Sabato 17 novembre nuovo appuntamento all'università La Sapienza con I concerti della IUC (Istituzione Universitaria dei Concerti). A partire dalle 17,30 nell’Aula Magna dell'ateneo si esibirà la giovane pianista georgiana Mariam Batsashvili. Venticinque anni e già inserita a pieno titolo tra le promesse più luminose della sua generazione.
Mariam ha vinto il primo premio assoluto ed il premio della critica al prestigioso Concorso per pianoforte Franz Liszt di Utrecht 2014. Di lei è stato detto che trasforma ogni frase musicale in qualcosa di speciale e che è un’artista completa dal tocco meraviglioso e ricco di sincera emozione.
In seguito della vittoria a quel concorso, si è esibita con le principali orchestre sinfoniche e ha tenuto recital in oltre trenta paesi, tra cui Cina, Nord e Sud America, Sud Africa e Europa (tra l’altro ad Amsterdam, Londra, Parigi, Vienna, San Pietroburgo, Mosca, Stoccolma, Budapest, Amburgo, Milano, Barcellona, Bruxelles, Lisbona). È stata scelta come Bbc New Generation Artist 2017-19.
Mariam Batsashvili inizierà il suo concerto don la Ciaccona in re minore di Bach nella celeberrima trascrizione di Busoni: presentare la musica di Bach in rielaborazioni di vario genere è un filo rosso che ritorna in molti altri concerti della stagione della IUC. Dal periodo barocco si passa a quello classico col Rondò in la minore K 511: composto da Mozart simultaneamente al Don Giovanni, è un capolavoro piccolo solo per dimensioni, una pagina affascinante pervasa da una tensione passionale nuova, che preannuncia il romanticismo. Questo Mozart non è infatti lontano dalle atmosfere dell’Improvviso in fa minore op. 142 n. 1 di Schubert, con cui la pianista georgiana si addentra nel romanticismo vero e proprio, proseguendo con un brano di Chopin che oscilla tra poesia e virtuosismo qual è l’Andante spianato e grande polacca brillante op. 22. Mariam Batsashvili non perde occasione di affermare: «La musica di Franz Liszt ha sempre avuto un fascino particolare per me» e lo confermano i brani di questo compositore che eseguirà anche in questa occasione: la famosissima Rapsodia Ungherese n. 12, per la quale confessa una speciale predilezione, e la poco nota Fantasia su temi de Le Nozze di Figaro e Don Giovanni, che Liszt era solito eseguire a memoria e che non mise mai interamente su carta: ma ora è stata ricostruita sugli schizzi originali dal pianista e studioso lisztiano Leslie Howard.
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