mercoledì 1 gennaio 2014

“Con il fiato sospeso”


Dopo essere passato con successo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (fuori concorso) “Con il fiato sospeso” il film di Costanza Quatriglio, sarà trasmesso su Rai Tre martedì 7 gennaio alle 23.20.
Nel dicembre 2008 la notizia dell'apposizione dei sigilli ai laboratori di chimica alla facoltà di farmacia dell'università di Catania, a causa del sospetto ambientale, oltre al ritrovamento del memoriale del dottorando Emanuele Patané, morto di tumore al polmone nel 2003, hanno costituito per Costanza Quatriglio lo spunto per dare l'avvio alla lavorazione del film. Nel diario il ventinovenne denunciava le condizioni insalubri dei locali non idonei alla ricerca scientifica.

Un processo tuttora in atto, che vede imputati i vertici della facoltà per inquinamento e discarica non autorizzata. Vincitore del premio "Gillo Pontecorvo - Arcobaleno Latino", il film è il frutto di una lunga documentazione che mette in luce l'obsolescenza di strutture preposte alla ricerca oltre all'amara constatazione della ricattabilità in cui spesso vivono gli studenti universitari.

Sinossi:
Stella studia farmacia all’università. Quando è l’ora della tesi viene inserita in un gruppo di ricerca. Pian piano capisce che nei laboratori di chimica qualcosa non va. L’ambiente è insalubre, qualcuno comincia a star male, i professori parlano di coincidenze. L’amica Anna, che ha lasciato gli studi per suonare in un gruppo indie-punk, vorrebbe che Stella smettesse di lavorare in quei laboratori; Stella, al contrario, non vuole rinunciare al suo sogno.

“Nel cinema esiste una soglia oltre la quale la differenza tra generi, dispositivi della narrazione, messa in scena e rappresentazione del reale dissolvono nella costruzione di un’esperienza che rende lo spettatore parte integrante del film. Esiste inoltre una soglia oltre la quale un film perde la sua libertà per essere parte di un sistema di valori, accettato e riconosciuto. Infine esiste una soglia ogni qual volta si è al cospetto dell’intimità di un personaggio, delle sue debolezze, delle sue ossessioni o del suo dolore. Ho realizzato il film come un funambolo che cammina su queste soglie, con l’eccitazione di potercela fare, di poter dominare questa materia difficile. La storia dei giovani che studiano in laboratori di chimica insalubri e dannosi ci racconta di come l’Italia sia un paese senescente, che negli anni ha dato prova di essere incapace di progettare il futuro. Qui non sono le fabbriche inquinanti a essere messe in discussione. In questa storia non ci sono padroni ma padri. È forse questo il grande tabù che ha fatto sì che realizzassi il film senza mezzi economici. Per quattro anni i produttori che ho incontrato non hanno voluto raccontare questa storia né accettare una scommessa tutta giocata sul linguaggio del cinema, sullo sconfinamento tra i generi, tra le definizioni, sulla libertà. È dall’entusiasmo mai sopito dei miei collaboratori, degli attori, che ho tratto la forza per fare il film. Tutti insieme lo abbiamo realizzato in pochissimo tempo e senza soldi. Ecco, bastava farlo. Ora il film ha un produttore, un distributore, avrà un pubblico. In fond
o in questi quattro anni ho solo cercato di non farmi contagiare dalla paura. Il nostro lavoro a volte lo facciamo così: con il fiato sospeso”. (Costanza Quatriglio)
Martedì 7 gennaio 2014  ore
RAI3 presenta 
 23.20 
in prima visione assoluta

CON IL FIATO SOSPESO
(Italia, 2013, 35’)
un film di Costanza Quatriglio
con Alba Rohrwacher, Michele Riondino, Gaetano Aronica, Anna Balestrieri


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