rendersi conto, nel processo finale, che Porzia si è travestita da giureconsulto: è Shylock che decide di chinare il capo, di perdere tutto. Di tornare giovane dentro a Porzia. Sì, Shylock è l’uomo più bello e più giovane che io conosca. È Giorgio Albertazzi. 


significato dell’ossessione per l’immortalità di Faust); e Antonio e Bassanio detestano Shylock perché, in qualche modo, in lui scorgono il tramonto, il capolinea, il bicchiere rotto a fine festa che, inesorabilmente, li attende. In questo senso Shylock è Antonio; Shylock è Bassanio; Shylock è Porzia. E’ tutto ciò che sono e tutto ciò che saranno. Per questo Shylock non può essere l’ebreo rachitico, obliquo ed incartapecorito tratteggiato da Celine; anzi, è uno splendido condottiero, un ipnotico sciamano che si muove tra le calli a bordo di una stranissima zattera (così come aveva immaginato Zanzotto per un film di Fellini).

Dal 21 ottobre al 9 novembre
TEATRO QUIRINO
Il Mercante di Venezia 

Di William Shakespeare
Regia di
 Giancarlo Marinelli
Coon
 Giorgio Albertazzi
Stefania Masala
Franco Castellano
Ivana Lotito
Cristina Chinaglia
Mario Scerbo
Vanina Marini
Diego Maiello
 Alessandra Scirdi
Erika Puddu

Orario:
martedì e dal giovedì al sabato ore 20.45
mercoledì e domenica ore 16.45

Info 06.6794585
segreteria@teatroquirino.it

Biglietti:
dal martedì al giovedì
platea € 30,00 (intero) € 27,00  (ridotto)
I balconata € 24,00 (intero) € 22,00  (ridotto)
II balconata € 19,00 (intero) € 17,00  (ridotto)
galleria € 13,00 (intero) € 12,00  (ridotto)

dal venerdì alla domenica

platea € 34,00 (intero) € 31,00  (ridotto)
I balconata € 28,00  (intero) € 25,00  (ridotto)
II balconata € 23,00 (intero) € 21,00  (ridotto)
galleria € 17,00 (intero) € 15,00  (ridotto)

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